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Roma. La cucina di Gioia Spizzichino che ha aperto Hosteria 87 con carbonara e coda alla vaccinara

venerdì, 02 Febbraio 2018 di

Eccola una nuova osteria che farà parlare di sé a Roma: si chiama Hosteria 87.

Seppur collegata all’attiguo Hotel 87, in una zona prettamente turistica, punta a diventare indirizzo di riferimento degli appassionati di cucina romana tradizionale.

Mente e cuore del progetto è Gioia Spizzichino, che si divide tra la sala e i fornelli.

Il locale è diverso rispetto a quanto si è soliti vedere al centro storico. Due livelli n stile moderno con panche e mobili antichi restaurati, tavoli con basi di ghisa e lampade da materiali di riciclo.

La cucina è a vista, quasi a ricreare una dimensione familiare e domestica.

Come tutti i locali nati negli ultimi tempi, anche Hosteria 87 è aperto dalla mattina alla cena.

La giornata inizia con la colazione internazionale: ai classici lievitati si affiancano uova strapazzate con bacon o french toast.

A pranzo, oltre che alla carta, c’è la possibilità di approfittare del menu a prezzo fisso.

Il pomeridiano con i biscotti fatti in casa, pian-pianino diventa un aperitivo, con i cocktail  ad hoc, e poi tramuta, finalmente, nella cena.

La proposta  gastronomica ricalca in sostanza quella di un’osteria romana con incursioni nella tradizione giudaica.

Tra gli antipasti trovate i fritti vegetali alla romana (9 €), la carne secca (specialità giudaico romanesca, 10 €), tagliere di salumi e formaggi prevalentemente laziali (15 €), zuppetta di lenticchie (8 €), polpette di bollito (9 €).

Immancabili i “primi” romani: amatriciana, carbonara e gricia, tutte a 13 €, cacio e pepe (12 €), a cui si aggiungono i tortellini in brodo, i ravioli di ricotta e spinaci conditi con burro e salvia (14  €) e le Fettuccine 87, ovvero ripassate al sugo di spezzatino (14 €).

Come secondi: polpette al sugo (14 €), coda alla vaccinara (16 €), pollo alla cacciatora (14 €), bollito misto (15 €), filetto (20 €) e alcune proposte fuori carta, in linea con i principi di stagionalità e tradizione.

Anche gli hamburger della casa (16 €), da piatto internazionale diventano tipicamente romano grazie ad ingredienti del territorio come cicoria, provola o carciofi. Le proposte variano a seconda delle stagioni e della creatività dello staff di cucina.

I dolci sono classici: tiramisù fatto solo tuorli, zucchero a velo e mascarpone (8 €), crostata con marmellata di visciole (7 €), cheese cake (8 €), tortino al cioccolato fondente (8 €), flan di ricotta (8 €) e infine selezione di biscotti (6 €).

Decorosa la carta di vini, con una discreta selezione di bollicine tra Franciacorta e Champagne; la preferenza di vini va alle cantine laziali, anche se non mancano interessanti etichette nazionali.

Hosteria 87. Via del Tritone, 89. Roma. Tel. +39 06 42011055

Di Giulia Nekorkina

Moscovita di nascita, romana da 25 anni, Rossa di Sera da 10 anni, innamorata della vita, appassionata di bollicine, adora cucinare e mangiare. Il miglior museo è un mercato, il miglior regalo è un viaggio.