Franco Pepe scuote la classifica del Campionato della Pizza 2025

Caiazzo. Piccolo paesino dell’alto casertano. Chi lo avrebbe mai detto potesse diventare il centro del mondo pizza? Ce lo chiediamo mentre il Campionato 2025 fa tappa da Pepe in Grani. E non vediamo l’ora di raccontarvi di un Franco Pepe in forma smagliante. Una serata da incorniciare (spoiler).
Le aspettative sono sempre altissime quando si parla di pizzerie come Pepe in Grani che hanno fatto la storia. Se a questo si aggiunge che arrivare a Caiazzo è sempre un’avventura, capite bene che quella pizza deve davvero valere il viaggio. Quando si parla di Pepe in Grani, è chiaro che si inizia sempre dal territorio.
Difficile che un qualsiasi commensale, ordinando una pizza, non scopra una variante a km 0 di un ingrediente. Si innesca così il circolo virtuoso della scoperta e del potenziamento tanto della zona quanto dell’economia legata ad essa.
Il tutto per puntare sul gusto. Qualcosa che Franco Pepe sa esprimere con semplicità disarmante con pochi ingredienti a dare vita ai topping.
L’impasto non è mai secondario. Il panetto vuole ricordare nel profumo il pane ed è lasciato un po’ più spesso a dare una base solida e stabile ai picchi delle farciture. Cornicione pronunciato e strutturato senza eccessi nè attacchi di alveolite. Così, la pizza di Pepe si presta ai topping più classici e a quelli moderni. A non cambiare è la presenza dell’impasto. Viene voglia di assaggiarlo da solo.
Il palazzo della pizza a Caiazzo

Il palazzetto di vicolo San Giovanni Battista, 3, è un piccolo gioiello. La pizzeria si sviluppa su più piani. La cucina con i forni si vede dall’ingresso. Poi c’è la sala che si allarga nella veranda affacciata sul giardino. Al piano ammezzato, c’è la sala privata Gustarte con un unico tavolo circondato da installazioni artistiche. Al primo piano ecco la sala degli impasti, una sala ordinaria e la quella del gusto con tre tavoli diversi tondi, moderni e neri. Gli oblò al centro permettono di guardare il processo di lavorazione. Si sale ancora di un piano per arrivare alla terrazza belvedere, romantica con vista sulle valli caiatine.
Ultima rampa di scale e c’è il piano ospitalità con due camere che completano l’accoglienza di Pepe in Grani. Qui è allocata Authentica. Si tratta della più piccola pizzeria del mondo con soli 10 posti a sedere. Il tavolo perimetra il banco di lavoro davanti al forno. Prenotare Authentica vuol dire avere Franco Pepe che racconta ed esegue le pizze direttamente per i commensali. Qui ospita anche chef e pizzaioli da tutto il mondo che per una sera condividono il bancone, le ricette e mescolano gli stili.
Ma torniamo in veranda perché è lì che si trova il nostro tavolo. Inizia la prova del Campionato della Pizza 2025 da Pepe in Grani. E prima un’occhiata al menu.
Niente fritti per iniziare la prova del Campionato da Pepe in Grani

I fritti di Franco sono iconici. Ve li abbiamo raccontati nella guida alle 20 grandi pizze fritte della pizzeria Pepe in Grani. Ecco perché immaginerete che avremo voluto iniziare con un Ciro o un Rocco, due dei più famosi coni di Franco. Si tratta di conetti di pizza fritta farciti in vario modo. Anche un trancio di sensazione di costiera o di bufala composta – sempre fritte ma in versione pizza – ci sarebbe piaciuto. A dirla tutta, i crocchè di Franco sono imperdibili. Ma siamo giudici ligi al dovere e quindi lo anteponiamo al piacere. Solo dopo le nostre tre pizze da votare al massimo ci si può concedere un extra.
Finalmente ci accomodiamo e diamo un’occhiata al menù. Nel vano tentativo di azzeccare la pizza che Franco ci porterà quando avrà carta bianca.
Cerchiamo sul tavolo e per quanto ci piaccia la mise en place essenziale – tovaglietta in simil tessuto (resistente e antiscivolo), bicchiere in vetro e posate leggere con tovagliolo in carta in sacchetto logato – notiamo che non è facile adocchiare il menu. I toni di grigio della stampa del QR Code sulle tovagliette non lo rendono intuibile. Inquadrato, dopo qualche tentativo, ci linka direttamente la sezione menu del sito ufficiale.
Quanto costa Pepe in Grani
Il menù di Pepe in Grani è strutturato in 5 macro aree.
- Per iniziare
- Pizze
- Per concludere
- Da bere
- Percorsi degustazione
Il “per iniziare” comprende i coni fritti (escono in coppia, 12 € per due pezzi).
Le Pitte (6 €): si tratta di impasto pizza speziato e condito e cotto per poi essere piegato a metà e farcito.
Le Pizze fritte con svariati topping per cui il prezzo è per l’intera pizza (4 tranci, 8-10 €); a parte, Acciugrana venduta in tranci singoli (5€).
Stuzzicherie (2,50 – 18€): si va dai crocchè (6€ per porzione da 3) alla bruschetta (2,50€) – anche senza glutine, dalla pizza a libretto (2,50) al tagliere per 2 persone (18€).
Il menu e i prezzi delle pizze di Pepe in Grani

