mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

Toscana. Il macellaio più buono del mondo è Paolo Filippini che regala il pane all’ambasciatore USA

lunedì, 21 Agosto 2017 di

Paolo Filippini è macellaio toscano di Piandiscò, paese del Valdarno al confine della Toscana tra Firenze a Arezzo. È lui che si guadagna il titolo di macellaio più ospitale d’Italia con un gesto semplice semplice: divide la pagnotta che aveva conservato per casa con uno sconosciuto che era entrato nel suo negozio il giorno di Ferragosto alla ricerca di un po’ di pane.

Tutto finito e quindi Paolo, macellaio creativo, padre di due figli felicemente sposato con Laura, estetista disoccupata, come annota Il Corriere, divide la pagnotta e non gli chiede un centesimo: “Free, gratis, regalo di Paolo e famiglia, by by friend”, gli aveva detto dandogli una pacca sulle spalle e salutando con sorriso.

E nemmeno fossimo in uno dei film natalizi tutto zucchero e cuore, lo sconosciuto signore ritorna alla macelleria di Filippini per salutarlo e ringraziarlo.

Ci arriva con auto dai finestrini scuri, targa diplomatica e due auto di scorta.

“Quando ho visto quella carovana mi è quasi venuto un colpo, i vicini sono scesi in strada, la gente è uscita dai negozi — racconta Paolo — . Maremma che ho combinato, sarà mica la Guardia di Finanza? Mi sono chiesto. Poi, siccome le tasse le ho sempre pagate tutte, ho detto che forse era successo qualcos’altro. Prima è entrato un signore che mi ha chiesto se poteva bonificare il mio negozio, sì come fanno quando arrivano personaggi importanti. Poi dall’auto argentata è sceso lui, l’uomo del pane. E io sono rimasto a bocca aperta”.

Eh sì, l’avete capito anche voi: il misterioso signore è Louis Lawrence Bono, ambasciatore americano presso la Santa Sede, che è ritornato per salutare con figli e moglie che non si è fatta scappare l’occasione e ha messo nella busta della spesa 8 chilogrammi di fiorentine.

Capito ora cosa vuol dire ospitalità? Gesti semplici e far sentire tutti a casa.

Proprio come accade in alcuni paesi di mare che hanno importato la pessima movenza del supermercato con la spesa self service e zero selezione di prodotti locali. Una miscela terribile per non far sentire in vacanza chiunque. O no?