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Cosa fa di Ludovica Sorbillo la Barbie pizzaiola perfetta

venerdì, 09 Novembre 2018 di

Il pizzaiolo per antonomasia? Gino Sorbillo.

La futura pizzaiola in erba? Ludovica Sorbillo, la figlia undicenne di Gino che ha un sogno: diventare pizzaiola.

Eccoli insieme a Milano da Gino Sorbillo Pizza Gourmand, uno degli avamposti della pizza di Sorbillo a Milano per presentare il Dream Gap Project di Barbie, che celebra i sogni delle bambine, il loro poter essere quello che vogliono, con un ambasciatore, anzi due, come Gino Sorbillo e sua figlia Ludovica.

Lei, carinissima, timida – ma sotto sotto, mi sa, una finta timida, dev’essere una che sa quello che vuole. Non è uno scherzo, parlare (da sola) con i dirigenti della Mattel, decidere di fare un video. Lei vuole fare la pizzaiola, come il papà.

E qui entra in gioco il Dream Gap Project di Mattel, il cui scopo è appunto aiutare le bambine a desiderare degli obiettivi e aiutarle indirettamente a realizzarli, aumentando la consapevolezza e l’attenzione sui fattori che ancora oggi impediscono loro di esprimere appieno le loro potenzialità. Secondo alcune ricerche, a partire dai 5 anni le bambine sono meno propense dei maschi a considerarsi brillanti e di successo, e addirittura iniziano a perdere fiducia nelle proprie capacità, per una serie di motivi: stereotipi culturali, pregiudizi impliciti, le rappresentazioni a cui sono esposte attraverso i media.

Barbie può essere d’aiuto a renderle consapevoli di sé e delle proprie possibilità, attraverso i 200 modelli differenti che propone di professioniste e lavoratrici.

E ora, con Gino e Ludovica, abbiamo anche Barbie pizzaiola.

Dice Daniela Ferrando,grande esperta e cultrice di Doll Culture, ovvero di tutto quanto concerne le dolls, le bambole, e le Barbie in particolare: “La Barbie pizzaiola non è una creazione one shot. La pizzeria di Barbie esiste davvero, è in commercio, con la bambola al lavoro e tutti gli accessori che le competono, compresi pala e forno a legna. E pur essendo, anzi, proprio essendo un giocattolo, incarna alcuni messaggi significativi:

  • Una donna può essere pizzaiola. Barbie docet.
  • Fare le pizze può essere un mestiere di sogno.
  • Ogni bambina (e anche bambino) può sognare giocando e giocare sognando.
  • Ogni bambina (e anche bambino) può essere qualsiasi cosa.

E infatti You can be anything è il mantra di Barbie degli anni duemila: un inno al sogno, al talento, alla determinazione, alla trasformazione. Dove Barbie è una proiezione. E dove c’è una Barbie per il sogno di ognuno di noi. E non certo da oggi.”

Barbie pizzaiola nasce da un’intuizione della Mattel, che vede un’immagine di Gino e sua figlia, e comincia a elaborarla. En passant, sottolineiamo come questo colosso internazionale del giocattolo abbia pensato a un “colosso” dell’Arte dei Pizzaioli Napoletani, Gino Sorbillo, per questa campagna: un segno forte per l’immagine dell’Italia nel mondo.

Il filmato che hanno prodotto ne mostra la realizzazione pratica: una giornata in una pizzeria che non è più, per un giorno, quella di Gino Sorbillo a via dei Tribunali, ma diventa la pizzeria di Ludovica Sorbillo. Lei e le sue amiche accolgono i clienti, preparano le pizza, le servono ai tavoli, con eleganza e serietà. E dei sorrisi che ti allargano il cuore.

E cos’altro avrebbe potuto fare Gino per Ludovica e per le altre bambine – e bambini: a quando un Ken panettiere? – se non una pizza dedicata? Ed è così che nasce Rosa, la pizza di Barbie.

“Semplice, semplicissima, fatta per piacere a tutti, bambine e bambini compresi, la Pizza di Barbie sorbillesca è rosa per il bianco della ricotta più il rosso del pomodoro mescolati. Fiocchi di fiordilatte di Napoli, del bel basilico e via. E da domani sarà in carta in tutte le pizzerie Sorbillo. Scommettiamo sul suo successo”, spiega Daniela.

Alla presentazione, un Sorbillo emozionato oltre misura (al di là delle pizze, delle pizzerie, quello che ci piace di Gino è proprio questo lato emozionale, fanciullesco) ha raccontato con Ludovica, a parole e in video, come è nato e si è sviluppato il progetto, come hanno giocato con la pizzeria di Barbie e come hanno pensato la loro pizza.

Più che altro, abbiamo visto il video: quando dico emozionato oltre misura, vuol proprio dire questo, Gino ha detto qualcosa con un groppo in gola, come se avesse ingoiato una pizza intera, e i lucciconi agli occhi (vigliaccone, lo sai che quando fai così mi commuovo anch’io).

E a voler vedere, Ludovica un po’ assomiglia a una Barbie, e un po’ anche a papà Gino. Soprattutto dentro, magari.

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.