Vi abbiamo spiegato qualche giorno fa come fare la Fideuà Negra, la paella di pasta valenciana.
La ricetta era quella di Albufera, tapas bar e ristorante – spagnolo, ovviamente – a Porta Venezia qui a Milano.
Una ricetta estiva – giustamente.
E allora ve ne proponiamo un’altra, sempre grazie allo chef di Albufera, Mateus Coelho: quella di un piatto della zona di Cordova, anch’esso decisamente estivo, il Salmorejo – una specie di gazpacho, ma un po’ più denso.
Questa è una delle ricette che piacciono a me: prepara tutti gli ingredienti, usali tutti assieme, è pronto.
Salmorejo
Ingredienti per 4 persone
800 gr di pomodori pachino
1 cipolla piccola
2 spicchi d’aglio
sale qb
300 gr di mollica di pane
100 ml aceto di sherry
olio d’oliva q.b
Procedimento
Tagliare il tutto a cubetti e lasciare 12 ore in frigorifero. Frullare il tutto e passare in un colino a maglie fini. Servire freddo accompagnato con
pane croccante, uova sode e prosciutto.
Pomodoro pachino? Non me ne voglia, caro Bonati, ma è una scelta alquanto bizzarra, oltre che smodatamente early ’00s. Ci vuole un bel pomodoro consistente, tipo un tondo a grappolo, in alternativa dei San Marzano ben maturi. Poi l’aceto non va insieme agli altri ingredienti: si usa per far rinvenire il pane raffermo, ma poi va buttato via. Peraltro non è manco necessario l’aceto di Sherry – un’altra scelta pretenziosa – un semplice aceto di vino va più che bene.
Poi era doveroso specificare che non ci va un prosciutto qualunque ma un jamón serrano, in alternativa un San Daniele.
I puristi di Cordoba la cipolla non la mettono, e nemmeno l’aceto (con tutto quel pomodoro perche’ aggiungere altra acidita’?).
Il pane si fa rinvenire nel pomodoro frullato e filtrato.