Bologna vince su Modena: il tortellino più buono è alla Taverna del Cacciatore

Il tortellino è bolognese. Non solo: il tortellino è donna.
A vincere la sfida del tortellino è stata Lucia Antonelli, chef de La Taverna del Cacciatore di Castiglione dei Pepoli. La singolar tenzone che ha visto Bologna e Modena contendersi il premio per il miglior tortellino si è conclusa ieri a Palazzo Re Enzo. Due turni di “primarie” avevano stabilito quali tortellini – tradizionali e creativi – meritassero di arrivare in finale: cinque bolognesi e cinque modenesi.
La giuria popolare di 100 persone e quella di esperti, presieduta da Massimiliano Bergami, hanno incoronato l’Antonelli come vincitrice assoluta grazie al suo tortellino tradizionale in brodo di gallina e manzo.
In un ecumenico secondo posto c’è Carlo Alberto Borsarini, de La Lumira di Castelfranco Emilia, che si aggiudica la Chef Cup con i tortellini tradizionali con ripieno crudo, brodo di cappone e muscolo anteriore di manzo.
Il premio speciale della giuria tecnica va alla Trattoria Bertozzi di Bologna che ha preparato i tortellini tradizionali in brodo di cappone.
La sfida delle sfogline ha visto la vittoria delle modenesi Alice Colombari e Michela Testoni su quelle bolognesi Maria Cristina Sacchetti e Guendalina Fanti.
Ecco tutti i piatti che hanno gareggiato.
Bolognesi
- Taverna Del Cacciatore – Lucia Antonelli: “tortellini tradizionali in brodo di gallina e manzo”
- Trattoria bertozzi – Fabio Berti: Tortellini tradizionali in brodo di cappone
- Antica Trattoria Sacerno – Dario Picchiotti: Tortellino “Tartufato”
- Cantina Bentivoglio – Ivan Poletti: tortellino tradizionale in brodo di bue grasso e cappone
- La Piazzetta – Claudio Sordi: tortellini cacio e pepe
Modenesi
- Ristorante La Lumira – Carlo Alberto Borsarini: Tortellini tradizionali di Castelfranco, con ripieno crudo. Brodo di cappone e muscolo anteriore di manzo
- Osteria La Fefa – Giovanna Guidetti: Tortellini tradizionali con ripieno di carne di manzo e di maiale scottati con il burro, poi mortadella , prosciutto crudo e il parmigiano reggiano stagionato almeno 30 mesi. Per il brodo guancia e lingua di manzo di razza romagnola IGP, cappone e faraona nostrani.
- Trattoria Entrà – Elvira Previdi: tortellini tradizionali con ripieno crudo, cappone manzo con vari tagli
- Trattoria del Campazzo – Gianluca Soncini: tortellini tradizionali con ripieno formato da Parmigiano Reggiano, mortadella, lonza di maiale, poco prosciutto, mezzo uovo , ripieno parzialmente cotto e poi inserito nei tortellini.Il brodo è di cappone ruspante e costato di manzo
- Ristorante L’Incontro – Carlo Gozzi: Brodo di cappone e manzo, ripieno rosolato qualche minuto a mezza cottura, per poi passarlo ne tritacarne e concludere nella cottura finale
[Giorgia Cannarella. Crediti | Facebook/Raffaella Melotti, Rino Duca, blogrockandfood.blogspot.it]
Diteci per esteso cosa vuol dire “tortellino tradizionale”.Grazie
il guaio è che i bolognesi hanno il tortellino anche nel cervello.
Sei proprio un comico : simpaticissimo e originale….complimenti!
olly sempre e comunque unico numero 1
Quando il ripieno è cotto o scottato, anche solo il lombo, diventa “cappelletto”. La zona tipica del Cappelletto è da Solara fino a tutta la bassa modenese, Carpigiano escluso. Per tortellino si intende il ripieno a crudo, secondo il disciplinare Castelfranchese. Nota per la Fefa il parmigiano 30 mesi è troppo stagionato, è meglio da 24 mesi che si scioglie meglio durante la cottura. Niente da dire sul brodo. Infine il tortellino e il cappelletto non è nè bolognese nè modenese, è di chi lo sa fare buono.