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The Scran & Scallie o l’arte di mangiare furbo nel pub quasi stella Michelin

lunedì, 01 Luglio 2013 di

svinando

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Stella Michelin e bistrot? Mettere insieme i due concetti è ormai possibile. Lo so che state pensando a Pisacco a Milano e Romeo a Roma. Cristina Bowerman ha l’hamburger e la stella al Glass Hostaria. Andrea Berton può solo far valere il ricordo al Pisacco, ma a breve aprirà, dopo la pizzeria Dry, il ristorante con obiettivo stellato. In attesa che il bistrot/osteria diventi stellabile, soffia il vento dal Nord. Non da Parigi con lo stra-citatissimo Chateuabriand, ma da Edimburgo con una dichiarazione di basso profilo e una cucina ad alte prestazioni.

scran-&-scallie-Edimburgo-interni tom kitchin

The Scran&Scallie gioca con Scran≈grub= roba da mangiare e Scallie≈scallywag=birbante che più o meno dovrebbe suonare mangiare furbo, malin direbbero i francesi cui dobbiamo la formula del gastro-bistrot. E Scran & Callie furbo lo è per davvero. Aperto da poco, viene descritto come pub con sala da pranzo, ma in realtà la società che gestisce questo bistrot è la stessa del The Kitchin e dell’altro stellato Castle Terrace. A dirigere le operazioni di cucina nel bistrot è Tom Kitchin, chef-patron del The Kitchin (stella nel 2007), gemello del Castle Terrace (stella nel 2011). Uno dei soci, Philippe Patras, ci ha riassunto la formula di questo gastro pub: “Uno stile più rilassato (dello stellato), cibo semplice e fatto in casa con il meglio degli ingredienti disponibili sul mercato”. Capita l’antifona identificata dal marchio di fabbrica From Nature to Plate che campeggia in questo circuito e sui rispettivi siti?

tom kitchin astice

Gastro pub sarebbe quindi la definizione con cui etichettare questo svelto locale, che si apre con un bar e continua nella sala da pranzo (sì, ok, multifunzionale con orario prolungato 7 giorni su 7, pranzo, cena e intermezzi), per non far torto agli Scozzesi che forse di bistrot non vogliono sentir parlare. Arredamento che potrebbe sembrare casuale ma è ben studiato tra il blu oceano (ammiccante per noi che pensiamo alla frontiera del nord e del mare burrascoso), le seggiole differenti e i tessuti di Timorous Beasties. Da film cult.

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Il menu è tipico non solo per un Italiano in mood turismo. Provate a scorrerlo. Non vi viene voglia subito di cozze, aglio e vino bianco per festeggiare l’estate anche a queste latitudini? Le cozze vengono da Oban, Oceano Atlantico, dove si allevano della qualità migliore. Provo a mettere in parallelo con una meridionale impepata di cozze ma l’acidità del vino e la lunghezza dell’aglio me la allontanano. Cozze tra l’altro freschissime.

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Sono in un pub e non assaggiamo un hamburger? Lungi da me l’idea. Lo Scran & Scallie burger mi arriva con il suo accompagnamento di patatine in vasetto, ma non è lo stesso che da Ikea è sconfinato sulle tavole di mezzo mondo. La carne è di razza Beef Shorthorn del Pertshire al centro della Scozia mischiata a carni Wagyu che provengono dalla stessa regione. Non dò indicazioni di cottura e mi arriva abbastanza cotto e non è molto grasso. Tra ketchup e maionese, entrambe home made, preferisco la seconda. Patatine buonissime, fritte bene e senza residuo oleoso.

E poi dici pub e come non associare Fish e chips? L’ultimo colpo di fulmine l’ho provato a Linton cittadina immersa in un fiordo della Cornovaglia. Piatto da asporto di bontà inenarrabile. A tavola mi arriva la conferma che lo fanno buonissimo appena si oltrepassa La Manica. L’eglefino è morbido e succulento e mi restituisce la sensazione dell’appena pescato. Con le inarrivabili patate fritte è da consigliare senza timore di confronti possibili. Sbircio anche il salmone affumicato dei miei commensali che non è un luogo comune da queste parti.

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Ancora pesce, questa volta nasello, con carciofi alla barigoule e olive nere, delicato ma intenso al tempo stesso. Un bel colpo per un pub. E chi non ama troppo il pesce ha potuto pescare un piatto dal menu speciale che cambia ogni giorno: Petto di faraona e “risotto” di orzo. Il colpo d’occhio della rucola non è tra i più entusiasmanti, ma il palato contraddice la vista. Promosso a pieni voti.

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Ai dolci, l’attenzione è per il crumble. Ci spiegano che variano a seconda della stagione e della disponibilità. Oggi sono mela e amarene cotte nella ciotola insieme e poi ricoperte con il crumble. Facoltativa la crema di vaniglia servita a parte per questo piatto caldo che mi costruisce il concetto di comfort food al di sopra del Vallo di Adriano.

Più fresco, bella scoperta, il Warm chocolate chip cookie & ice cream. Il gelato viene messo sul biscotto cotto nella sua padella in forno e ammantato di cioccolato caldo. C’è anche un dolce composto da strati di gelatina di fragole e pannacotta accompagnati da gelato, la terza via al cheesecake. Tutto fatto in casa e tutto molto buono.

Non vi resta che annotare l’indirizzo ad Edimburgo di questa nuova apertura che vi piacerà per cibo e per prezzo (in sei con 14 portate abbiamo speso 123 sterline al netto delle bevande) e vi regalerà una possibilità di buoni piatti anche se nel vostro trolley dovesse mancare il code giusto di abbigliamento. Proprio come quando siete in vacanza.

The Scran & Scallie. 1 Comely Bank Road. Stockbridge Edinburgh EH4 1DT. Tel. +44 (0)131 332 6281