Quando uno ha una casa delle vacanze a Rapallo, da diciamo 45 anni circa, è chiaro che ha una mappa dettagliata dei posti dove si mangia più o meno bene, o si comprano le cose più o meno buone, e così via.
Non ho mai scritto molto, di Rapallo, perché la vacanza rapallina mi sollecita l’indolenza – e in effetti per lo più mi trascino dal letto al giardino, al frigorifero, alle scodelle di cibo di Gateau con la relativa pila di croccantini e bustine gourmet, con qualche puntata ad approvvigionarmi di focaccia e di altre consimili amenità mangerecce.
Poche cene fuori, pochissime – vi ho raccontato tempo fa di una trattoria rapallese, Da Mario, e più di recente, di una trattoria ligure, anzi, La Trattoria: vedrò di ampliare il repertorio.
Ma intanto vi dò qualche indicazione sui miei posti preferiti per focaccia, pesto, e così via. Che è meglio di niente: come quello che propone la Guida ai Sapori e ai Piaceri della Liguria 2018 di Repubblica, che segnala solo un caseificio, Dolce Fiorita, a San Massimo, nessun ristorante, focacceria, pasticceria, pescheria…
Vi dirò, invece, che a Rapallo c’è un sacco di roba. Quindi, mettete mano al bloc-notes e seguitemi.
1. Il cappuccino e le brioche di Canepa
Incominciamo dalla colazione, allora. Anche se in realtà la colazione ligure potrebbe/dovrebbe essere caffelatte con la focaccia. Invece ne preferisco una “tradizionale”, da Canepa, azienda fondata a Genova più di 150 anni fa, dove, oltre a un ottimo cappuccino, ci sono ottime brioche. E una serie di torte, ovvio, e pasticcini – compresi i cubeletti, una pasta frolla ripiena di marmellata in produzione qui già dal 1862: il nome significa “complimenti”. E il pandolce.
Canepa 1862. Piazza Giuseppe Garibaldi, 41. Rapallo. Tel. +39 018550508.
2. La focaccia ligure di Tossini
La prima cosa da mangiare che ti viene in mente in Liguria è la focaccia – la fanno dappertutto, con risultati più o meno buoni. Le mie preferite sono due: Tossini e quella sotto i portici di piazza Garibaldi, Castruccio.
Tossini ha due sedi a Rapallo, a poca distanza l’una dall’altra, in pieno centro: focacce, pizze, pane e una serie di torte salate, verdure ripiene, piatti pronti. Io prendo quasi solo focaccia – liscia (10,30 € al kg), con le cipolle, al formaggio. Le ultime verdure ripiene che ho preso non erano male, ma il ripieno era un po’ noioso.
Tossini. Corso Goffredo Mameli, 257. Tel. +39 018555238. Corso Italia, 42. Tel. +39 018550415. Rapallo (Genova).
3. La focaccia di Castruccio
Invece Castruccio è solo panetteria e focacceria: è la prima in cui siamo entrati a fare acquisti, e continua a piacerci molto. Qui la focaccia costa 8,50 € al kg (9,00 € quella alle cipolle).
Se vi è scoppiata la voglia di focaccia ligure e siete lontani da Rapallo, mettete mano alla ricetta.
Castruccio. Piazza Giuseppe Garibaldi, 5. Rapallo (Genova). Tel. +39 018550443.
4. Il caffè di Bocchia
Un caffè? Bocchia è una torrefazione al centro di via Mazzini, ma oltre al caffè (anche da comprare per casa) ci sono caramelle e cioccolatini a perdita d’occhio, biscottini e pandolci di loro produzione, tè infusi marmellate mieli…
Ma siamo qui per il caffè: un bel Summer Coffee, caffè on the rocks, crema di latte, scorza d’arancia. Altre sedi di Bocchia (fondata nel 1958) in Liguria a Recco, Chiavari e Sestri Levante.
Bocchia Caffè. Via Mazzini, 31. Rapallo (Genova). Tel. +39 018550009.