Anche le pizze hanno una divisione.
Classiche (4 – 9,50 €). 9 pizze che sono le basi dell’arte bianca. Dalla schiacciata (4 €) e la marinara (6 €) fino alle due protagoniste del Campionato qui da Pepe in Grani, ovvero le pizze obbligatorie Margherita (7 €) e Capricciosa (9 €). La Capricciosa non ha salame ma alici e capperi.
Originali (8 – 15 €). Ben 27 pizze che raccontano la storia di Pepe in Grani dalle radici come la mastunicola (8 €) che qui si chiama la pinsa conciata del 500 ed il calzone con la scarola riccia (12 €). E poi creazioni diventate simbolo della pizza moderna in tutto il mondo come Margherita sbagliata (12 €) e Scarpetta (13 €). Ancora dalle nuove nate già signature come Vulcanica (13 €) fino alle intramontabili Ritrovata (13 €) e Memento (10 €).
Stagionali (13 – 15 €). 5 pizze che variano di stagione in stagione. Ora troviamo la Fungitella (13 €), Nerano un collina (15 €), Sud estate (15 €), Sciantosa (15 €) – che urge segnalarvi ma la troverete raccontata tra un po’ – e Fiori di zucca (13 €).
I dolci

Nella sezione “per concludere” è facile immaginare i dessert. Ci sono classiconi come Cheesecake ricotta e pistacchio (6 €) della pasticceria Pepe e tiramisù (6 €). Ma anche la coccola dei dolcetti di nonna Amelia (3 biscotti 4,50 €) ai quali suggeriscono di accostare il nocillo Tortora.
Quello che non ci si aspetta è che ci sia un’intera carta dei dolci fatta di pizze e coni fritti. Gli stessi che trovavate “per iniziare”. Insomma, stesso impasto a tutto pasto. Con La vasta scelta di dolci e praticamente impossibile non si trovi quello giusto. Gli straccetti miele e rosmarino (6€) sono uno step importante. Quasi quanto la crisommola del Vesuvio (6€), pizza dolce ormai signature. Si passa poi ai vari coni fritti dolci (sempre in coppia, 12 €): non mancano i grandi tributi alla tradizione come pastiera fritta, sfogliatella fritta e cannolo fritto. Golosissima anche Gelsomina (6€) il trancio di pizza fritta che abbiamo scelto noi per concludere.
I prezzi delle degustazioni di pizze da Pepe in Grani
I percorsi degustazioni sono disponibili per un minimo di due persone e sono 3.
- Essenza (40 € a persona.)
- Scoperta (50 € a persona)
- Evoluzione (70 € a persona)
Le pizze di Franco Pepe al Campionato 2025

Chiediamo come da prassi Margherita e Capricciosa. Non facciamo in tempo a finire la frase che Franco Pepe sorride e dice “ho capito perché siete qui. È per il Campionato!”
Ebbene sì, ormai lo hanno capito anche le sedie: ormai le due pizze simbolo del Campionato della Pizza in Campania si presentano per noi. Il tempo di comunicare a Pepe che per la terza pizza avrebbe potuto scegliere liberamente e lui sparisce in cucina.
Tempo 2 minuti e torna comunicandoci che la sua terza pizza sarà Spazio Mare: un fuori menù su base pizza fritta. Un altro pizzaiolo che si prende un rischio. Ma noi ne siamo ben contenti.
1. La pizza Margherita di Pepe al Campionato

Pomodoro San Marzano, fiordilatte, olio eco, basilico (7 €).
Si comincia con il botto. Margherita di Pepe superba quella che giunge in tavola per questa prova. Bellissima da vedere e ammaliante nei profumi. Equilibrio nella disposizione, nei colori, nella doratura, nella proporzione del cornicione.

Cottura da maestri. Il basilico (squisito) in uscita riesce a spingere cromaticamente e all’olfatto. Il pomodoro è perfetto per cottura, quantità, sapidità e fa pendant con il latticino dalla consistenza perfetta. L’olio a crudo completa il quadro anche al palato.

Il panetto non è tirato sottilissimo e in questo caso è un plus. Il morso è corposo e giustamente condito. Inevitabile assaggiare un pezzo di cornicione da solo per dare un gusto a quel profumo.
Una delle migliori margherite di questo Campionato 2025.
2. La pizza Capricciosa

Pomodoro San Marzano, fiordilatte, capperi, filetti di alici Cetara, prosciutto cotto, carciofini di Paestum, funghi, olive caiazzane, origano, olio evo(9 €).
La capricciosa di Franco Pepe è insolita. Sembra essere stata composta come un mosaico. Ogni singolo elemento è al suo preciso posto in una simmetria maniacale che si ripropone in egual modo nel morso.
Non è la prima richiesta di Capricciosa che facciamo da Pepe in Grani. Negli ottavi della scorsa edizione del Campionato, Pepe scelse di portarci la Capricciosa acquerello. Già allora evidenziammo il possibile rischio di una disarmonia nel topping dovendolo comporre il cliente. Forse avevamo ragione perché stavolta, affidandoci a chi più di noi sa comporre, il risultato è folgorante.

