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Zuppa di pesce, la ricetta vegetariana di Franco Aliberti

venerdì, 04 Ottobre 2019 di

Curioso, il nome della ricetta che Franco Aliberti ha ideato per partecipare alla nuova tappa del percorso attraverso i piatti della tradizione italiana visti con gli occhi della contemporaneità: Il Mare che Vorrei.

L’evento di Sinergie dedicato alla zuppa di pesce ha visto la partecipazione di Alessandro Ravanà del Salmoriglio di Porto Empedocle (sua L’Altra Marea con crema di patate e seppioline) e di Marco Visciola (Abissi).

Il Mare che Vorrei è una zuppa sì, ma di alghe: anche qui Franco non ha voluto rinunciare al suo percorso di sostenibilità ambientale, quello per cui nel suo ristorante milanese, I Tre Cristi, non viene cucinato pesce se non di provenienza e di filiera sicure e controllate. Il suo Mare non contiene pesce: si tratta di una zuppa alle alghe con uova di lumaca che proclama come un buon primo piatto di mare possa persino fare a meno del pescato, in un’ottica di sostenibilità ambientale. “Una ricetta provocatoriamente senza pesce con un riferimento diretto e profondo al nostro mar Mediterraneo, che si sta impoverendo sempre di più,” dice Aliberti.

E allora eccola, la ricetta della zuppa di pesce dove non c’è pesce: è piuttosto una zuppa di mare.

Il Mare che Vorrei: zuppa di mare

Ingredienti (per 4 persone)

Per la base di alghe
100 g di alghe essiccate del Mediterraneo
2 porri
1 cipolla
acqua q.b.
olio EVO q.b.
prezzemolo q.b.

Per il corallo al pomodoro
1.5 kg di pelati pomodori San Marzano
200 g di olio EVO
23 g di basilico fresco
19 g di sale
11 g di aglio in camicia
10 g di zucchero
agar agar q.b.

Per la cialda croccante
100 g di farina 00
70 g di alghe del Mediterraneo cotte
60 g di burro
50 g di albume
20 g di alga spirulina in polvere
sale q.b.

Per la finitura
uova di lumaca q.b.

Procedimento

Per la base di alghe

Lavare le alghe sotto l’acqua corrente.
Tagliarle e metterle in ammollo in un litro d’acqua per 1 ora.
Lavare e tritare finemente la cipolla e i porri, poi stufarli in una pentola con l’olio evo per 15 minuti a fuoco moderato.
Aggiungere poca acqua, unire le alghe e successivamente, poco per volta, aggiungere la loro acqua di ammollo.
Cuocere per circa 1 ora fino a raggiungere la temperatura di 85°.
Togliere le alghe e continuare la cottura per altre 2 ore, aggiungendo solo nell’ultima ora il prezzemolo tritato finemente.
Frullare il tutto con le alghe rimaste, aggiungendo sale e pepe.

Per il corallo al pomodoro

Unire circa 130 g di olio e l’aglio in una pentola.
Al raggiungimento di una temperatura alta, aggiungere il basilico, quindi lasciare estrarre il basilico a fuoco dolce per 3 minuti.
Filtrare l’olio aromatizzato e aggiungere i pelati, lo zucchero e il sale.
Lasciar cuocere a fuoco dolce per 50 minuti, poi frullare, filtrare e aggiungere i rimanenti 70 g olio EVO.
Continuare a cuocere fino a raggiungere la densità di una crema.
Lasciar riposare per 12 ore.
Per ogni 200 g di crema così ottenuta aggiungere 1g di agar agar e portare a bollore. Quindi formare i coralli.

Per la cialda croccante

Frullare le alghe con albume e spirulina.
Rendere a pomata il burro e incorporare la farina, alternando con il composto ottenuto.
Ultimare aggiungendo il sale.
Raffreddare in frigo per 1 ora.
Formare delle lische e infornare a 175° per 10 minuti circa.

Finitura e impiattamento

Adagiare sul fondo i coralli.

Porre al centro la quantità di un cucchiaio da caffè di uova di lumaca.

Adagiare sul piatto la cialda croccante.

Versare il brodo tiepido con gocce di succo di limone.

[Immagini: Rossana Brancato, Stefan Giftthaler]

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.