Vincenzo Capuano al Campionato della Pizza 2025: come è andata

“E jamme ja!”. Ebbene sì! È la volta di Vincenzo Capuano e la sua sede madre, quella di Napoli in Piazza Vittoria a pochi passi dal lungomare, per questa tappa del Campionato della Pizza 2025. Apripista della enorme ascesa di uno dei pizzaioli più social e discussi dell’ultimo lustro.
Capuano infatti ha inaugurato 33 sedi in tutto il mondo, oltre a promuovere una comunicazione super efficace che mette l’accento sulla gestualità, un valore che accomuna in napoletani in genere con il rito dell’arte bianca. Poche parole e molti fatti, potremmo dire. Gesti semplici, intuitivi e destinati ad esser compresi da chiunque.
Le forbici per la pizza contemporanea

Proprio come la sua pizza: stesa in pochi tocchi grazie ad un impasto molto idratato, con topping che richiamano sempre la tradizione della cucina napoletana. L’estro (e la polemica!) nasce dal cornicione prorompente e dall’utilizzo delle forbici dorate per tagliarlo. Questi i due segni distintivi di Vincenzo Capuano. Tratti legati tra loro, perché le forbici servono proprio a tutelare la struttura del cornicione nel taglio. Anche qui, gesti definiti che sono diventati consuetudine: impugnare le forbici, bucare il cornicione con la punta di una lama, iniziare a tagliare la superficie superiore, passare poi al taglio della base accedendo dallo stesso foro di entrata.
Checché se ne dica, Capuano raccoglie una folta schiera di clienti fidelizzati, ma anche turisti da ogni parte che lo hanno conosciuto per la sua forza social.
Il locale di piazza Vittoria presenta una sala interna e un dehors esterno che di mercoledì sera sono entrambi pieni. Una piccola attesa per sederci, data dalla fila che scorre rapida. Il servizio è celere e le ragazze all’ingresso molto gentili.
Tavoli neri con piano a effetto marmo, con poltroncine verde petrolio forse un pochino troppo alte rispetto all’appoggio. Mise en place ormai classica: tovaglietta nera in ecopelle, posate leggere inserite nel tovagliolo nero in carta e ripiegato, bicchiere di vetro. Completata con piatto verde logato con il simbolico spicchio di pizza che è la firma di Vincenzo e le immancabili forbici dorate.
Quanto costa la pizzeria di Vincenzo Capuano a Napoli

Il menù è cartaceo e si divide in vari reparti e si inizia da Gli sfizi con frittatina napoletana (3,5 €); montanara al ragù (4 € per 2 pezzi); tris di montanare alla nonno Enzo (9 €). Con classici come la parmigiana di melanzane (7 €) e il Mozzarellone da 1 kg con focaccia calda e topping di pomodorini e basilico (32 €). Oppure A’ tiella di Capuano (10 €) che mette insieme diversi fritti. Per i salutisti invece spazio alle insalate (da 11 a 16 €).
Ad aprire le danze della carrellata di pizze, In evidenza, la provola e pepe campione del mondo (10 €) signature di Capuano.
Tutte le pizze di Capuano
Si prosegue con Le uniche del maestro Capuano con prezzi tra i 10,50 € e gli 11,50 €. Sono tutte pizze che raccontano il legame con il proprio territorio di appartenenza. Napolitudine (10,50 €) di cui leggete qui negli Ottavi di Vincenzo Capuano al Campionato dell’anno scorso.
Il menù continua con Le immancabili (11-12 €) tra cui la Sogno vegano (11 €).
Si passa poi a Le iconiche con i pezzi forti della tradizione napoletana: a parmigian ro’ nonn (14€), Mazz e tarall (14,5 €), A pizz cu a scarol (13€). O con O Sapor do mare (19 €), ideata da Giuseppe Schicchitano, figlio della nota Figlia do’ marenaro, che ha messo su pizza una dei suoi piatti iconici con tartare di gambero rosso e cacao amaro.
Il menu prosegue con “le tradizionali” (7-13 €) in cui troviamo le due scelte obbligate anche per Capuano in questa fase del Campionato della pizza 2025. Cioè la margherita (8 €) e Come una capricciosa (13 €).
Particolare menzione va sicuramente alla Diavola alla nonno Enzo (9 €) ed al calzone al forno (10 €) – raccontate rispettivamente agli ottavi ed ai quarti della scorsa edizione.
Il menù si chiude con Le dolci coccole come graffa di nonno Enzo, crostata napoletana al limone, tiramisù e cheesecake tutti a 6 €.
Le 3 pizze di Vincenzo Capuano al Campionato 2025
Ordiniamo le pizze e come sempre partiamo a razzo: margherita, capricciosa ed una a scelta del pizzaiolo o della sala. La terza pizza è uno spoiler delle prossime aggiunte a menu: una provola e pepe con pomodorini rossi e gialli e con goccioloni di parmigiana di melanzane.
Tutte e tre le pizze sono cotte molto bene e presentano una bella struttura. L’impasto è buono e rende bene seppur non si esprima al massimo della sua capacità. Forse complice l’eccessivo caldo di quei giorni. Da gestire meglio anche la sapidità. Sulla materia prima, in tutta onestà si potrebbe fare di più; soprattutto guardando alla capricciosa. La provola e pepe con parmigiana, invece, bel guizzo. Davvero interessante.
Ma scopriamo nel dettaglio, pizza per pizza, come è andata la performance di Capuano nelle qualifiche del Campionato 2025.
1. La pizza Margherita di Vincenzo Capuano

Pomodoro selezione Capasso schiacciato a mano, Fiordilatte dei Monti, olio evo e basilico (8 €).
La pizza Margherita è disponibile anche a ruota di carro (11 €). La nostra, contemporanea, è bella esteticamente e anche molto ben distribuita. La cottura è ottima anche se alla vista sembra non omogenea.

