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Pizzerie
14 Luglio 2025 Aggiornato il 14 Luglio 2025 alle ore 15:37

Campionato della Pizza 2025: pizzeria Luca Brancaccio a Caserta

La pizzeria Luca Brancaccio a Caserta sceglie come 3a pizza per le qualifiche del Campionato la Don Michele oltre a Margherita e Capricciosa
Campionato della Pizza 2025: pizzeria Luca Brancaccio a Caserta

Il Campionato della Pizza va a pochi passi dal Giardino della Reggia di Caserta alla Pizzeria Luca Brancaccio. Numeri, costanza e identità fanno di questa pizzeria un vero punto luce in una terra che, negli ultimi anni, è letteralmente esplosa con aperture a raffica di pizzerie.

Beh, Luca, invece, ci ha pensato ben 33 anni fa. Scugnizzo dei Quartieri Spagnoli, eredita la passione per la cucina da papà Vincenzo, chef de rang sulle navi Achille Lauro. Marinare la scuola, per lui, ha un obiettivo preciso. Intrufolarsi nelle storiche pizzerie di Napoli per ammaliare gli occhi e, magari, carpire i segreti per colorare il suo sogno. Prende nota di tutti i profumi del pane, delle focacce, delle pizze sfornati dal forno di famiglia a Cancello ed Arnone. Dove nonno Antonio e nonna Sisinella custodiscono rituali antichi.

E così, Caserta, 1992, Bulli e pupe: la sua prima pizzeria a conduzione familiare che rimane in attività fino al 1997. Poi il pub-braceria Inferno, la rosticceria Sciuè sciuè aperta quasi contemporaneamente con la pizzeria Fujenn Magnann nel 2001. Nel 2007, sempre insieme al fratello Cristian, Luca apre il ristorante-pizzeria La Smorfia.

La grande svolta nel 2019, quando Luca insieme alla moglie Giusy e ai figli, lancia il nuovo brand con nome e cognome: Pizzeria Luca Brancaccio.

Com’è la pizzeria Luca Brancaccio a Caserta

la pizzeria Luca Brancaccio a Caserta

Appena si entra, l’ambiente comunica accoglienza e modernità. Sulla sinistra domina il lungo bancone rivestito in marmo chiaro lucido, intriso di conserve, ingredienti, bottiglie d’olio, spezie e prodotti d’eccellenza. Alle spalle del banco, lo staff lavora in un ambiente a vista vivo di due forni a legna. Spazio separato per la cucina e la friggitoria ma sempre a vista. Più di cento posti a sedere immersi in un design essenziale capace di donare comfort e relax in un’atmosfera calda e conviviale.

Gli arredi giocano con tonalità neutre e toni caldi come il grigio, il bianco, il tortora e il senape. Creando un equilibrio cromatico sobrio ma distintivo. Le sedute sono tutte diverse tra loro: sedie in plastica traforata, sedute imbottite e scocche moderne. Un mix armonico che dona personalità all’ambiente senza perdere coerenza visiva. I tavoli tondi e rettangolari, non troppo distanziati, sono apparecchiati con lo stile minimal: tovagliette nere firmate col logo, posate imbustate e bicchieri trasparenti capovolti. Pannelli verticali dorati adornati da fasci di grano dal richiamo rustico dividono un po’ gli ambienti.

La pizza di Luca Brancaccio

Nel fondo della sala, troneggia il ritratto di Luca Brancaccio, simbolo di una pizzeria che ha un volto e uno stile ben riconoscibile grazie ad un impasto identitario, molto personale dalla difficoltà di paragone anche nel Campionato. Disco sottile per niente tenace, elastico e scioglievole a dismisura. Cornicione presente che si mantiene basso, non estremamente pronunciato. I dettagli sono presto detti. Idratazione al 75% ed un blend di farine (tipo 0, 1 e 2) macinate a pietra. E poi utilizzo di lievito naturale (criscito o pasta di riporto che dir si voglia). In aggiunta una grande rete di partner. Molino Vigevano e Molino Fagioli per le farine, pomodoro Nolano e Terra Viva, olio Oro di Caiazzo e Petrazzuoli.

