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Polemiche. La pizza al ragù contagiata dal celodurismo gastronomico

mercoledì, 08 Maggio 2019 di

È scoppiata la guerra del ragù nelle pizzerie napoletane.

Nulla di grave, sono gli effetti del celodurismo gastronomico che porta i pizzaioli a dirsi detentori della primogenitura di una ricetta e i giornalisti, i critici, i blogger e gli scrivani a diverso titolo a proclamarsi mentori di questo o di quel genio dell’impasto.

Eccolo il post che deflagra in tarda serata a cura del pizzaiolo Vincenzo Esposito della pizzeria Carmnella che ci aveva meglio stupito per la sua pizza con stoccafisso con la quale aveva riabilitato una piuttosto deludente pizza Bacio a Furore.

Partita con manciate di fake su Instagram. E chiamata a raccolta di supporter per avvalorare la tesi.

Che il ragù (di Elena Ferrante?) sia sua invenzione e non di Davide Ruotolo, pizzaiolo di nuova generazione in forza a Palazzo Petrucci.

Chi ha inventato il ragù e chi ha stabilito le variazioni sul tema a base di ricotta, pepe o provola in pizzeria?

Boh!

Partite le accuse alla volta del giovane pizzaiolo reo di aver messo in carta a Spaccanapoli una copia della pizza servita a Case Nuove.

Con il corollario di date certe e incerte per stabilire chi l’ha “creata” per prima.

Chi ha inventato il ragù sulla pizza

Vado alle carte bollate e su Mysocialrecipe, il sito su cui molti – inutilmente a quanto pare – postano le ricette per stabilire la primogenitura c’è anche la ricetta della pizza Elena Ferrante, cioè – suppongo – dedicata alla scrittrice misteriosa (le sarà piaciuta e quindi le è stata dedicata?) con la registrazione: 30 dicembre 2015 ore 19:33.

Un’iniziativa per omaggiare la candidatura al Premio Strega 2015 in cui Storia della bambina perduta entra nella cinquina finale e per stare sulla notizia.

E Palazzo Petrucci?

La pizzeria apre a piazza San Domenico Maggiore nell’aprile del 2014 e lo stellato Lino Scarallo, insieme all’allora pizzaiolo resident, presentano la pizza dedicata al nuovo avvio: la Palazzo Petrucci. Un calzone al ragù che in molti eventi viene anche presentata “aperta” come normale pizza.

Tanto famosa da essere presentata in pompa magna quest’anno a Ragù 7 su 7, l’evento organizzato dall’amico Luciano Pignataro e proprio da Mysocialrecipe nell’altra sede di Palazzo Petrucci: il Malandrino che è dotato di forno elettrico. Una pizza con il ragù, appunto.

Nell’elenco dei partecipanti c’è anche Carmnella che – fatto singolare – non si accorge della “copia”. Che sia accaduto che questo Ragù 7 su 7 non lo abbiano seguito nemmeno i partecipanti?

Mistero.

Non come l’identità di Elena Ferrante, sia chiaro.

PS. Ho chiesto a Lino Scarallo la sua fonte di ispirazione. Mi ha indicato metaforicamente un punto in un altro paese e mi ha detto che i paccheri in piedi al ragù con la ricotta (di cui avete la ricetta) li ha preparati la prima volta nel 1997 quando ancora non era al comando di Palazzo Petrucci. Chiesta una foto, un documento, un rogito notarile, un annullo filatelico qualsiasi, mi ha risposto indicandomi un altro punto della mappa astrale. Bisogna accontentarsi di andare ad assaggiarli al ristorante.

PS 2. Ovviamente restiamo in attesa della grafica ironica del gruppo Essere Qui di Fabio Bergamo che ha promesso di strapparci una lacrima al ragù.

Ah, dimenticavo: qual è la migliore pizza al ragù che avete assaggiato?

Di Vincenzo Pagano

Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.