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Salerno. Il Pacchero, bistrot di mare che si segnala per rapporto qualità – prezzo

sabato, 04 Marzo 2017 di

C’è fermento gastronomico a Salerno. Si moltiplicano le aperture di nuovi locali che puntano a soddisfare i nuovi flussi turistici, attirati dalle perle della Costiera Amalfitana, che trovano in città alberghi e b&b meno affollati con il vantaggio di avere a disposizione l’ultima stazione del sud a beneficiare dell’Alta Velocità sulla tratta che arriva sino a Milano.

Salerno porta della costiera ha molto da fare per adeguare la sua offerta gastronomica stretta dal rito della moda di una città che premia in folate questo o quel locale con alcuni punti irrinunciabili come il Vicolo della Neve che vive soprattutto del credito accumulatosi fin qui.

C’è 13 Salumeria e Cucina con il nuovo chef Giovanni Mellone che sta risalendo la china dopo un periodo un po’ oscuro. E poi ci sono aperture molto attese.

C’è Paolo Barrale che calerà in città dal suo ristorante stellato Marennà da quel di Sorbo Serpico (Avellino) per sbarcare al nuovissimo Embarcadero con location pied dans l’eau.

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C’è Michele De Martino, ex Evù di Vietri sul Mare e ora al lido Miramare, che annuncia il nome del suo nuovo ristorante 360 Lounge Bar che preannuncia su via dei Principati l’apertura di un locale multifunzione per maggio.

Ci sono i fratelli Enzo e Fabio Esposito, solida preparazione e divertimento a tavola con il ristorante Il Veliero e la pizzeria il Borgo entrambi ad Acciaroli, che stanno mettendo a punto la loro Pescheria.

E c’è chi sta facendo già un bel lavoro come il Pacchero, sottotitolo Ristorante d’Amare, piccolo bistrot in una traversa del corso pedonale che piatto dopo piatto sta conquistando fette di pubblico interessate a un equilibrato rapporto qualità – prezzo.

Il menu varia sulla spinta della spesa quotidiana e io vi racconto un veloce pranzo di una giornata invernale baciata da quel sole che farebbe di Salerno la Cannes del sud se solo venisse portato a compimento la travagliata progettazione del lungomare che al momento vede l’opera sinuosa di Zaha Hadid e l’ecomostro del Crescent.

Il locale è piccolo e accogliente. Lo chef Claudio Russo è un giovane attento alla materia prima ed è ben supportato dal fratello Salvatore e dal padre Francesco in sala.

Andiamo con una serie di assaggi degli antipasti. E iniziamo bene con la versione rivista del polpo e patate accompagnata da pane saporito. La seppia è accompagnata dal riso venere croccante e dalla pasta fillo, mentre le polpettine di baccalà riposano sulla crema di ceci. Buona apertura.

Il Pacchero incontra molto il gusto dei clienti locali con il suo Crudo d’Amare che varia secondo la disponibilità del giorno che va dalle ostriche al tonno, a scampi, gamberi o ricciole.

Alla voce primi, il piatto bandiera è il pacchero al ragù di gallinella di mare osannato anche dai miei commensali salernitani. Scelgo gli spaghettoni con alici e pecorino attratto anche dall’utilizzo della pasta Vicidomini. Piatto molto valido pur con un leggero eccesso di cremosità.

La carta propone pesce anche per i secondi piatti, ma noi stiamo utilizzando il Pacchero come “fast food” e saltiamo al dolce perché sarebbe impossibile resistere alla tentazione delle graffe.

Rispetto ai prezzi praticati a Salerno, qui siamo un pelo più su. Ma il rapporto qualità prezzo di un primo piatto a 10 €, degli antipasti a 8,50 € (il crudo è prezzato 22,50 € la porzione regolare) e dei dolci a 5 € è buono.

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Il Pacchero. Via Antonio Mario De Luca, 4. Salerno. Tel. +39 089 2964612

[Immagini: iPhone Vincenzo Pagano]

Di Vincenzo Pagano

Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.