Quanto costano le pizze di Luca Brancaccio

menu e prezzi della pizzeria Luca Brancaccio a Caserta

Il menù, sia cartaceo che digitale, nonostante le dimensioni enciclopediche si presenta chiaro e di facile approccio. Percorso degustazione a € a persona comprensivo di abbinamento vino.

Possibilità di gluten free (2.50 €), senza lattosio (2,50 €) e impasti del mese (2.50 €): integrale, segale, curcuma, canapa, Senatore Cappelli, kamut, grano arso.

Gli sfizi dell’attesa prevedono oltre a frittatine, crocchè, provola in carrozza, un tagliere di salumi e formaggi e un piatto di prosciutto e mozzarella servito con focaccia.

Poi le proposte pizza:

  • Luca Brancaccio Selection. Qui trovate le best signature Luca (12 €), con ciambella di bufala e speck del Trentino, 5 Sensi (12,50 €) e Casareccia (11,50 €);
  • Summer Selection. Che grida stagionalità con la ‘On Vicienz (11,50 €) – vellutata di peperoncini verdi. Oppure la Costiera (13,50 €) con tonno e la Marechiaro (15 €), con carpaccio di polpo verace;
  • Sua maestà A’ Pummarola, dove l’oro rosso si fa protagonista in base alla tipologia. La Piennolo (11,50 €), la Scarpariello (11,50 €) e la Miracolo (11 €);
  • Pizze Classiche, come Marinara (6 €), Margherita (7 €), Diavola 3.0 (10 €), Capricciosa (12 €);
  • Pizze in più cotture, dove spiccano le tre cotture (fritta, forno a legna, forno elettrico) della Giusy. Con quattro varietà di consistenza di pomodorino (14 €), e della Genovese di mare (14,50 €), e la doppia cottura della Pa’ Regin (14 €);
  • Fritti e Ripieno. Quindi, Fritta Completa (11,50 €), Ripieno Napoli (11,50 €) e Bosco Incantato (13,50 €), ripieno in crosta di Parmigiano.

Le 3 pizze di Luca Brancaccio al Campionato 2025

Si narra che da queste parti l’asporto tiene botta ad ogni insidia. Ma per il Campionato della Pizza 2025 il rituale anche da Brancaccio si svolge a tavola. Un servizio celere e attento accoglie la nostra ordinazione: Margherita, Capricciosa e la scelta del Pizzaiolo. Cosa ci proporrà Luca dopo aver mancato per pochi punti la qualificazione l’anno scorso?

1. La pizza Margherita di Brancaccio al Campionato 2025

la pizza margherita della pizzeria Luca Brancaccio a Caserta per il Campionato 2025

Pomodoro San Marzano dop, fiordilatte di Agerola, olio evo Fontana Lupo Petrazzuoli e basilico (7, €).

Margherita dalle dimensioni importanti, molto sceniche. L’estetica non grida al capolavoro, ma nessun errore tecnico salta all’occhio. Il cornicione è vistoso ma non invadente: finalizza il morso senza sovrastarlo e senza umidità.

Al naso profumo autentico e invitante e la cottura parla chiaro. Il pomodoro è protagonista: profondo, rotondo, con quel bel gioco tra tendenza dolce e acidità viva. Il fiordilatte è morbido, gustoso, e fila quasi oltre i limiti consentiti.

la cottura della pizza margherita della pizzeria Luca Brancaccio a Caserta per il Campionato 2025

L’olio ha una aromaticità spiccata: dosaggio a tratti impreciso, completa il quadro con una presenza decisa. Il basilico infine fa la sua parte, in cottura e all’uscita. Il morso? Zero tenacità. Fragrante, elastico, saporito, con quella piacevolezza che scaraventa dritto in certe pizzerie dei vicoli napoletani. Con una cottura più attenta poteva aspirare ad un punteggio più alto. Unica idiosincrasia: l’ostia personalizzata. Né toglie, né aggiunge. Ma va detto: la tua pizza, o Luca, è riconoscibile anche senza firme, perché ha personalità e carattere.

