mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

Napoli. Scompare Pasquale Perrotta, decano dei pizzaioli

domenica, 18 Marzo 2018 di

Forse non tutti hanno conoscono Pasquale Perrotta, decano dei pizzaioli napoletani in forza al banco di Zia Esterina ai Tribunali dove preparava le arcinote pizze fritte. E questo anche per il suo carattere poco incline a spendere parole con generosità che invece metteva nella preparazione delle pizze.

Gino Sorbillo ha inviato un ricordo del pizzaiolo venuto a mancare all’improvviso.

Eccolo.

Ci sono i Pizzaiuoli e poi ci sono i “Maestri dei Maestri Pizzaiuoli Napoletani” come Pasquale Perrotta venuto precocemente a mancare stamattina.

Una grande perdita nella tradizionale e tipica ristorazione campana. Cognato del defunto Ernesto Cacialli, zio di Maria, Enzo e Gino del “Presidente” era (e resterà per sempre) un valido esempio “leale” di anello di congiunzione tra le storiche famiglie di Pizzaioli Napoletani.

Quelle vere, quelle autentiche.

In questo caso i Sorbillo-Cacialli.

Ernesto Cacialli e Gino Sorbillo, i veri fautori del cambiamento nel mondo della Pizza di cui ne beneficiano il 99.9 % degli attuali Pizzaioli campani e non, nonostante molti di loro stentano ad ammetterlo e/o “vogliono” dimenticarlo…

La verità si sa, chi deve sapere le cose le sa……..stampa e clientela…

La scuola è quella, il “ring della pizza” di Via Tribunali…

Sorbillo, Cacialli, Perrotta, Marigliano, Lemmo, Mancini, Giuliano…

Pasquale Perrotta l’anima di Zia Esterina Sorbillo ai Tribunali con suo figlio Raffaele “straordinari”…

Una dolorosa perdita, la scuola della vera pizza napoletana e della classica cucina napoletana da oggi in lutto….

Ciao Pasquale, delizierai gli angeli del paradiso con la tua bontà e la tua onestà professionale.

Il paradiso non poteva fare a meno di te, un uomo generoso e onesto, un grande esempio della cucina napoletana che ha conquistato il mondo con semplicità e lealtà.

Ti ricorderemo sempre come il professionista buono e sincero : statt buon Zii Perrott. !

Mannaggia a mort!

Lo “Zio” e il “Padre” di tutta la Scuola Napoletana.