5. Le paste e il pesto di Dasso
I negozi di pasta pronta e pesto sono notevolmente diminuiti in questi ultimi anni – non saprei dire perché. Dasso è rimasto uno dei pochi a produrre trofie, pansotti, pasta fresca, pesto, sugo di noci e di coniglio e altro ancora. Il laboratorio è a vista, dietro il bancone.
Le trofie costano 8 € al kg; i pansotti, 20 € al kg; il pesto, 35 € al kg; la salsa di noci, 33 € al kg.
Dasso. Piazza Venezia, 31. Rapallo (Genova). Tel. +39 018553309.
6. Il pesce di Kyo Fish
Pescheria, qualche piatto da asporto, e un ristorantino lì accanto. Pesce locale, pescato, d’allevamento, e da altri mari: per quel che posso vedere, ha l’aria fresca – e quello che ho preso e cucinato è sempre venuto benissimo.
Potrei dire per merito mio, ma è più probabilmente merito di Kyo.
Kyo Fish. Via Mameli, 62. Rapallo (Genova). Tel. +39 01851758753.
7. Le carni di Gianello
Una grande e bella macelleria, Gianello (anche a Santa Margherita e San Salvatore di Cogorno): carni di tutti i tipi, polli arrosto, altre preparazioni cotte e crude, e una serie di “offerte famiglia” pubblicizzate su grandi cartelli fuori dal negozio: chili e chili di carne a 30, 40 o 50 €.
Io prendo sempre anche il loro trito di erbe miste: lo metto in frigo, dura per mesi (durerebbe, se non lo finissi), e lo metto un po’ dappertutto.
Gianello Carni. Via Mazzini, 6. Rapallo (Genova). Tel. +39 018550458.
8. I salumi, i formaggi, i vini di Parla Come Mangi
Parla Come Mangi è una specie di boutique del gusto: Guido Porrati si aggira per l’Italia a ricercare prodotti per il suo negozio, vini, salumi, formaggi fra i migliori disponibili. Potrei anche dire che è un amico anche se, da bravo ligure, non mi ha mai fatto un centesimo di sconto.
L’enoteca è grande e molto interessante.
Oggi ho preso da lui del gorgonzola dolce. E un fiordilatte del caseificio Aurora, nel salernitano, di Paolo Amato, fatto con latte di vacca Jersey: il sapore è particolare, da provare. Come il provolone Gerarchico di Angelo Santabarbara, del Caseificio Teresina.
Parla Come Mangi. Via Giuseppe Mazzini, 44. Rapallo (Genova). Tel. +39 0185234993.
9. La rosticceria del Focacciaio
Ovviamente, il Focacciaio fa focacce e pizze, abbastanza buone peraltro, così come la farinata e la focaccia col formaggio. Ma qui preferisco acquistare piatti di rosticceria, alici e verdure ripiene, fritture di merluzzo, alici. verdure, torte salate, lasagne, castagnaccio, torte, piatti del genere.
Inutile dire che i fritti sono i miei preferiti.
Si può anche mangiare in loco: ci sono alcuni tavoli all’esterno, e una saletta interna.
Il Focacciaio. Vico del Pozzo, 30. Rapallo (Genova). Tel. +39 018566459.
10. I cannoncini di Panarello
Per noi milanesi è un nome familiare, grazie ai negozi in Porta Romana e in via Speronari (a cui negli anni si sono aggiunti altri 5 o 6 negozi): ma si tratta di un’azienda ligure, fondata a Genova nel 1885 (il primo negozio milanese è del 1930). La notorietà milanese è fondata soprattutto sui cannoncini, tra i migliori in città, e sui pandolci, tipici genovesi: assolutamente ottimi anche qui “a casa loro”.
Panarello. Corso Italia, 5. Rapallo (Genova). Tel. +39 0185022587.