In questa variante classica manca il salame ma in più troviamo alici, capperi e origano. I filetti di alici sono messi in uscita e i capperi sono disidratati. La nota di profumo evidenzia quelli che possono sembrare intrusi e che invece fanno una magia. Contribuiscono alla sapidità ed alla carnosità del morso. I funghi sono champignon saltati e conditi così da dare un gusto evidente ma non prevaricante. Contribuiscono alla croccantezza con i carciofini. E che carciofini! Carnosi, teneri, goduriosi. La nota acetica è presente ma non invadente anzi è piacevole e sostiene il bilanciamento dei vari protagonisti.

Prosciutto cotto eccellente: non salato, non dolce, non a lenzuolo. Una pizza con una cottura leggermente più spinta rispetto alla margherita ma che ci sta tutta. Rende il cornicione crunchy e sostiene la complessità dell’insieme. La pizza Capricciosa di Franco Pepe is the new via di Damasco.
3. La pizza Spazio Mare

Stracciata di bufala, gambero viola, misticanza, polvere di buccia di limone, sale Maldon e zest di limone (7 € il trancio).
La terza pizza è a libera scelta del pizzaiolo o della sala. Decide Franco Pepe: Spazio mare, un fuori menù. Si tratta di un base pizza fritta. È una proposta del pop up di Pepe in Grani in Sardegna al 7Pines pensata insieme allo chef Pasquale D’Ambrosio. La pizza si fa riconoscere prima ancora di arrivare a tavola perché il profumo di agrumi è molto intenso. La misticanza copre un po’ tutto il topping e forse avremmo preferito anche per il morso che fosse meno invadente. Ma è solo un fatto estetico. Al gusto è perfetta.

Andiamo per gradi. La pizza presenta una struttura psichedelica. Dorata, asciutta, croccante, soffice. Ha tutto quello che vorresti. E non siamo ancora arrivati al topping. Il gambero è di qualità elevatissima. Dolce, succoso e persistente. La stracciatella è speciale per quanto è saporita. Cremosa e acida al punto giusto, fa da collante. Tutto troppo dolce dite? Eh no, perché arriva la polvere di buccia di limone a spingere sui toni dell’amaro. E il tocco di Maldon ravviva la componente marina del gambero. La misticanza crocca e pulisce. Che sballo!
Le pizze e i fritti che non fanno punteggio per Pepe in Grani al Campionato

Sciantosa. Pomodoro San Marzano, pomodoro confit, pomodorini del piennolo, Friggitelli, stracciata di bufala campana dop, polvere di erbe del mediterraneo, basilico fresco, olio evo (13 €).
È la volta di una stagionale, la Sciantosa. Una pizza che è un tributo alla marenna che tutti vorremmo ritornando dal mare. Fresca, speziata, golosa. Una pizza che è un trionfo di umami e giocosità: dolce e amaro sfidano acido e sapido. Chi vince? Chi la mangia.

Cono cuoppo alici. Cono di pizza fritta con fonduta di grana padano dop 12 mesi, alici fritte, cuore di limone, pepe nero, prezzemolo e zest dj limone (12 € per 2 pezzi).
Serata inarrestabile. Proseguiamo con questa fiera del comfort. Divertentissima l’alternanza che si crea tra mangiare dal cono e mangiarsi anche il cono. Le alici sono una bomba: fritte e salate ottimamente, filetti carnosi e teneri. Il cono, che ve lo diciamo a fare? Perfetto! Buona la fonduta messa nel cono di default per non farlo attaccare in cottura. Solo in uno dei coni era leggermente coprente. Il cuore di limone comunque rimette tutto a posto: sgrassa e rinfresca.
La pizza dolce

Gelsomina. Trancio di pizza fritta con crema pasticciera, sciroppo di gelso, burro, cristalli di violetta, zest di agrumi e Zucchero a velo (6 € il trancio).
Una cena perfetta del Campionato non può che concludersi con un dolce di Pepe in Grani. Ecco la Gelsomina, sontuosa e goduriosa ma al contempo raffinata nella guarnizione e nei colori. Lo sciroppo di gelso è squisito. Nell’insieme la pizza funziona ma può risultare un po’ troppo dolce. Impasto per l’ennesima volta performante. Cottura, anzi, frittura da Oscar.
Pepe in Grani. Vicolo S. Giovanni Battista, 3, 81013 Caiazzo CE. Telefono: +390823862718. Instagram
La pizzeria Pepe in Grani si è classificata al 10° posto nella classifica 2024 ed è entrata nella selezione del Campionato della Pizza 2025 che mette in classifica le migliori pizzerie in Campania.
PS. La posizione della pizzeria nella Classifica del Campionato 2025 si conoscerà al termine delle gare e dell’accesso alla Finalissima.
