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Pizza. La Pizzeria P a Lissone è una delle migliori di Lombardia

mercoledì, 21 Febbraio 2018 di

Noi milanesi stanziali tendiamo a guardare con sospetto tutto quello che è fuori Milano – un po’ imbruttiti anche noi, tendiamo a non considerare tutto quello che è al di là della cerchia dei Navigli – no, dai, diciamo delle tangenziali.

E poi scopriamo posti come Mu Fish a Nova Milanese (che ha aperto un Mu DimSum a Milano: sarà un caso? io non credo). O come la pizzeria Tric Trac a Legnano, e le altre che hanno gareggiato con lei nel nostro campionato di qualche anno fa. O come la Pizzeria P a Lissone.

La P sta per Pozzi – Daniele Pozzi, discendente di una famiglia di panettieri sempre a Lissone, con sua sorella Giulia, che hanno deciso di aprire il locale. Le pizze invece le fa Daniele Ferrara, che viene da Cava dei Tirreni, e dalla Taverna di via Ripamonti a Milano. Anziché cercare di spostarsi verso il centro della città, ha deciso di accettare l’offerta dei Pozzi e di trasferirsi a Lissone, a una ventina di km dalla città. Neanche tanti – anche qui, consiglio ai milanesi imbruttiti di prendere e partire.

Che le pizze siano buone, è un dato di fatto. Come sempre quando una pizza è buona, c’entrano l’impasto, le farine, la lievitazione, il forno, il pizzaiolo, gli ingredienti più o meno buoni: ma è tutto l’insieme che deve reggere, andare d’accordo, ogni elemento dev’essere presente ma non incombente. Se però quello che sta sotto a tutto è così buono e ben fatto, allora…

Quello che sta sotto è un impasto fatto con un mix di farina 0 e 1, alta idratazione, mi sembra ore di lievitazione diverse (diciamo che la sperimentazione è continua), un bel cornicione alto e leggero leggero, a volte molto “a canotto”, cottura perfetta; sopra, appunto, ottimi ingredienti, ben scelti e accostati in un menù che cambia periodicamente, a seguire quello che offre la stagione.

Il menù in corso prevede 15 pizze, divise fra tradizionali e speciali– più pizza della settimana, del mese. Ne ho assaggiata qualcuna quando il menù era ancora in fase di sperimentazione.

P4 Marinara gialla – pomodoro giallo, colatura di alici di Cetara, origano di montagna, aglio rosso di Nubia, basilico fresco (8 €).

P7 Friarielli e nduja – provola di Agerola, friarielli, nduja di Spilinga, Parmigiano Reggiano DOP 24 mesi, olio evo (9 €).

P9 Zucca e cacioricotta – crema di zucca violina, Fior di Latte di Agerola, pancetta di maialino nero casertano, scaglie di Cacioricotta di capra del Cilento (SlowFood), Parmigiano Reggiano DOP 24 mesi, olio evo, basilico fresco (10 €).

P 10 Tonno e papaccelle – crema di cipolla ramata di Montoro, Fior di Latte di Agerola, papaccelle napoletane [un tipo di peperone, nota per i milanesi], tonno, pomodorini gialli semisecchi, olive caiazzane (SlowFood), Parmigiano Reggiano DOP 24 mesi, olio evo, basilico fresco (12 €).

P11 Monzese – crema di zafferano, Fior di Latte di Agerola, luganega monzese [salsiccia, lombarda, nota per i napoletani], Parmigiano Reggiano DOP 24 mesi, olio evo, basilico fresco (12 €).

P12 Quattro formaggi di bufala – ricotta di bufala, mozzarella di  bufala campana DOP, Granbù [un formaggio di bufala a pasta dura del Caseificio Quattro Portoni], Campì al pepe nero [una caciotta di bufala, sempre Quattro Portoni], Parmigiano Reggiano DOP 24 mesi, olio evo, basilico fresco (15 €).

P13 Ragù di cinghiale – ragù di cinghiale, Fior diLatte di Agerola, Parmigiano Reggiano DOP 24 mesi, olio evo, basilico fresco (12 €).

P14 Guanciale e Provolone del Monaco – Fior di Latte di Agerola, funghi porcini, guanciale di maialino nero casertano, fonduta di Provolone del Monaco DOP, Parmigiano Reggiano DOP 24 mesi, olio evo, basilico fresco (13 €).

P15 Mortadella – stracciata di bufala al pistacchio di Bronte dop, mortadella Favola [Salumificio Mec Palmieri: mi piace moltissimo], peperone crusco secco, Parmigiano Reggiano DOP 24 mesi, olio evo bio e crudo, basilico fresco (16 €).

Niente classifiche, nessun meglio questa o quest’altra – giusto qualche appunto su qualche sapore troppo accentuato o un po’ spento, un ingrediente da dosare diversamente forse. Se proprio devo indicarne una che mi è piaciuta di meno, la P12: il ragù di cinghiale sopra la pizza non mi è sembrata una grande idea, ma forse il mio è solo un pregiudizio. Ma le ho assaggiate [nota bene: non mangiate tutte, solo assaggiate – anche se, con un po’ d’impegno, non sarebbe impossibile, visto il gusto e soprattutto la leggerezza, arrivare almeno a 4 o 5…]. E ribadisco: una delle migliori pizzerie di Lombardia, ma solo perché ho una conoscenza troppo episodica delle altre pizzerie d’Italia. Insomma, senza dubbio un’esperienza da fare, un piccolo viaggio che vale la pena affrontare. Vengo anch’io.

Pizzeria P. Via Padre Reginaldo Giuliani, 10. Lissone (MB). Tel. +39 0399405197.

[Immagini: iPhone Emanuele Bonati]

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.

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