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sardegna zona arancione

La Sardegna perde la zona bianca e va in arancione: ristoranti chiusi

Le proiezioni dei dati settimanali della cabina di regia che monitora il contagio da coronavirus porterebbe la Sardegna in zona arancione
venerdì, 19 Marzo 2021 di

E durato poco il sogno di una normalità per la Sardegna, prima regione italiana ad aver varcato la soglia della zona bianca lunedì 1 marzo.

Quella contraddistinta da 50 contagi ogni 100.000 abitanti che per gli appassionati della buona tavola si traduce in via libera a pranzi e cene.

Ma da lunedì 22 marzo (e per almeno 2 settimane) la Sardegna vede peggiorare l’indice che la porta direttamente in zona arancione. In realtà sarebbe da zona gialla, ma nella settimana che precede Pasqua il giallo non esiste e dunque ecco la doppia retrocessione.

Risultato: da lunedì non ci saranno ristoranti aperti a pranzo, né tantomeno a cena, in tutta Italia. Un dato che purtroppo indica inequivocabilmente un peggioramento della curva dei contagi.

Sardegna in zona arancione: i dati

Si tratta ancora di un’anticipazione della proiezione dei dati della Cabina di Regia. L’Ansa riporta che “nella settimana dall’8 al 14 marzo l’Isola ha un Rt maggiore di 1 (1.08) e una classificazione del rischio complessivo che passa da basso e moderato. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 134 nuovi casi Covid, tra i dati più alti dal cambio di colore, con un tasso di positività al 3% per effetto dell’incremento complessivo di 4.166 tamponi rispetto al dato precedente”.

A darne parziale conferma, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri nel corso della trasmissione Un Giorno da Pecora su Rai Radio1. “C’è qualche regione che rischia di cambiare colore però aspetto che si pronunci la cabina di regia. Se so quali saranno? Guardando i dati lo intuisco ma aspetto a dirlo per correttezza». Incalzato da Geppi Cucciari che ha chiesto se la Sardegna rimarrà bianca ha storto la bocca e scosso la testa in segno di diniego: “Ha dei numeri in peggioramento però non so, aspetterei la cabina di regia”.

Migliorerebbe secondo le proiezioni il Molise che da rosso passa ad arancione. Resterebbe in zona arancione anche il Lazio insieme a Toscana, Liguria, Sicilia, Val d’Aosta, Provincia di BolzanoUmbriaAbruzzo, Basilicata e Calabria.

Tutte le altre regioni restano in zona rossa.

Ma poco cambia tra rosso e arancione per i ristoranti. Restano chiusi anche a pranzo.

E l’orizzonte delle riaperture vede anche la raccomandazione del CTS di introdurre la distanza di due metri a tavola e tra tavoli. Una misura che proprio non piace ai ristoratori.