Pomodoro e fiordilatte si mescolano bene insieme, dando proprio l’effetto margherita. Peccato che l’insieme risulti un po’ spinto in sale e l’eccesso arriva dal condimento del pomodoro. Il basilico (in cottura e in uscita) è freschissimo e dà note balsamiche sia al naso che al morso.

Impasto squisito e ben gestito. Insomma, una buona pizza ma indubbiamente si potrebbe fare di più conoscendo le vette a cui Capuano può arrivare ed è già arrivato.
2. La pizza Come una Capricciosa di Capuano al Campionato

Pomodoro schiacciato a mano, Fiordilatte dei Monti, olive taggiasche, funghi champignon. In uscita: cuore di carciofo, prosciutto cotto, olio evo e basilico (13 €).
La pizza si presenta assai bene, soprattutto per la colorazione del cornicione che racconta di una cottura meravigliosa. Al tocco c’è quel lieve crunch che fa già immaginare il morso.

Riguardo il topping, il prosciutto cotto a lenzuolo ha sempre il difetto di coprire tutto alla vista e al naso. Ma è un elemento instagrammabile che piace. Anche il cuore di carciofo messo al centro non convince per la poca praticità nel taglio (e questo anche se la pizza non è condivisa in un giro pizza). Ma per gusto soddisfano sia il carciofo che il prosciutto: il primo perché non acetico e bello calloso, il secondo perché saporito e dal bel sapore affumicato.

Olive e funghi invece sono due note negative: le une troppo salate e gli altri completamente anonimi. Nel complesso, lascia un senso forte di sapidità. La cottura è semplicemente perfetta.
3. Taglio Estivo, la nuova Provola e Pepe di stagione

Base Provola dei Monti, mix di pomodorini gialli e rossi arrostiti, pepe, pecorino romano, crema di pomodorini cotti a bassa temperatura, olio evo e basilico (13 €).
La sala della pizzeria di Vincenzo Capuano per questa prova del Campionato gioca la carta dell’azzardo con una pizza che entrerà nel prossimo menu (con qualche modifica e il nome Taglio Estivo). Si tratta di una provola e pepe in base bianca ma con pomodorini arrostiti rossi e gialli. Visivamente bella, estiva anche cromaticamente.

Peccato per la sbavatura nella forma che sottolinea un cornicione non salito come si deve. Dettaglio che passa inosservato all’assaggio perché la pizza è cotta a puntino ed inoltre è super riuscita in sapore. Intensa nelle note affumicate sia della provola che dei pomodori che a loro volta esaltano la speziatura che equilibra le note dolci quasi a ricordare l’umami di una parmigiana di melanzane. Qui il sale non fa scherzi, forse perché manca la passata di pomodoro.

Ancora una volta ottima cottura e impasto gestito benissimo. La pizza della serata!
La pizza con il limone che non fa punteggio per Vincenzo Capuano al Campionato

Un giudice chiede uno sfizio per poter chiudere la serata con temperatura torrida: una pizza con il limone. Eccoci subito accontentati con una provola e pepe bianca con zest di limone. Armonica all’aspetto: cerchio perfetto, cornicione omogeneo e dorato, basilico ben disposto.
L’odore però già ci anticipa che è sapida. Molto sapida. Non è il solo difetto, purtroppo; perché il limone probabilmente è stato grattugiato troppo a fondo, fino alla parte bianca che apporta un forte amaro al morso. La pizza non è in gara, ma è il caso di dire che ci è rimasto l’amaro in bocca.

In realtà, in apertura di serata, per l’arrivo non contemporaneo dei giudici abbiamo assaggiato anche dei fritti.
Crocchè di patate molto invitante: dorato, soffice, senza panatura estrema e si intravedono pepe e prezzemolo. Il gusto è ottimo. Fritto e asciugato benissimo.
La Frittatina è meno invitante perché la pastella non è omogenea e la frittura non è riuscita asciutta e dorata. L’interno è cremoso e saporito assai. Poteva essere perfetta!
Pizzeria Vincenzo Capuano. Piazza Vittoria, 8. 80121 – Napoli. Telefono: +3908118754037. Instagram
La pizzeria Vincenzo Capuano si è classificata al 6° posto nella classifica 2024 ed è entrata nella selezione del Campionato della Pizza 2025 che mette in classifica le migliori pizzerie in Campania.
PS. La posizione della pizzeria nella Classifica del Campionato 2025 si conoscerà al termine delle gare e dell’accesso alla Finalissima.