Bagno Elena perde: Palazzo Petrucci libera la spiaggia di Posillipo

A Napoli, la contesa tra Palazzo Petrucci e il Bagno Elena segna un punto a favore di Edoardo Trotta, proprietario del palazzo gastronomico con ristorante, pizzerie e cocktail bar. Un punto pesante che va tutto a favore dei Napoletani. Palazzo Petrucci ha infatti vinto il ricorso al TAR il cui oggetto verte sulla concessione in proroga della spiaggia al Bagno Elena. I giudici del Tribunale Amministrativo della Campania hanno accolto i motivi presentati da Palazzo Petrucci e hanno annullato la delibera del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale n. 132 del 9 maggio 2024. Annullando la concessione provvisoria rilasciata in favore della società Bagno Elena nel 2024 e la delibera dell’AdSP del gennaio di quest’anno.
La spiaggia della Baia di Posillipo ritorna dunque spiaggia libera con effetto immediato nella parte, molto ampia, su cui insistevano gli ombrelloni del Bagno Elena. La sollecitazione richiesta da Palazzo Petrucci di rimodulare le aree della spiaggia di Posillipo concedibili è dunque stata accolta dai giudici del Tribunale Amministrativo.
Cosa vuole fare Palazzo Petrucci sul fazzoletto di spiaggia antistante il ristorante

“L’obiettivo di avere più spiaggia libera e di poter realizzare il Beach Club di Palazzo Petrucci nel fazzoletto di spiaggia antistante il ristorante è in parte raggiunto”, commenta Edoardo Trotta patron di Palazzo Petrucci. “Il primo effetto, più importante per la città di Napoli, e rientrare in possesso per la libera fruizione di una parte importante della spiaggia di Posillipo. Quanto a noi, dobbiamo solo attendere la nuova messa a bando delle concessioni per concorrere nell’assegnazione delle porzioni di spiaggia concedibili”.
“E così provare a regalare ai Napoletani e ai turisti stranieri che affollano la nostra città un nuovo modo di intendere la spiaggia. Diverso da quello che abbiamo fin qui vissuto e che, come abbiamo visto, porta a sempre maggiori aumenti dei costi per i cittadini. Eravamo al paradosso di una città di mare senza spiaggia né libera né attrezzata secondo canoni contemporanei. Questa sentenza del TAR segna un punto di svolta importante”.
Il Bagno Elena deve lasciare libera la spiaggia

Non è d’accordo, anche se ovviamente rispetterà la sentenza, Mario Morra, gestore del Bagno Elena. Che si trincera dietro la storicità della concessione e prova a tirare in ballo tutti i concessionari d’Italia o almeno della spiaggia di Posillipo.
“Si faccia la gara e parteciperò, ma è certo che questa sentenza nel pieno della stagione balneare porta scompiglio. Non solo a me. Da domani tutti i concessionari potrebbero essere chiusi. Io ho 40 dipendenti per l’estate e non è giusto che vivano nella incertezza. Ho il massimo rispetto per il Tar, ma noi concessionari siamo le vittime di un sistema che non ha funzionato”. Così spiega il suo punto di vista al Corriere.
Morra, che è anche rappresentante del Sindacato Italiano Balneari, annuncia il ricorso al Consiglio di Stato per la sospensiva del provvedimento. Accusando Trotta – nell’intervista rilasciata al Mattino – di voler realizzare un bagno esclusivo di cui i Napoletani non sentono il bisogno.

Non ci sta Trotta a questa sarcastica descrizione. “Peccato che fino ad ora il Bagno Elena lo abbiano pagato tutti i Napoletani. Anche quelli che non ci sono mai andati perché paga un canone ridicolo per sfruttare tutta la spiaggia che in gran parte dovrebbe essere libera. E per giunta quest’anno ha aumentato ulteriormente i prezzi che salgono nel privé di cui evidentemente i Napoletani hanno bisogno”.

Edoardo Trotta non nasconde la soddisfazione della decisione, anche se “Al momento, Bagno Elena ha levato ombrelloni e lettini da una piccola parte della spiaggia”.
I tempi per vedere il nuovo assetto della spiaggia di Posillipo

Della rimodulazione della spiaggia con la maggior parte destinata alla fruizione libera chiesta da Palazzo Petrucci ne parla il Tribunale Amministrativo nella lunga sentenza appena depositata. Che aprirebbe non solo la baia ma anche un accesso meno problematico del famoso cancelletto. Palazzo Petrucci ha già dato, insieme alla richiesta di rimodulazione, la disponibilità all’accesso alla spiaggia libera anche per le persone diversamente abili. Nonché alla manutenzione ordinaria dell’arenile libero e chiedendo di pagare un canone adeguato”.
Sui tempi, un passaggio della sentenza chiarisce che “la scadenza delle concessioni in capo agli attuali concessionari andrebbe commisurata per il tempo necessario a concludere i procedimenti di evidenza pubblica”. Una nota, spiegano gli avvocati Gian Luca Lemmo e Nikolaus Walter Maria Suck che hanno curato il ricorso di Palazzo Petrucci, che fa comprendere come sia necessario e impellente rimodulare gli spazi della spiaggia di Posillipo.
Aggiornamento del 22 giugno: gli attivisti di Mare Libero sulla sentenza Palazzo Petrucci – Bagno Elena

Repubblica dà conto dell’evoluzione della questione in un articolo sul dorso di Napoli. Oggi alle 12 è previsto un flash mob di Mare Libero sulla spiaggia di Posillipo. “Questa sentenza sta facendo tremare i balneari napoletani e conferma quanto sosteniamo da anni: tutte le concessioni a Napoli sono scadute e devono essere considerate abusive da tutte le articolazioni dello Stato”, spiegano gli attivisti che vogliono mare libero, pulito e gratuito.
Il giorno dopo la sentenza del Tar Campania che annulla la concessione al Bagno Elena, sulla spiaggia di Donn’Anna torna libera soltanto la porzione di arenile dinanzi al ristorante Palazzo Petrucci, annota Repubblica. Bagno Elena ha smontato le strutture soltanto in quel tratto di spiaggia. Ed è questo che pare di capire non vada bene a Mare Libero che vuole rimettere in discussione tutta la spiaggia di Posillipo e gli altri arenili della città.