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Carbonara. La ricetta romanissima di Antonello Colonna

martedì, 12 Novembre 2019 di

Intitolavamo il nostro articolo sull’apertura del nuovo locale milanese si Antonello Colonna “Menu e prezzi di Open Colonna che ha portato la carbonara a Milano“, citando quindi uno dei piatti-simbolo della romanità e della cucina di Colonna.

La curiosità di assaggiarla è legittima: abbiamo avuto, e vi trascriviamo qui, la ricetta da Alessio Sebastiani, l’executive chef di Open Colonna Milano, ma questo secondo noi non esime gli appassionati di pasta, o di carbonara, o i romani in trasferta (già, perché l’Open Colonna originario, a Roma, è chiuso), o quelli che vorrebbero vivere a Roma ma non possono, o i collezionisti di ricette, insomma, non esime nessuno da una visita al ristorante, centralissimo fra la Scala e Cordusio. Ma se prima volete prepararvela da soli, oltre alla ricetta che trovate più sotto, potete leggere con profitto la ricetta della “carbonara perfetta” di Massimo D’Alma.

Anche perché comunque la carbonara è il piatto di pasta preferito dal 33% degli italiani, secondo un’indagine di The Fork con BVA Doxa, seguita da ragù, pomodoro e basilico, amatriciana, pesto e cacio e pepe.

Immaginiamo (o speriamo) che il trio di paste romanesche carbonara-amatriciana-cacio e pepe faranno spesso la loro apparizione sulle tavole di Open Colonna…

Vermicelli alla carbonara

Ingredienti (per 1 persona)

120 g di Vermicelli De Cecco
20 g di tuorlo di uova a pasta rossa da galline allevate a terra, taglia L 
60 g di Pecorino
60 g di Parmigiano  
Miscela di 5 pepi (bianco, rosa, di Timut, di Sichuan, di Sarawak)
70 g di guanciale di Sauris  

Procedimento

Far sudare leggermente il guanciale, aggiungere la miscela di 5 pepi, sfumare con l’acqua di cottura della pasta. 

Rimuovere il guanciale, e aggiungere a pecorino, parmigiano e tuorli. Aggiungere un po’ di acqua di cottura e creare un’emulsione. Lasciarla a bagnomaria sul bollitore per farla arrivare a temperatura. 

Dopo aver cotto la pasta in acqua salata, scolarla e passarla in padella con grasso di guanciale e pepe; qui ultimare la cottura prima di mantecare a freddo con il resto del composto. 

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.