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18 Maggio 2024 Aggiornato il 29 Luglio 2024 alle ore 17:37

Marmellata di limoni: chi l’ha inventata e come si fa a casa

La marmellata di limoni è la protagonista delle credenze delle nonne e noi vi diciamo come farla perfetta a casa
Marmellata di limoni: chi l’ha inventata e come si fa a casa

Pane, burro e marmellata di limoni ma non solo. E tempo prezioso per fare colazione e minuti di qualità per condividere una fetta di torta. Il rito della marmellata e di tutte le ricette dove funge da corroborante, dalla colazione alla cena (si pensi agli abbinamenti con i formaggi), dovrebbe aspirare a far parte del patrimonio immateriale dell’Unesco, questo perché la frenesia della modernità incide sulla possibilità di produrla in casa e gustarla al mattino.

Si finisce, di conseguenza, per acquistare una marmellata già pronta che regalerà vagamente, ai nostalgici vintage, l’illusione di essere a casa della nonna. La parola deriva dal portoghese marmeleiro, “cotogno”, poiché anticamente era prodotta solo con le mele cotogne. Anche se questa pare essere la teoria meno probabile.

La differenza tra marmellata di limoni o agrumi e confettura

Quando parliamo di marmellata, prima di tutto bisogna distinguerla dalla confettura. Nello specifico, la marmellata è a base di agrumi: limone, arancia, pompelmo, mandarino, cedro o bergamotto. Mentre la confettura può essere preparata con qualsiasi tipo di frutta.

Addirittura per distinguerle è intervenuta la Comunità Europea che ha risolto la questione attraverso la direttiva 79/693 del 1979, recepita in Italia nel 1982 grazie al DPR N°401. Nel caso della marmellata, la percentuale di frutta deve superare obbligatoriamente il 20% e il legislatore specifica che le parti da impiegare sono la polpa, la purea, il succo, gli estratti acquosi e la scorza. Nel caso della confettura, è importante utilizzare la polpa e non al di sotto del 35%, 45%, invece, se si ha a che fare con una confettura extra. Tuttavia, nel linguaggio parlato, i 2 termini hanno assunto lo stesso significato.

Ma non finisce qui, giacché oltre alla marmellata e alla confettura, esiste la composta, sempre a base di frutta e zucchero, ma cotta per meno tempo. Si tratta di una ricetta partorita in età medievale e la quale collega il suo nome al francese compôte, dal latino composita, participio passato di componere ossia mettere insieme. Può avvalersi di odori quali scorza di limoni, chiodi di garofano, vaniglia, cannella. Oggi è servita per accompagnare le pietanze, durante le Crociate, al contrario, era consumata alla stregua di un pre-dessert odierno.

Qual è l’origine della marmellata?

La marmellata della gelateria Di Matteo

Le prime testimonianze giungono dal IV-V secolo d.C., secondo il ricettario romano di Apicio. L’antenata della marmellata è composta da frutta, miele, vino passito, mosto e vino cotto. Per dolcificare, via libera a miele e vino.

Lo zucchero è aggiunto a partire dal Medioevo, epoca da cui parte la preparazione di un prodotto molto simile a quello moderno. La marmellata nasce dall’esigenza di conservare la frutta e di mangiarla nei periodi di scarsità. Lo zucchero garantisce proprio la lunga conservazione, soprattutto in ere in cui non esistono impianti di refrigerazione.

Una leggenda racconta che l’incipit della marmellata d’arance sia da ascrivere a Caterina d’Aragona la quale, a causa del matrimonio con il re d’Inghilterra Enrico VIII e in preda alla nostalgia per la sua terra, la crea agli agrumi.

Altra curiosa storica vuole che la discendenza sia sempre nobiliare. Sembra che il nome marmellata derivi da Maria de Medici carente in fatto di vitamina C dopo essersi stabilita in Francia con il consorte Enrico IV, ragion per cui il dottore spedisce gli uomini di corte in Italia per raccogliere i più stimati agrumi di Sicilia. Nel tragitto di ritorno, poi, vengono preparati dei contenitori a base di marmellata di limone e di agrumi riportanti la dicitura “per Maria Ammalata” tradotto in “por marimalade” e, pertanto, “marmalade”.

