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30 Luglio 2025 Aggiornato il 30 Luglio 2025 alle ore 19:37

Guerra della Pizza: alla ricerca della schiumarola dei fritti nel Bruzio

Alla ricerca della schiumarola per la pizza fritta nemmeno fosse il vello d'oro: si va in Calabria per mangiare la pizza più leggera che c'è
Guerra della Pizza: alla ricerca della schiumarola dei fritti nel Bruzio

Lo Scriba si liberò del cappuccio ma nessuno si avvide della sua vera natura. Lo chiamavano Ermete Trismegisto e qualche motivo pur c’era. Ma non era importante. Ora era importante una pizza e una schiumarola. C’era un premio da capire, un alloro da interpretare, ermetico: come mai nella terra della Pizza di Mezzo era capitato. È vero: vi erano state citazioni e inviti a pizzerie che avevano chiuso da quel dì. Ma mai era accaduto che un fritto fosse così leggero, fosse così tanto leggero da non esistere

Che sia stata l’improvvisa apparizione di un qualche dio che aveva concepito un ratto Proserpina e poi era sparito nel nulla portandosi quel fritto nell’Ade? I pizzaioli se lo chiedevano. A chi dei Garantes avrebbero dovuto fare sacrifici di acqua e farina per ingraziarsi un posto a tavola? A quale messo avrebbero mai dovuto consegnare gli scontrines che testimoniavano il siamo venuti?

La partenza per la terra da dove partono le galere delle olive

“Zenobia, Ganimeda, Demetra orsù raccogliete le vostre masserizie e preparate la quinquereme. Ci aspetta una lunga traversata. Costeggeremo la terra delle bufale, quelle vere, lasceremo nella schiuma brillante della nostra poppa il Porto del Fico dove Iulia Pugna e il Cavalier Servente officiano i riti al suono dei violini, guarderemo dal mare il vallo di Magnataro. E poi giù verso la Trinacria dove Papilionem dice che solo grazie al birotae ormai dismesso è arrivata la pizza. Invocheremo Scilla e Cariddi perché non vomitino addosso a noi le valanghe di acqua e fango che stanno intorbidendo la terra della Pizza di Mezzo. E arriveremo nella terra dei Bruzi lì dove partono le galere alla volta della terra ellenica cui tutti dobbiamo tutto e pure le olive. E dove cercheremo la schiumarola per la pizza fritta”. 

“Per farla breve, quante vesti e calzari dobbiamo portare?”, si spazientì Demetra che avrebbe preferito la spiaggia delle Molte Case invece di una crociera in mezzo al mare. 

“Saremo fuori il tempo necessario per comprendere”, rispose lo Scriba mentre accarezzava il falco portatore di messaggi. 

“Andiamo che ho già lo stomaco che protesta”, fece Zenobia. “E io ho la gola secca”, aggiunse Ganimeda. 

Nella terra del fritto che non c’è 

La spiaggia lunghissima era quasi del tutto disabitata. La luce stava cedendo il passo alle ombre e qualcuno ancora si rinfrescava nelle acque cristalline. Mettere piedi a terra dopo giornate a mangiare pesce era una liberazione. “Hunicorn si sarebbe già suicidato”, sentenziò Zenobia. “Non profferire parole ingrate agli dei che come minimo si incendia la pizzeria e ci cade in testa la schiumarola per la pizza fritta”, le rispose Ganimeda.

La pizzeria di Muntipauna era lì tutta piena di gente con una fila che non finiva più. 

“Siamo fritti”, si disperò Ganimeda. “Ci vedi così improvvisati noi che stiamo battendo metro per metro tutte le pizzerie della Terra Felix”, ribattè Zenobia tirando fuori il rotolino che confermava il tavolo alle ore 21. 

“Calmi tutti, dobbiamo cercare il fritto e il premio”, osservò lo Scriba. 

“Non vi è traccia in questo menu fatto di giochini. Un Super Robertus ti guida da un antipasto a una pizza a un dolce. Nulla è fritto, qui manco sanno dell’esistenza dell’olio per friggere”, si spazientì Demetra che voleva vedere il sole tramontare in acqua e non dietro ai monti. 

“Prendiamo un degustazione lungo, lunghissimo e forse faremo chiarezza anche su altri punti oscuri. Cosa mai c’entrerà il pizzaiolo delle piastrelle? È quello di Puteoli che da qui dista giorni e notti di mare? Dovessimo fare l’alba troveremo il bandolo della matassa”, annotò lo Scriba. 

Metamorfosi di una schiumarola per la pizza

lo scontrino della pizza fritta che ha assegnato il premio schiumarola

Lo Scontrines parlava chiaro. Metamorfosi cioè la pizza cangiante che sembra fritta ma non lo è. O è fritta e non lo sembra?

10 pizze, 3 dolci. Ci sarà da divertirsi. 

“Scusi Robertus, ma una Metamorfosi si può avere?”.

“È prevista, eccola”. 

La pelle del pollo aderiva perfettamente all’impasto. “Ma cavoli è una pizza fritta con la schiumarola!”, dissero all’unisono le 3 commensali.

“Non pronunciate questa parola tra queste mura. Mangiate con le mani e dimenticate i fritti”, li fulminò Robertus. 

Non era fritta questa Metamorfosi. 

la friggitrice per la pizza meglio di una schiumarola

“Mio Sire”, si avanzò la moglie, “è giusto ora arrivato un dono dai Monti più Aspri. Mi sembra una friggitrice per pizza che supera anche la schiumarola!”.

“Che sia riposta nel deposito angusto e buio lì dove giacerà in sua compagnia”, rispose Robertus.

la schiumarola per la pizza fritta

Come Ulisse si introdusse nella città di Troia con il sotterfugio, così Ermete Trismegisto in un battito di ali si introdusse furtivo nel deposito. Lì brillavano la schiumarola e la lapide che dichiaravano: Migliore Proposta dei Fritti 2025 a. C. Il Fritturista. Cucurbita Award. Dell’olio di oliva nemmeno una traccia.

Ma era la prova che un fritto da qualche parte c’era. Ma alla 13a portata di una cena stellare un dubbio era fugato. Robertus fa la migliore pizza di tutta la terra dei Bru(n)zi. Anche senza pizza fritta e schiumarola. 

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