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Brasile vs Spagna. Sembra la finale del Mondiale, ma è la 50 Best Restaurants

lunedì, 29 Aprile 2013 di

50-best-Restaurant-Chefs

Alex Atala vs Fratelli Roca. Brasile vs Spagna. Sembra quasi la finale del Campionato Mondiale di Calcio ma è la The World’s 50 Best Restaurants e si gioca stasera in diretta liveblog da Londra sia sulla pagina Facebook dedicata che su Dissapore.

Fratelli Roca

I Roca sembrerebbero in vantaggio non solo perché sono una mezza squadra di calcetto (Joan, Jordi, Josep), o per la capacità di far crescere campioncini che arrivano in Italia, ma anche per il loro stazionare in seconda posizione della classifica da due anni dietro al mostro di regolarità René Redzepi che sembra tagliato fuori dal possibile poker (ha già vinto le edizioni 2010, 2011, 2012) a causa del norovirus che ha intossicato 63 clienti e sbattuto il suo Noma in prima pagina per la non perfetta gestione dell’emergenza.

Anche se questo dare Redzepi e il Noma giù dal gradino più alto del podio potrebbe essere ipotesi azzardata considerato le dichiarazioni d’amore professionale per il modello istituito, per l’appoggio che il ristorante danese ha dalla città di Copenaghen e dal governo nella realizzazione del gettonatissimo MAD for camp. Senza contare che le sue formiche hanno fatto il giro del globo dopo la presentazione londinese con le Olimpiadi in corso.

Alex-Atala-chef alex-atala-espresso-vizzari

Un’esposizione mediatica che non è riuscita all’altro sfidante per la prima posizione: Alex Atala del D.O.M di San Paolo del Brasile. Lo chef brasiliano è in pole position per la vittoria 2013 secondo molti osservatori. Il balzo in avanti di ben tre posizioni, dal 7° al 4°, nella classifica 2012 è un ottimo viatico molto più delle formiche paffute dell’Amazzonia da cui Redzepi sembra essersi ispirato. Una scalata che lo ha portato in Top Five con serie possibilità di guadagnare lo scettro anche per altre due considerazioni.

La prima arriva da un articolo al vetriolo di Enzo Vizzari sull’Espresso di questa settimana che giudica molto positiva l’esperienza alla tavola brasiliana, ma bolla la 50 Best Restaurant’s come “famigerata” e “figlia com’è noto di combine e voci di scambio”. Dando anche conto della sua ascesa bruciante: “diciottesimo nel 2010, settimo nel 2011, quarto nel 2012. Qualcuno addirittura pronostica che lunedì 29 aprile Alex Atala con il suo bellissimo D.O.M a San Paolo salirà al vertice”. Se l’Espresso riporta questa illazione puntando il dito (!?, ma il sistema di voto non era quanto di più blindato possibile?) sulle combine (che quindi conosce) , un altro punto a favore per Atala migliore del mondo ci starebbe tutto.

Poi c’è il Time, che lo ha inserito nella lista delle 100 personalità più influenti del mondo insieme a Barack Obama e Mario Draghi, per esempio.

L’altro punto a favore di Atala è la nazionalità: Brasile, proprio dove l’anno prossimo si giocheranno i Mondiali di Calcio. Il Sudamerica, ci avvertono tutti gli osservatori è in grandissimo spolvero e non solo per l’elezione del Papa Bergoglio. La spinta a nuovi consumi arriva da quelle latitudini e San Paolo è per il Brasile l’equivalente di Lione in Francia o di Parma in Italia come immagine.

Massimo-Bottura-nel-verde-q

Poi, ovvio, c’è sempre l’outsider di turno e molti sperano una riedizione riveduta e corretta del Mondiale ’82 in Spagna. Tra la scommessa di un sicuro successo dei Carioca e la stranissima previsione affidata agli aruspici del tempo che volevano vincitore la Spagna per via della lettera iniziale E (España) in combinazione con la data 1982 ricordiamo come andò a finire. Il tifo, chiaro, va per il nostro Campione Massimo Bottura, scalzato l’anno scorso dalla 4a posizione proprio da Alex Atala e che ha raccolto un ottimo successo con le manifestazioni dell’Anno della Cultura Italiana negli States. Insomma siamo proprio messi un po’ male come in quel campionato come ci ricorda la classifica dell’anno scorso che vedete qui sotto con Il Canto al 46° posto che ha chiuso e riaperto nel frattempo, e tutti gli altri fuori dai migliori 50. Ci vorrebbe uno scatto d’orgoglio, probabilmente anche dai nostri rappresentanti al voto che hanno fatto mancare i loro voti agli chef italiani. Un mood che, ad esempio, i Francesi proprio non conoscono.

Vedremo stasera cosa accadrà a meno che qualcuno di voi lettori non voglia azzardare il nome definitivo del numero 1 al Mondo.

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Di Vincenzo Pagano

Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.