2. La pizza Capricciosa di Luca Brancaccio al Campionato

la pizza capricciosa della pizzeria Luca Brancaccio a Caserta per il Campionato 2025

Pomodoro San Marzano dop, fiordilatte di Agerola, prosciutto cotto di suino del Sannio macelleria De Rosa, funghi champignon, carciofi di Pertosa, salame artigianale di maialino nero Tomaso salumi, olive nere Granata dop snocciolate a mano, olio evo Fontana Lupo Petrazzuoli e basilico (12 €).

La Capricciosa è l’esempio lampante di come, talvolta, il “less is more” non sia solo un principio estetico, ma una necessità funzionale. Cottura impeccabile, disposizione netta, ingredienti ben gestiti e riconoscibili: tutto sembra al posto giusto. Tutti di grande qualità e rispondono bene, sia come solisti che nel gioco d’insieme.

Il prosciutto cotto – seppur leggermente troppo grasso e adagiato nel classico stile “lenzuolo coprente” – ha una dolcezza rotonda e una sapidità discreta che lo rende elegante. Il salame porta carattere, i carciofi sono teneri e gli champignon offrono freschezza e una lieve vitalità terrosa. Le olive aggiungono tendenza amara controllata, piacevole, proprio a chiusura del cerchio.

Anche l’impasto regge bene, privo di gradienti umidi o sbilanciamenti di struttura a cui spesso questa proposta ci ha abituati. Il carico però qui è importante ed è proprio lì che si rompe l’equilibrio: il troppo.

la cottura della pizza capricciosa della pizzeria Luca Brancaccio a Caserta per il Campionato 2025

Quantità elevate, troppo generose. Il morso diventa impegnativo, il peso specifico si alza e la fruizione ne risente. Una pizza che avrebbe potuto brillare per armonia si ritrova a lottare con l’eccesso. Peccato, perché il potenziale c’è tutto. Con un giusto calibro delle dosi, questa Capricciosa può davvero giocarsi partite importanti.

3. La pizza Don Michele

la pizza Don Michele della pizzeria Luca Brancaccio a Caserta per il Campionato 2025

Fiordilatte di Agerola, crema di peperone arrostito, prosciutto cotto di suino del Sannio macelleria De Rosa, crumble di pane profumato, mayo al basilico e olio Oro di Caiazzo per Luca Brancaccio (13,50 €).

L’impasto è, senza ombra di dubbio, il punto di forza della casa. Versatile, elegante, ammaliante nella fragranza e nella consistenza, con una texture che diventa manifesto tangibile di un’ottima lievitazione. Un corpo che sostiene e valorizza.

La Don Michele, carta bianca di turno e pescata dal pizzaiolo nella Summer Selection, però, non riesce a rispondere con la stessa voce. Il prosciutto cotto, lo stesso della Capricciosa, torna in scena con la consueta generosità e la sua classica modalità a lenzuolo coprente. Alla base, c’è ma non si vede, una crema di peperone arrosto. Tendenza dolce su tendenza dolce: termina qui il profilo gustativo. Il crumble di pane profumato, che avrebbe potuto rompere il ritmo, non lascia traccia: né aromaticamente, né in termini di consistenza. Infine, la mayo al basilico, distribuita anche – ahinoi – sui bordi, compromette la fruizione soprattutto per chi predilige l’assaggio con le mani. Porta sì cremosità, ma non incide davvero sul gusto. Una pizza costruita su un impasto eccezionale, che meriterebbe uno zing più coraggioso.

Tre pizze, tre approcci, un solo punto fermo. L’impasto di Luca Brancaccio al Campionato è il vero protagonista, l’anima silenziosa che regge l’intera tappa. Lavorato con intelligenza e sensibilità.

Luca Brancaccio. Via Sardegna, 42. 81100 Caserta. Telefono: +390823303606. Instagram.

La pizzeria Luca Brancaccio si è classificata al 26° posto nella classifica 2024 ed è entrata nella selezione del Campionato della Pizza 2025 che mette in classifica le migliori pizzerie in Campania.

PS. La posizione della pizzeria nella Classifica del Campionato 2025 si conoscerà al termine delle gare e dell’accesso alla Finalissima.

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