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Sicilia. I 10 migliori ristoranti per conoscere Palermo

venerdì, 15 Giugno 2018 di

Palermo è la Cattedrale patrimonio dell’umanità Unesco dal 2015, lo storico mercato di Ballarò e quello della Vucciria, palazzo dei Normanni e la Cappella Palatina, la stupenda piazza Pretoria aka piazza della Vergogna e piazza Vigliena chiamata dei Quattro Canti.

Palermo è anche cibo e tradizioni culinarie da conoscere per apprezzare il lato più buono della città. Seguite questa mappa con 10 indirizzi in ordine crescente di prezzo e diteci se sono lo specchio della capitale anche gastronomica della Sicilia.

1. Ai Cascinari

I piatti emozionanti sono soprattutto quelli popolari: è una tappa immancabile per cominciare ad annusare profumi e cogliere sapori di questa città fantastica. Qui si gustano ricette genuine eseguite così come vuole la tradizione. È d’obbligo cominciare con gli antipasti, come le crocchè, le panelle e lo sfincione. Si continua con i piatti di pasta, dagli spaghetti al nero di seppia a quello con pesce capone e finocchietto. Non dimenticate di chiudere con la torta setteveli della Pasticceria Cappello.

Prezzo: 25 €.

Ai Cascinari. Via D’Ossuna, 43/45, Palermo. Tel. +39 091 6519804

2. Buatta Cucina Popolana

Si trova nel centro di Palermo, vicino il vivace mercato della Vucciria: il locale è ricavato all’interno dell’antica valigeria Quattrocchi del 1870. La cucina segue – in modo sapiente – la traiettoria tradizionale con utilizzo di grande materia prima, nel menu: tra gli antipasti lo sfincione (5 €), sarde a beccafico (7 €) e carciofo di Menfi ammuttunato (6 €); tra i primi la pasta al nero di seppia (12 €) o bucatini con sarde e finocchietto (9 €); tra i secondi la frittata con verdure biologiche (6 €), pesce all’eoliana (12 €) e maialino cotto a bassa temperatura con frutta sciroppata (12 €). Si chiude con il tipico cannolo (5 €).

Prezzo: 30 €.

Buatta Cucina Popolana. Via Vittorio Emanuele, 176. Palermo. Tel. +39  091 322378

3. I Cucci

Insegna che si definisce “bistrorante” con l’intento di soddisfare la variegata clientela che affolla la storica Piazza Bologni nel quartiere Alberghiera. Il nome Cucci, invece, deriva dall’albanese Kuqe e significa rosso, come la passione che alimenta la giovane e ambiziosa chef Sarah Bonsangue. Alcuni piatti: il tortino di baccalà su scarola riccia croccante e acciughe di Aspra, il cannolo farcito con ricotta mantecata e polpi murati o la melanzana cotta e servita con cipolla rossa in agrodolce e sfoglia croccante di panella al finocchio. (A questo link l’intero menu).

Prezzo: 40 €.

I Cucci. Piazza Bologni, 3/4. Palermo. Tel. +39 091 7477151

4. Osteria Ballarò

All’interno dell’ex scuderia di Palazzo Cattolica il progetto Osteria Ballarò: street food, enoteca e ristorante. Il menu, con le ricette povere e preziose siciliane, è realizzato solo con prodotti del territorio tra cui molti presidi Slow Food: filetto di sgombro con cipolla Giarratana in agrodolce al miele di ape nera sicula; caponata di melanzane; ortaggi in pastella; arancina al ragù di maialino dei Nebrodi; focaccina con milza; tonno ammuttunatu (mentuccia, aglio, pepe e sale) con crema di zucca rossa affumicata e pistacchio di Bronte; cavatelli di pasta fresca al pesto di mandorla di Noto, trapanese di pomodoro e melanzane arrosto; tagliata di manzo scottata alla pizzaiola con formaggio siciliano di Tuma; cannolo di pasta fresca “nella Norma” al basilico, farcito alle melanzane, ricotta dolce e pic pac di pomodoro.

Prezzo: 40 €.

Osteria Ballarò. Via Calascibetta, 25. Palermo. Tel. +39 091 326488

5. Quattroventi Comfort Food

Duplice significato per il nome di questa insegna: Quattro Venti è l’antica zona di Palermo nel quale è posizionato il locale, mentre, comfort food per la voglia di regalare, attraverso i piatti realizzati, un cibo in grado di consolare, confortare e rendere felice il commensale. Nel menu ci sono gli spaghetti alla “Carrettiera”, il polpo alla griglia con schiuma di patate e il cannolo salato con merluzzo mantecato e crema di piselli. Si chiude con gelo di “mellone” e caviale di gelsomino.

Prezzo: 45 €.

