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René Redzepi. Per essere numeri 1 servono 3 mesi di ferie. Pagate

sabato, 28 Dicembre 2019 di

La notizia per voi che avete prenotato è che René Redzepi, chef e co-owner del ristorante Noma di Copenaghen che per anni ha dominato la classifica 50 Best (quest’anno è rientrato in competizione con il locale trasferito e si è piazzato al secondo posto), non sarà nella sua cucina. Per tre mesi.

Ma il senso del post su Instagram che lo stesso Redzepi ha diffuso vuole essere un altro.

Dopo 18 anni di inninterrotto lavoro al progetto Noma è arrivato il momento del riposo.

Ma come tutte le cose che accadono al Noma, anchje le ferie non sono un fatto vagamente ordinario.

Perché Redzepi le ha prese dopo aver valutato con la sua general manager che occorreva dare un premio a chi lavorava al Noma da un certo numero di anni.

E questo premio consisteva appunto in un periodo di riposo assoluto di 3 mesi, pagati dal ristorante, in cui fare quello che si desidera.

Il fine è essere sempre davanti a tutti e l’obiettivo lo si raggiunge se ci si concede tempo e cura per se stessi.

E così, mentre lo chef tra i più talentuosi al mondo pensava come avrebbe potuto applicare questa regola all’organizzazione del suo ristorante, gli si è accesa la lampadina.

Sperimentare su se stesso, considerati i 18 anni ininterrotti di lavoro.

Redzepi avverte che i suoi futuri ospiti che per i prossimi tre mesi non sarà né al Noma, né in Danimarca ma con la moglie Nadine e i suoi tre figli in qualche parte del mondo a non lavorare.

Nessuna preoccupazione per voi che siete in procinto di andare al Noma: “Poco prima di partire abbiamo messo a punto un nuovo menu di mare che personalmente penso sia il migliore di sempre. Buon Natale e Felice Anno Nuovo”.

E ora non dite che non vorreste lavorare nelle cucine o nella sala del Noma da un certo numero di anni!

PS. Probabilmente Redzepi e famiglia in questo momento sono in Giappone.

Ecco qui il link al post di Instagram che vi racconta tutto.