Roma. I tre migliori piatti di Solo Crudo che apre ai Parioli

Ho assaggiato Solo Crudo, il locale dedicato agli appassionati di crudi e di veganesimo che apre oggi i battenti a Roma, e mi sono divertito.
La location è di quelle che farebbero tremare i polsi a qualsiasi appassionato di gastronomia romana, via Parioli. Nome che evoca movimenti di masse chic attente al tacco 12 piuttosto che al piatto, ma che riporta al palato anche la storica enoteca Bulzoni, tra i fari del buon bere e del buon mangiare nella Capitale.
Invece questo mini locale votato all’asporto e ai tavolinetti modello pizza al taglio (ma stanno attendendo anche l’autorizzazione per un dehor), punta con decisione a rispettare quello che promette nell’epigrafe dell’insegna: “juice bar and raw food”.
Scorrendo il prolisso comunicato stampa si individuano i nomi dei tre chef votati alla filosofia del mai andare sopra i 42 gradi centigradi pena la perdita disastrosa delle migliori qualità nutritive dei cibi che ci dicono essere di filiera cortissima e a chilometro zero. Il che li fa inscrivere nel perimetro dell’Agro Romano trattandosi per la maggior parte di ortofrutta.
Valerio Foglia, Federico Mauceri e Emanuela Grossi sono gli chef che seguono la stessa linea d’onda dei quattro soci che hanno avviato l’avventura di Solo Crudo. Sette persone sono una ciurma di tutto rispetto per questo locale che vuole colpire il cuore di una nicchia (non ho dati sui crudo-vegani di Roma, ma pensando allo spaccio continuo di carbonare suppongo di poterli ascrivere a questo capitolo) per allargarsi ai tanti che vogliono mangiare in maniera salutare.
Un lavarsi la coscienza dei troppi drink e apericene che flagellano i fegati non indenni da colazioni improbabili e panini ad alto tasso di junk food.
E la cosa potrebbe riuscire perché l’altra faccia del menu di Solo Crudo è la ricerca di sapori che intrighino anche le papille di coloro che non seguono una religione dietetica in particolare.
Quindi, vi dico cosa assaggiare per farvi un’idea.
1. Spaghetti
Ma come, tutto crudo e cuociono la pasta? In realtà si tratta di spaghetti di zucchine insaporite da un “sugo” al naturale di pomodori freschi finemente passati e lasciati ad asciugare in frigorifero. Molto buono con l’accompagnamento di un pesto anch’esso home made che farà dimenticare i fili di zucchine anche ai pastivori più accaniti.
2. Pane e cracker
Ci risiamo, ma come è possibile sfornare pane a freddo? Si usa il grano saraceno germinato, lo si frulla e si fanno delle sottili tavolette con l’aggiunta di pomodoro o di zucchine piuttosto che sesamo e lino. Poi si mettono ad asciugare a una temperatura inferiore ai 42°C e il gioco è fatto. Dopo molto tempo, sia chiaro.
3. Latte di mandorla
Nel profluvio estivo di bibitoni a alzo mille quanto a zucchero, l’estrazione da una buona mandorla e l’aggiunta di un po’ di vaniglia rende giustizia al bicchiere fresco e dissetante.
C’è qualcosa da mettere a punto? Sì, le polpette/hamburger che sono un po’ troppo asciutte ma che conquistano per la mandorla di cui al punto precedente e il cous cous che manca stranamente di spinta pur annoverando una buona “mayo crudista”.
Prezzi? Il menu sul sito, stranamente, non li mette. Gli spaghetti vengono via a 9 € come anche il cous cous (raw e secondo stagione). Hamburger a 12 €, insalata ayurvedica in salsa di mango speziata a 10,50 €, crackers alla pizzaiola 2 €, elisir – succhi – smoothies tra i 4 e i 6 €.
Che fate, provate e ci fate sapere se almeno un pasto a settimana lo scegliete di filosofia crudo-vegana?
