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Langhe. Il ristorante Cambiocavallo ad Asti e sulla torre a Barbaresco

venerdì, 06 Luglio 2018 di

svinando

Cambiocavallo, il ristorante dell’hotel Castello di Asti, dimora di charme a ridosso delle mura antiche, ha un distaccamento estivo particolare: una torre a Barbaresco che ospita degustazioni dall’alto per happy few.

Voi lettori di Scatti di Gusto che amate il Piemonte, e che avete intenzione di fare un giro nell’Astigiano o lo avete già fatto, sappiate che visitando vigneti e sentieri, le cattedrali sotterranee ovvero le cantine tufacee patrimonio UNESCO, e poi in città il neo-riaperto Palazzo Alfieri, il Duomo, il Battistero e qualche bel palazzo, a un certo punto avrete fame.

E qui vi suggerisco Cambiocavallo nelle due versioni: nel cuore di Asti e, appunto, sulla Torre a Barbaresco.

Seguitemi, ricordandovi che avete anche da dormire all’hotel diretto da Fabrizio della Rovere.

Cambiocavallo, ristorante nel cuore di Asti

Pochi tavoli, luci discrete, due salette, molto bianco. E un piacevole dehors, non sembra neanche di essere in città. Uno chef piemontese di nascita e formazione, Pier Mario Monzeglio, e il suo braccio destro, la sous chef Soumia El Harty, con Silvia Ciobanu, Gianluca Zanconato ed Enrico Rossi a sovrintendere la carta dei vini.

Una cucina locale, reinterpretata con senso del bello e concetti semplici come i due principali percorsi degustazione, uno di carne “Tradizione Piemontese” e uno di pesce, “La via del sale”.

Noi abbiamo avuto un percorso misto. Che è cominciato con focacce, crostini, bocconcini. Ho molto amato la variante pane, burro di malga, acciuga e lo scorzone, il tartufo estivo.

A seguire, una biforcazione. Per i carnivori: il Trittico, ossia battuta di fassone piemontese-carpaccio di filetto con scorzone-tonno grigio di Carmagnola, che è poi coniglio lessato, disossato, sott’olio.

Agnolotti ai 3 arrosti (maiale, brasato, coniglio) un’esplosione di 30 tuorli per kg di farina con burro di malga d’alpeggio e generosa pioggia di tartufo, tubero che mai conosciamo abbastanza.



Medaglioni di filetto
scottato su un letto di prataioli e patate. E per la non-carnivora, oui c’est moi, biforcazione con un fuori carta: toma piemontese in un rigoglioso trionfo di verdure tagliate a fettucce (ho appena imparato che in inglese si dice “shaved”) e tartufo estivo, altrimenti rischiavo di non assaggiarlo.

Al momento del dolce, su una base di frolla al cacao, una sfera di cioccolato bianco ripiena di gelato alla nocciola tonda gentile, irrorata all’ultimo secondo di cioccolato saotomense. Il cioccolato di São Tomé e Principe al Cambiocavallo ha un suo perché socio-geografico: la patronne della struttura, Silvia Grosso, è console onorario in Italia di quelle isole africane.

Volete i classici? Li avete. Nel menu, che cambia trimestralmente, non mancano vitello tonnato, carpioni, bollito misto con salse, bagna cauda in stagione. Le paste sono quasi sempre fatte in casa, come i tajarin all’uovo, per i risotti selezioni dei migliori risi piemontesi. Vini? Oltre 60 etichette (noi abbiamo visitato e degustato le cantine Coppo), con prevalenza di vini della zona: i grandi Barbera, Dolcetto, Nebbiolo, Ruchè, Arneis. Raffinata selezione di metodo classico Alta Langa e champagne di piccoli vigneti.

Prezzo: 35 € escluso vino.

Cambiocavallo Lounge & Restaurant. Via G. Testa, 47.  Asti. Tel +39 0141351094

Cambiocavallo sulla torre a Barbaresco

Lo chiamano l’Aperitower (e questo nome è l’unica cosa che non ci piace tanto) ed è un’idea estiva. Bere e mangiare a 30 metri d’altezza, godendo del panorama unico della torre di Barbaresco, che domina il paese.

Le fa corona il resto del Piemonte: dall’albese, alla cima del Monviso e Torino in lontananza, all’astigiano, all’alessandrino. Se siete bravi riconoscete i paesini dal loro landmark geografici e architettonici.

Si sale in ascensore, con qualche gradino per giungere al tetto. E nei mesi da giugno a settembre, dal venerdì alla domenica, dalle 19 alle 23, la terrazza della torre viene apparecchiata e si mangia e si beve il territorio godendo del tramonto e delle stelle, sommelier Franco Colombo. Sulla torre è anche possibile organizzare una cena a numero chiuso, max 12 persone.

Prezzi. Aperitivo con un piatto e un calice di vino 15 €, cena completa alla carta 25 €

Per info tel. +39 3339302223.

[Immagini: iPhone di Daniela; Ufficio promozione Monferrato Langhe Roero; Ufficio stampa Cambiocavallo]

Di Daniela Ferrando

Milanese, trent’anni di copywriting e comunicazione aziendale. Le piace che il cibo abbia le parole che merita: è cultura. Parlando molto e mangiando poco, non si applica nel suo caso il “parla come mangi”.