11. Il gelato di Frigidarium
A Rapallo, da che ho memoria e gusto, il gelato è Frigidarium. Molti gusti nei pozzetti, tavolini all’aperto, e sul retro, accanto a un’uscita secondaria, cataste di cassette di frutta (vuote).
E semifreddi: i miei preferiti sono quello al marron glacé e quello al caffè, anzi la panera, tipicamente genovese (il nome viene da panna nera, per il colore del caffè).
Frigidarium. Via Vittorio Veneto 3/4. Rapallo (Genova). Tel. +39 018550044
E ora tocca a voi, Rapallesi autoctoni e di vacanza: avete altro da suggerire o, per caso, da criticare?
[Immagini: iPhone Emanuele Bonati, siti e Facebook dei negozi]
“E ora tocca a voi, Rapallesi autoctoni e di vacanza: avete altro da suggerire o, per caso, da CRITICARE?” (E B)
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Lasciando l’autostrada che da Genova mi portava Ventimiglia, in una calda estate di qualche anno fa, fui colpito dalla frescura della collina mentre scendevo verso il mare di Rapallo. E mi piacque molto, Rapallo, anche se ci stetti poco.
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Non ho niente da CRITICARE.
Anzi, ho apprezzato molto i posti che frequenti quando sei in vacanza nella bella Rapallo.
Forse a Genova li ho mangiati i CANNONCINI e farei colazione volentieri al mattino: mi piace la pasta sfoglia.(Anche per questo preferisco i cornetti sfogliati all’italiana)
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E poi, Emanuele, quando si scrive di posti del cuore, anche lo stile se ne avvantaggia.
Spesso lo stile dei food blog(sto parlando in generale e non di Emanuele) è simile a quello dei piazzisti.
E sono convinto che, purtroppo, è la “LOGICA del Marketig” che condiziona l’attività dei food blogger e che OMOLOGA i vari post sparsi nel Web 2.0.
Quando a prevalere sono “altri interessi” o motivazioni più profonde e punti di vista più personali si leggono, invece, articoli più interessanti e meno scontati. (Ricordo, per esempio, una tua ricetta di famiglia che condividesti con i lettori)
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Emanuele, scusami se poi non mi sono trattenuto dal criticare(anche se in generale).
Ma, spero, che tu apprezzi la sincerità dei pochi complimenti che ogni tanto faccio.
Ma fammi pure tanti complimenti, e spesso, grazie!!!
Scherzi a parte – grazie davvero per le gentili parole.
In quanto alle critiche, ben vengano: magari c’è una focacceria migliore, dove non sono mai stato. Ovvero: queste sono le critiche che hanno senso – e non i miei vari amici commentatori che sostengono che io venga pagato quando scrivo di qualcuno.
Sui (food)blogger, in parte hai ragione, in parte no: è vero che ci sono alcuni che seguono la logica del marketing – e, sia detto per inciso, non è che il marketing sia il male: se faccio una cosa buona, e voglio venderla, o la metto su un tavolino in una teca e aspetto che tutti se ne accorgano, o la faccio assaggiare ad es a un blogger o a un giornalista perché dicano se a loro piace o no (evidentemente, c’è chi la cosa buona la farcisce di € prima dell’assaggio: ma anche qui non generalizziamo). Ma è vero anche che c’è chi racconta la cose buone per piacere, o per passione, o anche per lavoro; e c’è chi lo fa male – basta leggere gli articoli di giornale o i blog con attenzione: si possono riconoscere gli aggettivi da comunicato stampa, ad esempio: “ho mangiato uno squisitissimo pezzo di focaccia fatto con maestria dagli artigiani dell’arte bianca con le meravigliose farine che stendono l’impasto con i grossi mattarelli del prezioso legno, nella meravigliosa cornice…”
La gelateria Simonetti….i Bagni Ariston…Tigulio e Vittoria…Lido….il porto Carlo Riva….la Funicolare che porta a Montallegro….
Mi scusi ma la foto che ha usato per il pastificio Dasso in realtà è del pastificio La Casana di Rapallo. La riconosco perché ci lavoro!