Solo Crudo. Viale Parioli 192. Roma. Tel. + 39 06 90236251
Io non ci sono mai stato, noto che i prezzi sono un pò altini, ma è vero tutto quello che hanno spiegato sui tempi di lavorazione ecc…io ho provato a fare qualcosa a casa e non è facile. Inoltre sul prezzo dobbiamo considerare anche le tasse e poi…vogliamo fargli guadagnare qualcosa a questo ragazzi o no? Mica stanno là x l’onore. Se mi faccio la matriciana a casa spendo 50 centesimi…perché al ristorante la pago 10 euro allora?
Mi dispiace tutto questo accanimento, far polemica è diventato la vera moda! Se non vi piace potete tranquillamente andare da un’altra parte.
Un abbraccio a tutti!
Anche le bacche di Goji a Km 0…..
Buongiorno a tutti,
abbiamo letto i vostri commenti e le vostre perplessità e siamo felici di avere la possibilità di chiarire alcuni aspetti della cucina vegana crudista e del nostro approccio a questo mondo.
La dimensione di massa di un’inaugurazione non è certo adatta alla delicata qualità e allo spirito di questo tipo di cucina che è semplice, naturale e da assaporare con tranquillità. I lunghissimi tempi di lavorazione delle varie pietanze proposte dalla nostra cucina non si addicono assolutamente ad una produzione di notevoli proporzioni che non fa altro che mortificare la passione e l’attenzione abitualmente riversata dai nostri chef su ogni singolo piatto presentato al cliente. Se alcune proposte servite il giorno dell’inaugurazione – come i piccoli hamburger o il cous cous – sono sembrate asciutte, vi invitiamo a venirci a trovare nuovamente: siamo sicuri che tornerete a casa con un’impressione diversa.
I prezzi, ve lo assicuriamo, sono in linea con il mercato. Usiamo materie prime prettamente biologiche – come cacao crudo, anacardi crudi o bacche di goji – che non provengono da coltivazioni intensive ricche di fertilizzanti e pesticidi e, per questo, hanno costi molto più alti rispetto a quelli praticati dalla grande distribuzione. Le lavorazioni degli alimenti, come detto in precedenza, sono più accurate e scontano tempistiche più lunghe rispetto alla cucina tradizionale: i processi di estrazione, marinatura ed essiccazione a 42 gradi richiedono a volte anche 24/36 ore. L’utilizzo di continuo di robot da cucina e frullatori ad alta potenza determinano un dispendio di energia elettrica paragonabile in tutto e per tutto a quello di un ristorante tradizionale. Difficilmente infatti queste ricette possono essere riprodotte a casa se non si possiedono le giuste conoscenze e le attrezzature necessarie.
Il packaging interamente riciclabile e biodegradabile non avrà mai il valore dei piatti comuni che possono essere lavati e riutilizzati infinitamente volte comportando uno spreco di risorse idriche chiaramente in contrasto con la nostra filosofia.
Le dimensioni delle porzioni non sono quelle delle immagini fotografiche pubblicate poichè si riferiscono ai finger food serviti durante l’inaugurazione, a breve sul sito e sulla pagina Facebook pubblicheremo tutti i piatti proposti.
Parlando di stagionalità , il menù segue la stagione. E’ obbligato a farlo.
Per le nostre forniture giornaliere abbiamo scelto diversi piccoli produttori della campagna a nord di Roma che hanno sempre gestito una produzione a carattere familiare e che hanno deciso di intraprendere con noi questa avventura colpiti dalla nostra attenzione nei confronti dell’ambiente e dal nostro impegno nel sociale. Di conseguenza, noi utilizziamo esclusivamente ciò che loro sono in grado di fornirci, perché ci fidiamo delle persone che abbiamo conosciuto e del loro modo di operare. Utilizziamo anche frutta o verdura esotica, per carità, purchè sia certificata e di provenienza attendibile.
