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Masterchef. La vera ricetta della crème brûlée di Danny

martedì, 29 Novembre 2011 di

Ormai le mie domeniche mattina sono diventate le “domeniche del riscatto”. È una missione ormai quella di piombare in casa dell’eliminato di Masterchef e costringerlo con ogni mezzo a ri prepararmi il piatto dello scandalo, quello che ha causato l’esclusione dal programma.

Con Danny mi sono permessa pure di non avvisare. Quando sono salita sul treno ho avuto la tentazione di chiamare a casa ed avvisare che sarei arrivata per pranzo, ma mi piace vedere la faccia di Danny che con me passa dalla sorpresa, all’ira, alla gioia nell’arco di quattro minuti massimo.

È sempre così, lo sorprendo, si arrabbia, io faccio una faccetta strana, lui ride e tutto passa.

L’ho chiamato quando sono arrivata in stazione, chiedendogli di venire a prendermi, è arrivato con la faccia buia ma in 5 minuti. “Sono venuta per la crème brûlée”. Mi ha guardata fissa per qualche secondo, mi è sembrato un secolo: mi ha sorriso e poi m’ha detto: “Non so mica se ho le uova! E vieni pure di domenica, mannaggia a te!”

La sua casa sa di buono, profuma di fiori e di spezie. Adoro il giardino, gli alberi e i fiori della sua casa, adoro la sua mamma, adoro Danny! È un posto quasi magico per me e penso che potrei rimanere giorni interi a chiacchierare con lui sul dondolo, a raccontarci piatti e favole.

Ogni pranzo a casa di Danny è uno spettacolo e poi mi fanno trovare sempre le olive piccanti, quasi un rito al mio arrivo. Dopo pranzo ci mettiamo di buona lena a preparare ‘sta benedetta crème brûlée.

Tiriamo fuori tutti gli ingredienti:

600 ml di panna fresca
25 ml di latte
8 uova (solo i tuorli)
Un baccello di vaniglia
130 g di zucchero

Poi Danny mi fa: “Lo sappiamo tutti e due che quella che mi hanno chiesto a Masterchef era una crema catalana e non una brûlée. La brûlée vera la facciamo adesso”. Annuisco e sorrido, si parte.

Preparazione

La prima cosa da fare è accendere il forno a 180°. Versa poi in un tegame il latte, la panna, i semi di vaniglia che avrai estratto dal baccello e anche il baccello stesso, quindi porta lentamente a ebollizione. Nel frattempo poni i rossi d’uovo e lo zucchero in una ciotola e mischia gli ingredienti delicatamente con un mestolo di legno, senza sbatterli o formare schiuma. Quando il latte bollirà spegni il fuoco, togli il baccello di vaniglia e versa lentamente a filo il composto caldo nei rossi d’uovo, mescolando continuamente fino a che il composto non sarà diventato omogeneo. 
A questo punto prepara sei pirofiline da forno monoporzione (quelle in foto hanno una capacità di 150 ml l’una) e versavi il composto ottenuto, debitamente filtrato con un colino, poi procedi con la cottura in forno a bagnomaria: disponile in una teglia contenente dell’acqua bollente che dovrà ricoprire per 1/3 la superficie esterna delle pirofile, e inforna per circa 50-60 minuti a 180°. Quando la superficie della creme brûlée sarà compatta e dorata togli le pirofiline dal forno e lasciale intiepidire.

Cospargi poi la superficie con lo zucchero semolato e caramellizzala con l’apposito attrezzo, oppure in alternativa poni la creme brûlée sotto al grill per qualche minuto. Non appena si sarà formata la crosticina dorata in superficie, la tua crème brûlée è pronta per essere servita.

Per l’impiatto abbiamo giocato di “contrasto”: Danny l’architetto contemporaneo della cucina per ripicca ha fatto un piatto vintage col servizio buono di limoge.

Potete vedere da soli che era da oscar, cremosissima, “brulesissima “ e non avevamo neppure abbastanza uova…

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