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Anteprima Chianti Rufina. Insieme ai vini dell’Ontario!

giovedì, 17 Novembre 2011 di

La Rufina è una piccola enclave del Chianti a Est di Firenze che produce Sangiovese di grande eleganza e finezza nei sui 750 ettari. Il Consorzio rappresenta 25 produttori e 3 milioni di bottiglie. Piccoli numeri che si riferiscono però a vini che si caratterizzano sempre più e sempre meglio, sopratutto nella tipologia riserva.

La tradizionale anteprima del Rufina si è svolta a Palazzo Borghese di Firenze con un programma che è iniziato con l’inedita comparazione tra Rufina Riserva 2008 e Pinot Noir dell’Ontario – ebbene si! – del 2009. Maestro di cerimonia è stato Ian Dagata, di sicuro l’unico in grado di far intervenire quattro aziende canadesi alla degustazione: chi altri ci sarebbe riuscito? Davanti a una platea di giornalisti internazionali e produttori di Rufina Ian e Stephen Brook di Decanter hanno raccontato le zone, le aziende e i vini.

Gli assaggi sono stati i seguenti.

Rufina Riserva 2008. Si tratta di un’annata difficile in cui la primavera piovosa ha messo a dura prova i produttori. Complessivamente i vini mi sono piaciuti e in qualche caso molto.

Le Coste. Bella freschezza, carattere un po’ rustico e media intensità. 2 scatti

Marchesi de’ Frescobaldi Nipozzano. Naso fresco e accattivante, struttura equilibrata ma un poco leggera per la tipologia. 1 scatto

Il Pozzo. Piacevole sorpresa, vino di carattere e intensità. Ottimo equilibrio e bella personalità. 3 scatti

Il Lago. L’unica nota stonata della serata.

Fattoria di Lavacchio il Cedro. Esuberante nota di legno al naso, vino intenso, e strutturato. Ancora crudo ma di ottima fattura. 3 scatti

Frascole. A mio giudizio la migliore espressione tra le riserve 2008 assaggiate, elegante e intenso con una perfetta definizione del frutto in armonico equilibrio con l’acidità. 4 scatti

Castello del Trebbio Lastricato 2004. Maturo intenso brillante, un perfetto esempio dalla longevità di questi vini. Acidità e frutto si compongono con precisione senza alcuna sbavatura. 4 scatti

Molto interessante e divertente la batteria dell’Ontario, non darò punteggi perché si tratta del mio primo contatto con la tipologia e perché la regione è ancora in una fase di sviluppo tumultuoso. Si tratta di vini molto accattivanti, fruttati e non ancora floreali, espressivi delle note varietali anche se talvolta imprecisi nella definizione. Sono tutti ottenuti da vigneti molto giovani situati nella zona di Niagara (quella delle cascate) e Prince Edward County. Segnalo l’attenta classificazione delle zone nella provincia dell’Ontario che individua quattro Designated Viticultural Areas e al loro interno ulteriori microzone particolarmente vocate; per approfondimenti consultate il sito istituzionale dell’Ontario ricco di dettagliate informazioni.

Ecco tutti i pinot nero del 2009:
Malivoire Wine Company Mottiar Pinot Noir – Beamsville Bench
Cave Spring Cellars Estate Pinot Noir – Beamsville Bench
Flat Rock Cellars Gravity Pinot Noir – Twenty Mile Bench
Flat Rock Cellars Pinot Noir Reserve – Twenty Mile Bench
Norman Hardie Winary County Pinot Noir – Prince Edward County
Norman Hardie Winery Cuvée “L” Pinot Noir
Cave Spring Pinot Cellars Estate Pinot Noir 2002: il valore di una testimonianza, purtroppo come ha detto il produttore, si tratta di “an old wine from young vines” e non vicevers!

L’anteprima vera e propria si è svolta sabato mattina con la degustazione dei Rufina 2010 e 2009 riserva. Due annate molto diverse tra loro, affascinante e complessa la 2009 soprattutto nella versione riserva, essenziale e snella la piovosa 2010.

Ecco le migliori riserve 2009 secondo le mie note e quelle dei miei vicini di banco.

Colognole Don. Complesso profondo avvolgente, molto giovane (campione di botte) ma già pienamente godibile. Migliorerà nel tempo tanto che è previsto in commercio alla fine del 2012. 4 scatti + secchio

Castello del Trebbio Lastricato. Intenso e austero, l’equilibrio è la sua nota caratteristica. 4 scatti

Fattoria di Lavacchio Il Cedro. Ricco e carnoso, la materia più concentrata assorbe meglio l’intensità del legno, il più caldo e avvolgente del gruppo. 3 scatti

Frascole. Succoso dinamico elegante, più leggero del previsto. 3 scatti

Veroni. Al mio primo assaggio lo trovo molto interessante, elegante intenso e preciso nella definizione del frutto. 3 scatti

Marchesi de’ Frescobaldi Montesodi. Il vino più potente della denominazione, carnoso e molto ben definito, netta nota di legno che ancora sovrasta l’insieme. 2 scatti