Il nostro è un progetto ben più ampio che non abbraccia la sola cucina vegana e la sua somministrazione, abbiamo la volontà di portare questa filosofia di vita ad essere conosciuta dalla massa dei consumatori mantenendo la sua integrità concettuale.
Noi ci stiamo mettendo tanto impegno, passione e dedizione.
Se passate da Solo Crudo saremo felici di scambiare dal vivo le nostre idee con tutti voi!
A presto !!!
Lo staff di Solo Crudo
Intanto complimenti: le iniziative food di nicchia sono sempre da premiare. Avrete sudato non poco per ideare il format, prepararvi, allestire il tutto e rispettare un concept che avete curato nei particolari. Circa le critiche sul pricing non siete una onlus quindi dovete fare profitto. E poi avete una identità: non siete una rosticceria. E questo va pagato…certo il giusto. È decisamente più discutibile il margine che c’è sulle pizze (da napoletano sono piuttosto ben informato) tenuto conto che la pizza è stata inventata un pò di anni fa.
Finalmente un ristorante crudista a Roma!!! E pure bio! Che bella notizia! Roma era forse l’unica capitale dove mancava un ristorante crudista… Verremo sicuramente a trovarvi e vi porteremo anche delle ottime ricette della cucina crudista. Grazie, auguri per la vostra attività e a presto!
Finalmente un ristorante crudista a Roma!!! E pure bio! Che bella notizia! Roma era forse l’unica capitale dove mancava un ristorante crudista… Verremo sicuramente a trovarvi e vi porteremo anche delle ottime ricette della cucina crudista. Grazie, auguri per la vostra attività e a presto!
Parlando di stagionalità. .. il cavolfiore non è di certo di questa stagione … proporre un cous cous di cavolfiore e parlare di verdura di stagione è un po ridicolo … oltretutto lho assagiato ed è davvero insapore … causa forse proprio la non stagionalità della verdura. .. il resto è caro anche io compro un aziende km 0 biologiche e spendo molto meno del supermercato … quindi i prezzi non sono giustificabili … parlando di chef … titolo che dovrebbe avere chi davvero lo è e ha dietro storia ed esperienza … chiamare spaghetti di zucchine una banale julienne di zucchine facendola pagare cifre assurde è davvero fuori luogo !! Pagare una banale moda così tanto non ha senso … come non ha senso rispondere che i costi sono dati da ingredienti biologici e chi compra km 0 biologico sa bene i veri e reali costi! !!
Sinceramente ero molto curiosa abitando in zona e l’ho visto crescere di giorno in giorno, ieri sera sono passata e ho assaggiato un po’ di cose c’era tipo un couscous fatto con il cavolfiore e sembrava di mangiare segatura..
C’era un tris di assaggini davvero imbarazzanti un pomodorino tagliato ripieno di non so cosa completamente insapore e c’erano delle verdure come il finocchio e il melograno che se sanno la stagionalità delle materie sono ormai completamente
Fuori stagione!
vi auguro, ovviamente, di avere successo ma mi raccomando un po’ d’informazione e di credo per quello che si fa non guasterebbe..
Concludo dicendo anche che i prezzi sono veramente fuori da ogni logica!
Comunque in bocca al lupo
In bocca al lupo?
Eh no, sono stufo di vedere che la gente quando non sa bene cosa fare, apre un bar o un ristorante. Per fortuna poi chiudono.
Senza offesa, ma sembra una vera buffonata…stra d’accordo con Graziano…tra l’altro mi permetto di aggiungere che il fatto che stia ai Parioli non significa necessariamente che la gente autoctona (più o meno benestante) sia disposta a spendere per “emanazione” cifre esose per mangiare…sta un po’ finendo l’epoca del “più costa, meglio è”…logico pensare che se trattassero pesce fresco di prima scelta, conoscendone noi tutti il costo e soprattutto la durata del prodotto, se non consumato, allora i prezzi alti potrebbero essere più che giustificati…ma qui oltre ad un risparmio nei prodotti, c’è anche un risparmio del servizio ed uno derivante da fornelli e pentole questi sconosciuti, come diceva appunto Graziano…auguro ogni bene a questa iniziativa, ma credo chiuderà molto a breve, continuando con questa politica.
