mulino caputo farine per pizza, pane e dolci
Quique Dacosta

Quique Dacosta a Londra. La recensione dice: solo paella contemporanea

venerdì, 23 Agosto 2019 di

svinando

L’invasione di chef tristellati spagnoli che aprono un “outlet” (ovvero un ristorante senza ambizioni stellari) a Londra non accenna a fermarsi. E così anche Quique Dacosta, 3 stelle Michelin nel suo omonimo ristorante a Denia, in Spagna, a giugno ha aperto Arros QD, nel quartiere di Fitzrovia, seguendo le orme dei suoi connazionali tristellati come David Munoz con StreetXo a Mayfair, Eneko Atxa con Eneko sullo Strand o Elena Arzak con una collaborazione da Ametsa in Belgravia. Perfino Albert Adrià, fratello di Ferran e pasticcere di El Bulli, ha aperto Cake & Bubbles in Regent Street.

Amo i ristoranti che hanno un dichiarato focus nel menu: ci si siede a tavola con le idee chiare su cosa si mangia, con la ragionevole aspettativa che la ristrettezza del menu sia garanzia di freschezza degli ingredienti e tecnica magistrale in cucina. Li amo ancora di più quando comunicano tutto questo gia’ nella loro ragione sociale. Prenoto da Arros QD e già pregusto la paella.

Al piano terra, per eventuali clienti che non mastichino lo spagnolo, la cucina a vista provvede a rinforzare la dichiarazione di intenti: impossibile non notare i fornelli speciali per accomodare le enormi padelle di paella e una zona per la brace che ogni tanto regala qualche fiammata spettacolare.

I £4.3 milioni di lavori non sono andati in fumo: l’ambiente pur non essendo formale è curato ed elegante, i tavoli sono piuttosto distanziati, i soffitti alti danno respiro a un ambiente su due piani e 140 posti a sedere.

Iniziamo con i cheese stones (£1.5 l’uno), tartufini di parmigiano e manchego ricoperti di cacao presentati in modo da sembrare veri e propri sassi. Sono un signature dish dello chef, serviti anche nel suo ristorante in Spagna e oltre all’effetto scenografico, sono anche molto buoni, nonostante il cacao non si senta per nulla. 

Approfittiamo per provare anche l’altro signature dish tra gli antipasti, ovvero la truffle bomb (£9.5): una piccola tasca ripiena di tuorlo liquido e ricoperta da tartufo a forma di spaghetti. Eccezionale, meglio se mangiata in un unico boccone come un Pocket Coffee.

Appena usciamo dalla sicurezza dei pluritestati signature dishes, però, Arros QD delude. Degli spiedini (gamberi, maiale iberico, broccoli e pollo, tra £7 e £14 l’uno), quello di pollo lo rispediamo al mittente in quanto non ben cotto e quello di broccoli non ci arriva.

Le costine di maiale cotte alla brace (£24) non vengono apprezzate e rimangono per metà sul piatto. La caramellatura con purple shiso non apporta alcun sapore distintivo e pare una mal riuscita complicazione di un piatto che, lasciato semplice, sarebbe difficile sbagliare, soprattutto con quell’attrezzatura in cucina.

Arriva il momento più atteso, quello della paella valenciana classica (£35 per 2-3 persone). Cerchiamo invano il socarrat, la caramellatura della base, della cui presenza il cameriere cerca invano di convincerci. Troviamo tranci di pollo e di coniglio con osso e un riso i cui gusti non sono molto amalgamati. Anche se il piatto è accettabile, soprattutto al di fuori della Spagna, non è certamente nulla di eccezionale e la delusione è inevitabile.

Per fortuna arriva la teglia di chapa, una paella contemporanea, cucinata al forno. Abbiamo scelto quella al nero di seppia con calamari e carciofi (£23) e con un respiro di sollievo riconosciamo un piatto degno delle alte aspettative create da cucina, prezzo e reputazione dello chef.

Concludiamo la serata con un dolce piuttosto bello ma non particolarmente memorabile dal punto di vista del gusto: giant cookie con gelato (£11).

Verdetto? Ora che a mie spese avete scoperto come navigare il menu per evitare delusioni, mi sento di consigliare Arros QD per una bella cena in compagnia a base di signature starters e chapa.

Arros QD. 64 Eastcastle Street. London W1W 8NQ. Tel. +44 (0)20 3883 3525

[Testo e immagini: Francesca Agosti]