Quattroventi Comfort Food. Via Enrico Albanese, 30. Palermo. Tel. +39 091 6259187

6. L’Ottava Nota

In uno dei rioni popolari più affascinanti di Palermo, quello della Kalsa, si trova il ristorante L’Ottava Nota. La proposta gastronomica esalta la freschezza della materia prima con piatti che ben combinano l’estro creativo e la tradizione sicula. Dal menu si può scegliere l’uovo di “Silvio”, le tagliatelle al nero di seppia con uova di salmone e ostrica, il risotto “particolare” (con capesante, tartufo e peperoni) o il calamaro ripieno di quinoa con caponata. Per concludere l’immancabile cannolo.

Prezzo: 50 €.

L’Ottava Nota. Via Butera, 55. Palermo. Tel. +39 091 6168601

7. Bye Bye Blues

È la cucina della chef Patrizia Di Benedetto (1 stella Michelin): interpreta uno stile prettamente mediterraneo, non banale, con utilizzo di materia prima stagionale e del territorio. Il ristorante si trova a Mondello, quartiere/frazione di Palermo, con il mare a pochi passi che contribuisce – con il pescato del giorno – alla realizzazione di molti piatti presenti sul menu come la terrina di melanzane e ricotta con triglia scottata ed emulsione di pomodoro o i cavatelli neri in salsa di mare e schiuma di ricci.

Prezzo: 60 €.

Bye Bye Blues. Via del Garofalo, 23. Palermo. Tel. +39 091 6841415

8. Gagini Social Restaurant

Ristorante che nasce dal progetto imprenditoriale di Franco Virga: è posizionato vicino il porto La Cala (il più antico di Palermo) e prende il nome Gagini (scultore e architetto del Rinascimento) che lo utilizzò come laboratorio per le sue creazioni. Le creazioni, appunto, in questo caso culinarie sono frutto dell’estro dello chef Gioacchino Gaglio, come si legge sul sito web del ristorante: “è una cucina legata ai ricordi d’infanzia che vuole esprimersi attraverso i cinque sensi”. Per comprendere l’anima della cucina si può optare per uno dei tre menu degustazione: “Vucciria” 4 portata a 70 €; “Cassaro” 5 portate a 85 €; “Ricordi” 7 portate a 110 €.

Prezzo: 60 €.

Gagini Social Restaurant. Via dei Cassari, 35. Palermo. Tel. +39 091 589918

9.  Osteria dei Vespri

Altro indirizzo da non perdere, gestito da Alberto e Andrea Rizzo, collocato nell’antica Palermo in uno dei palazzi più emblematici del tardo barocco, Palazzo Valguarnera Gangi. Qui si imbraccia la strada gourmet da aprile a ottobre e una cucina “corroborante”, più da osteria, durante i mesi freddi: alla base l’utilizzo di grande materia prima. Alcuni esempi dal menu? Tra gli antipasti l’uovo fondente con senape, asparagi e parmigiano; tra i primi i paccheri al limone con burrata, tartufo nero Ibleo, cime di rapa e bottarga di tonno di San Vito Lo Capo; tra i secondi il baccalà (o mupa nera) con lenticchie rosse e nere di Leonforte, mantecato di salume, rapa rossa e cialda di sedano. Tra i dessert, competentemente abbinati ai vini, la cassatella calda con crema di ricotta di Gangi e scorza di limone.

Prezzo: 70 €.

Osteria dei Vespri. Piazza Croce dei Vespri, 6. Palermo. Tel. +39 091 6171631

10. Cuvèe du Jour del Grand Hotel Villa Igiea

Indirizzo gourmet all’interno del Grand Hotel Villa Igiea. È un elegante locale con pochi posti e ampie vetrate riempite dai colori della limonaia esterna a due passi dal mare. Qui va in scena la cucina realizzata dallo chef Carmelo Trentacosti con piatti che non si discostano da aromi e profumi del territorio. Il menu si compone di realizzazioni come “Una Baby Siciliana” a 20 € (parmigiana di melanzane), “Terra d’amare” a 36 € (riso carnaroli, plancton, formaggio di capra Girgentana a latte crudo, ricci di mare e mandarino verdello del giardino di Villa Igiea) e “Illusioni… Un ossobuco di mare” a 40 € (coda di rospo su crema di fagioli bianchi di Acerra, salsa di papacella grigliata e aglio nero). Potete anche decidere di lasciarvi guidare dai menu degustazione:Terra” a 95 € e “Mare” a 105 €.

Prezzo: 100 €.

Cuvée du Jour del Grand Hotel Villa Igiea. Salita Belmonte, 43. Palermo. Tel. +39 091 6312111

[Immagini: Facebook, Scatti di Gusto, boscolo, icuccibistrorantewineinsicily, ioamolasicilia, amarisla]