L’Angolino da Filippo, ristorante di pesce tra i migliori della costa in Abruzzo

L’Angolino da Filippo è il ristorante presente nella nostra mappa dei migliori ristoranti della Costa Abruzzese, tra Chieti e Pescara.
Questa insegna (consigliata dalla Guida Michelin), è la riprova del fatto che le cucine si possono (e si debbono) tramandare.
Mi spiego meglio. Carlo De Sanctis, l’oste (passatemi il termine), è il figlio della Signora Maria (ultranovantenne) e del compianto Filippo De Sanctis, un tempo proprietari del locale dal nome simile (Da Filippo – sito proprio di fronte) dove oggi ci troverete Essenza Cucina di Mare, altro ristorante della “dinastia” De Sanctis.

Intere generazioni hanno gustato al ristorante L’Angolino da Filippo piatti di mare innaffiati da vini. Regionali e non.
Oggi la musica non è che sia cambiata granché. Se non per una cucina con una impronta più contemporanea, la cui regia è nelle mani del bravo Moris Fortunati. Mano frizzante che spazia dalle materie prime offerte da madre terra (su tutti i pomodori del mitico Ciro Flagella) alle spezie (zafferano), sino al particolarissimo aglio nero. Il tutto in sintonia con il miglior pescato del giorno.
L’Angolino da Filippo è stato ristrutturato una quindicina di anni fa ed ha mantenuto alcune caratteristiche di un tempo andato. I mattoni a vista, le opere artistiche di Vittorio Bruni e gli arredi sobriamente neutri.
La sala, specie a pranzo, permette (quasi) di toccare il mare con un dito.
A fine pasto potrete attraversare la nuova pista ciclabile a giungere in due minuti in spiaggia. Fate voi, ciò che volete. La pace dei sensi, d’inverno poi…
Come si mangia al ristorante L’Angolino da Filippo

La rotazione dei piatti al ristorante L’Angolino da Filippo si stringe in prevalenza attorno ai primi. Non potrebbe essere altrimenti perché gli antipasti sono un caposaldo delle proposte, la storia. Vedono succedersi crudi, carpacci e sfilettati, sempre ben eseguiti, e ancora, preparazioni fredde e calde.

Le ostriche e le noci di mare sono le artefici dell’inizio, precedute da una bruschetta integrale con paté di fegato di rana pescatrice (e limone) che da sola potrebbe valere il viaggio, da ovunque veniate.


Con la focaccia (una meraviglia) è da assaggiare l’olio extra vergine di oliva proposto, prodotto dalla Fattoria Bardella, della vicina Ortona.
Altro giro di ostriche…


I carpacci sono un mix di equilibrio e freschezza. Partendo dal tonno (servito anche a tartare) accompagnato dal sedano.


Passando per il salmone con arance e finocchi, le tagliatelle di seppia e nocciole, il carpaccio di baccalà con crema ai peperoni e olive. E fino al carpaccio di triglia.

A me piace lasciare i gamberi (crudi) sempre per ultimi. E così ho fatto. I rossi di Mazara sono una meraviglia, stesso dicasi delle mazzancolle.
Lo champagne

A Carlo piacciono molto i vini naturali ma anche qualche divagazione francese.
Un invito a nozze per me, che non mi sottraggo a scegliere la base della maison Billecart-Salmon. Parliamo del Brut Réserve classico assemblaggio dei tre vitigni principi della Champagne e con l’aggiunta di un 40% di Vin de Réserve. Un calice fresco ed equilibrato, ideale per piatti di pesce poco elaborati. Come questi.
Divagazione alcolica quanto mai opportuna perché se vi piacciono i lievitati, qui rischierete di terminare la (o le) bottiglie prima del previsto. Con piacere, altra focaccia.
Gli antipasti caldi del ristorante L’Angolino da Filippo

L’assaggio dei caldi compiace con l’eccezionale spiedino di tonno, ben cotto, non stopposo ma armonioso nei sapori. Adagiato su un fondo cremoso di topinambur e zafferano.

Il baccalà accompagnato da puré di topinambur. Anche qui il pesce ben scottato e soprattutto perfetto nella gestione della sua sapidità.

Il fiore di zucca ripieno di ricotta e alici in tempura. Ne mangeresti a volontà, un viaggio tra croccantezza e bella succulenza che, durante la masticazione, fa emergere le note delle alici.

Ancora. Il polpo arrostito e servito su un fondo cremoso di peperoni. Tenero, ben cotto, arricchito da una rucoletta fritta. Idea semplice e diretta. Buonissima.

Chiudono il giro le classiche vongole dell’Adriatico, servite a guazzetto, aromatizzato con il rosmarino. Anche qui vale la regola del bis, ricattato e poi aiutato anche dal pane…Facile facile.
I primi del ristorante L’Angolino da Filippo

Sorvolando sui tacconcini alla Filippo, ai quali dedicheremo un capitolo a parte, come primo piatto abbiamo assaggiato la chitarrina vongole e bottarga di muggine e gli spaghetti all’aglio nero e crudo di gamberi rossi.
Totalmente differenti tra loro. Nel primo, la pasta fatta in casa è un po’ la regina, ancor più perché in versione stretta, sottile. Giustappunto. Arricchita dal sapore dell’acqua di cottura delle vongole e dalla bottarga. Sapori netti e distinti, dove, per ovvie ragioni la bottarga si prende un po’ la sua parte. Ma solo verso la fine.

Altra storia per gli spaghetti all’aglio nero e gamberi rossi crudi. L’aglio nero, non modaiolo (fa anche bene) ma sempre più frequente nei menu contemporanei. Con il duplice processo di fermentazione e successiva ossidazione diviene inodore e dolciastro. Un gusto quasi simile alla liquirizia. Come si abbina con i gamberi rossi crudi? A meraviglia. Gusto deciso con una sferzata di goduriosa sapidità.
Il secondo

Nella carta del ristorante L’Angolino da Filippo potrete scegliere una grigliata mista sui carboni, il mitico brodetto alla sanvitese, la classica fritturina di paranza, il rombo al forno con patate e olive, la spigola in crosta di pistacchi e zafferano, oppure gli scampi in aglio olio, peperone dolce di Altino e rosmarino.
Ecco. Gli scampi, anzi scamponi, che son proprio belli da vedere e ottimi da mangiare, accompagnati ancora una volta da pane e focaccia. Tutto si insaporisce al meglio. Da mangiarne senza limiti.
Difficile scegliere quale sia il miglior secondo del ristorante L’Angolino da Filippo. Il rombo (o qualsivoglia pesce del giorno) al forno con patate e olive, oppure il brodetto, meritano senz’altro l’assaggio.
Il dessert

Richiamando le note di gusto dell’aglio nero, ecco il gradevole semifreddo alla liquirizia (fantastico anche quello al torroncino), con il suo liquore in superficie. Ingrediente utilizzato anche come digestivo. Gradevole nella sua semplicità.
Statene certi. Le preparazioni, i condimenti e i piatti di un ristorante come L’Angolino da Filippo fatto di memorie dove tornerete sicuramente, non vi saranno affatto pesanti, anzi.
È pur sempre pesce!
Prezzo medio: 60 €.
L’Angolino da Filippo 1891. Via Sangritana, 1. San Vito Chietino (CH). Tel. +39087261632