I prezzi sono folli. Vedrete, una volta passata la moda, la sconteranno.
“La moda” non passerà perchè non si tratta della moda, ma dell’alimentazione dell’uomo del terzo millennio, che sceglie la salute e la qualità (non la quantità…)
Prezzi veramente troppo al di sopra dell’offerta, viste anche le quantità mostrato nelle foto e l’assenza di servizio al tavolo. Ormai a Roma a questi prezzi si mangia in una buona trattoria.
Dalle foto mi sembrano porzioni da inaugurazione….se usate il cervello ed andate a vedere su fb forse riuscirete a capirlo
Appunto. Dai tuoi commenti si capisce che non sei completamente disinteressata nei confronti del locale. Lo vedi che tutti hanno avuto la stessa percezione? Secondo te nessuno di noi compra biologico? E’ questa la tua scusa? Il cervello lo usiamo eccome, al contrario di te evidentemente ed è per questo che stiamo criticando. Qui i problemi si sprecano, figuriamoci se uno si focalizza solo sulle porzioni! Io abito lì e ti assicuro che le cose che ho mangiato (non all’inaugurazione!) erano insapore! Pagare un piatto di hamburger vegano quanto una tartare di salmone balik è vergognoso! Non ci sono altre parole e nonostante tutte le spiegazioni dei ragazzi del locale non è lontanamente giustificabile un listino prezzi tale!
10 euro per un piatto di barbabietola e 10,50 per un insalata?!
Ma la gente non è capace di comprarsi queste cose al mercato e poi tagliarsele da soli? (visto che non sono implicate tecniche di cottura).
Come si può pensare di diffondere non solo ai benestanti la loro etica “più sostenibile e salutare”, vendendo prodotti vegetali a prezzi uguali o pure superiori a piatti di carne o pesce (e risparmiando pure su fornelli e pentole)?
Se poi dite anche che gli hamburger da 12 euro sono asciutti…
Verissimo! È un’assurdità.
Sono d’accordissimo con te!
Carina l’idea ma non vi sembra un po’ caro, per servire “solo” frutta e verdura crudi? Per carità, Km 0, bio o di ottima qualità che siano, ma pur sempre frutta e verdura. E pagare un po’ di salsa tahini 2,50 euro o un hamburger vengano 12 euro (o peggio ancora, gli spaghetti di zucchine ben 9,50 euro) mi pare un po’ eccessivo. Nemmeno l’essere a Viale Parioli giustifica una tale follia.
Lo sai quanto tempo occorre per creare piatti di quel tipo?vai mai al mercato biologico a fare la spesa?dalle tue osservazioni direi di no.
E secondo te il tempo giustifica il prezzo? Quanto dovresti pagare, allora, per un piatto di cucina molecolare? 100 euro? Vado al mercato biologico ma con 12 euro ne compro 6 kg di zucchine per fare i loro spaghetti!E la salsa tahini? Io la preparo in casa ma ti assicuro che spendendo 2.50 euro me ne viene una vagonata! Ma cerca di essere più vicina alla realtà!!!!
Se tu fossi totalmente disinteressata non parleresti in questo modo, altrimenti posso solo pensare che stai delirando!
Eh si, concordo.
Ma dove sta scritto che la cucina cruda deve essere per forza vegana? e allora quasi tutti i ristoranti di pesce che servono gli antipasti crudi? e una buona tartare di manzo? Mi dispiace, ma questo locale contrabbanda per crudismo qualcosa che ne è solo una piccola parte.