mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

Milano. Menu e prezzi dell’Emporio Armani Caffè e Ristorante che ha riaperto

lunedì, 25 Febbraio 2019 di

L’Emporio Armani Caffè e Ristorante, in via Croce Rossa, esattamente di fronte a via Montenapoleone (lato via Manzoni) a Milano, ha riaperto nei giorni scorsi. E si presenta completamente rinnovato, a 19 anni dalla sua apertura, sia negli spazi (curati dal team di architetti interno ad Armani) che nell’offerta gastronomica. E c’è anche un nuovo dehors, che si aggiunge a quello già presente.

L’edificio risale agli anni Trenta, e il suo stile è stato ripreso negli interni. Caffè e Ristorante: al piano terreno si trova il Caffè / lounge, diviso fra caffetteria e pasticceria, con i prodotti di Armani/Dolci by Guido Gobino, e sala da pranzo per il pranzo, con un suo ingresso (e nuovo dehors, come abbiamo detto) da via dei Giardini (che incidentalmente segnalo come una delle strade più belle di Milano, con il Giardino Perego, un piccolo bellissimo parco all’inglese).

Al primo piano, il Ristorante, aperto a pranzo e a cena negli stessi spazi dove si trovava prima.

La cucina, in entrambi i ristoranti, è mediterranea, più informale e veloce al piano terra, di stampo classico (risotto allo zafferano, spaghetti al pomodoro, cotoletta alla milanese); al piano superiore, si fa cucina gourmet, dando quel tanto di innovazione alla cucina italiana della tradizione, soprattutto settentrionale.

Il menu del pranzo di mezzogiorno, al ristorante del Caffè al piano terra, è abbastanza semplice: tre insalate, la nizzarda (scritta nicoise invece di niçoise, peccato), tonno, fagiolini, uova di quaglia, pomodorini dry, colatura di alici, limone, sarde affumicate, capperi di salina, olive taggiasche (18 €), mista (12 €) e Caesar Salad, ovvero Lollo verde, Pollo affumicato, Parmigiano reggiano, Crostini, caesar dressing, 16 €.

Gli antipasti: andiamo dalla Spuma di ceci, broccoli e biscotto al sesamo a 12 € al Crudo di pesce con agrumi salsa cocktail misticanza a 35 €, passando per burrata puntarelle tartufo (20 €) e Merluzzo erbe scarola riccia e peperoni (16 €).

I primi piatti: Spaghetti al pomodoro del Vulcano (18 €), Orto nel brodo (una minestra di verdure, ovvio, 14  €), Scialatielli con frutti di mare, calamari, gamberi, melanzane (22 €), Tagliatelle alla Bolognese (20 €).

I secondi: Finocchio gratinato con mandorle, avocado e kefir (18 €), Tonno scottato, salsa puttanesca, cianfotta di verdure (28 €), Costoletta di vitello “alla Milanese” con pomodorini e rucola (28 € – ma qui, consentitemi, siamo ancora a pomodorini e rucola sulla, o vicino alla, cotoletta?), Filetto di manzo al pepe verde con purea di patate e cipollotti brasati (28 €).

Un bell’assortimento di crudité, a 16 €, pesce vario, ma anche ostriche (5 € l’una) e caviale (90 € per 10 g); c’è anche una tartar (sic: se si aspira a una clientela internazionale megli la grafia corretta tartare) di manzo a 20 € e del culatello a 22 €.

Dolci, fra 8 e 10 €: panna cotta, passione di cioccolato, tiramisu.

Il menu del pranzo del Ristorante al piano superiore ricalca quello della lounge al piano di sotto: stessi antipasti (niente insalate) e primi (tranne la minestra di verdure), stessi secondi, e dolci. Stessi prezzi.

Più complessa la proposta serale del Ristoranteche si apre con due menu degustazione, con piatti che non sono presenti in carta.

Set menu 5 portate a 80 €

Granchio reale alla catalana, emulsione del suo corallo e caviale
Ravioli ai “tre arrosti” spuma di cipolla e brodo di verdure d’inverno
Zuppetta di scorfano, calamari e gamberi, con bottoni fondenti di patate e gnocchi di bietola.
Costolette di agnello alla griglia con crema di topinambur, finocchio e spinaci al salto
Le 5 strutture del cioccolato

 

Set menu 8 portate 110 €

Granchio reale alla catalana, emulsione del suo corallo, e caviale
Tartara di fassona con pesto di prugne, pomodori secchi, e caprino
Involtino di scarola ripiena con capperi e olive, fagioli di controne e biscotto di grano arso
Tagliatelle con ragù di faraona, funghi e tartufo
Zuppetta di scorfano, calamari e gamberi, con bottoni fondenti di patate e gnocchi di bietola
Costolette di agnello alla griglia con crema di topinambur, finocchio e spinaci al salto
Verdure, puttanesca di cipolle e pesto trapanese
Millefoglie con crema di liquirizia, gel di frutto della passione, gelato di yogurt e banana

In quanto alla carta, mantiene le promesse di incrocio giudizioso di tradizione e innovazione.

Gli antipasti vanno dai 18 ai 28 € (Granchio reale alla catalana), i primi dai 18 ai 24 €, i secondi di pesce dai 28 ai 34 €, di carne dai 32 ai 48 € (piccione intero). I dolci, non banali, 15 €: mela caramellata, ricotta e pere, millefoglie, mousse di mandorla.

Ricordiamo infine che quello di Giorgio Armani è un piccolo impero anche nel campo della ristorazione. Citiamo dal Il Sole-24 Ore: “Oggi, sparsi tra tre continenti, il Gruppo Armani conta sei Emporio Armani Caffè (Milano, Bologna, Parigi, Monaco, Dubai, Tokyo Aoyama e a breve anche Il Cairo, all’interno del Mall of Egypt), un Armani/Caffè (Cannes), cinque Armani/Ristorante (Milano, Dubai, Tokyo Ginza, New York 5th Avenue e Parigi, che ha ricevuto una stella Michelin l’anno scorso, confermata quest’anno), oltre al ristorante Nobu e all’Armani/Bamboo Bar a Milano, all’Armani/Aqua a Hong Kong e ai due Armani/Privé club (Milano e Dubai). Fanno parte del mondo food&beverage del gruppo anche i ristoranti all’interno dell’Armani Hotel di Dubai (Armani/Amal, Armani/Mediterraneo, Armani/Lounge, Armani/Hashi, Armani/Deli), per un totale di 22 locali. Nel 2002 nasce anche la linea Armani/Dolci, una collezione di cioccolati, tè, caffè e dessert venduti in 20 negozi.”

[Immagini: Federica Bottoli, Davide Lovatti, Stefano Guindani, Beppe Raso]

 

I consigli di Scatti in Montenapoleone e dintorni

Vicini di casa: Antonio Guida e il Seta del Mandarin Oriental Milano

La pasticceria Marchesi

I migliori cannoncini alla crema si trovano anche in centro

C’è anche una trattoria-pizzeria cilentana a due passi: Da Zero Brera

 

 

 

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.