I trucchi per una marmellata di limoni perfetta

limoni per la marmellata

Ammesso che voi decidiate di intraprendere una relazione più profonda con i fornelli e per la gioia di tutta la famiglia o comunque dei vostri coinquilini, vi occorre fare tesoro di alcuni segreti per realizzarne una come crostata comanda. Innanzitutto, deve raggiungere la compattezza perfetta. Il trucco sta nel posizionarne un cucchiaino su un piattino freddo, se il contenuto rimane attaccato al fondo, allora la marmellata è pronta per essere inserita nei vasetti, altrimenti bisogna farla addensare ancora un po’. Per mantenerla sono utili, per l’appunto, dei barattoli sottovuoto. Al fine di aumentare la densità, basta aggiungere 1 mela per ogni kg di frutta, affinché tutto si rapprenda in modo naturale. Dulcis in fundo, per evitare che la frutta perda colore, versate il succo di un limone nel preparato e incorporatelo per bene. Ma comunque qui avete una guida all’utilizzo.

La ricetta della marmellata di limoni

limoni per la marmellata

Ingredienti per 3 vasetti da circa 250 g

1 kg limoni
500 g zucchero
Acqua q.b.

Procedimento

Per preparare la marmellata di limoni, lavate i limoni e tagliateli a fette sottili, non occorre rimuovere i semi. Mettete le fette in una ciotola ampia e copritele completamente con acqua fredda. Coprite la ciotola con pellicola trasparente e lasciate riposare a temperatura ambiente per 24 ore. Dopo questo periodo, sciacquate le fette di limone e cambiate l’acqua, quindi ripetete il riposo per altre 24 ore.

Una volta trascorso anche il secondo riposo, scolate nuovamente i limoni e trasferiteli in una pentola. Ricopriteli con acqua e portate a ebollizione. Dopo aver scolato i limoni, conservate circa 350 g dell’acqua di cottura. Rimettete i limoni e l’acqua nella pentola.

Aggiungete lo zucchero e portate il composto a leggero bollore, mescolando frequentemente, per circa 30-40 minuti. Le fette di limone saranno morbide e sfatte a questo punto, con una consistenza abbondantemente sciropposa; non è necessario continuare la cottura oltre questo punto, poiché la marmellata si addenserà durante il raffreddamento.

marmellata di limoni

Passate il composto attraverso un passaverdure per rimuovere i semi e uniformare la consistenza. Trasferite la marmellata nei barattoli sterilizzati. Chiudeteli e metteteli a testa in giù per creare l’effetto sottovuoto. Fateli raffreddare ed ecco pronta la marmellata di limoni.

Marmellata di limoni o agrumi

La ricetta semplice da fare a casa
Preparazione 30 minuti
Cottura 50 minuti
Tempo totale 1 ora 20 minuti
Portata Dessert
Cucina Italiana
Porzioni 3 vasetti

Ingredienti
  

  • 1 kg limoni
  • 500 g zucchero
  • Acqua

Istruzioni
 

  • Per preparare la marmellata di limoni, lavate i limoni e tagliateli a fette sottili, non occorre rimuovere i semi. Mettete le fette in una ciotola ampia e copritele completamente con acqua fredda. Coprite la ciotola con pellicola trasparente e lasciate riposare a temperatura ambiente per 24 ore. Dopo questo periodo, sciacquate le fette di limone e cambiate l’acqua, quindi ripetete il riposo per altre 24 ore.
  • Una volta trascorso anche il secondo riposo, scolate nuovamente i limoni e trasferiteli in una pentola. Ricopriteli con acqua e portate a ebollizione. Dopo aver scolato i limoni, conservate circa 350 g dell’acqua di cottura. Rimettete i limoni e l’acqua nella pentola.
  • Aggiungete lo zucchero e portate il composto a leggero bollore, mescolando frequentemente, per circa 30-40 minuti. Le fette di limone saranno morbide e sfatte a questo punto, con una consistenza abbondantemente sciropposa; non è necessario continuare la cottura oltre questo punto, poiché la marmellata si addenserà durante il raffreddamento.
  • Passate il composto attraverso un passaverdure per rimuovere i semi e uniformare la consistenza. Trasferite la marmellata nei barattoli sterilizzati. Chiudeteli e metteteli a testa in giù per creare l’effetto sottovuoto. Fateli raffreddare ed ecco pronta la marmellata di limoni.
Keyword agrumi, arance, limone, marmellata
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Argomenti:
marmellata
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