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Rapallo. La cucina di terra de I Piaceri della Vita è modesta

martedì, 28 Agosto 2018 di

Siamo al mare, in Liguria, a Rapallo: la scelta di cosa mangiare non manca. Si mangia pesce, in trattoria o addirittura al porto. Si esplora la città, alla ricerca di mete gustose (trovate qui i nostri consigli), trovando magari un posticino nuovo, come abbiamo fatto l’anno scorso con La Trattoria, o addirittura l’intero Levante (e anche in questo caso vi abbiamo dato qualche consiglio). Anche se Rapallo non è una meta particolarmente gourmet, ovvero frequentata dalle guide nazionali: speriamo nelle aperture più recenti (La Trattoria appunto).

Si può optare per una cucina ligure “di terra” e abbiamo scelto I Piaceri della Vita, nome forse un po’ pomposo per una trattoria in un vicolo fra la piazzetta del mercato (piazza Venezia) e l’Oratorio dei Neri. Qualche tavolino all’aperto, una ventina di posti, un paio di sale, quella con il bar e l’ingresso della cucina con l’aria proprio da trattoria di una volta. Diciamo che l’aria mi ha convinto a sedermi ancora una volta.

Il menu racconta tutti o quasi gli essenziali della cucina ligure. A partire dagli antipasti, che vanno dalla farinata (6 €) al cappon magro (13 €), a classici come vitello tonnato e cozze alla marinara (10 €).

Ero molto tentato dal cappon magro, poi ho pensato alla cucina di terra, e ho preso un Misto terra tipico genovese (10 €), ovvero farinata, salame Sant’Olcese (prodotto nel Genovese da due salumifici, carni parte bovine parte suine, tagliate a mano, a breve stagionatura), torte salate, un crostino con del paté d’olive, e una specie di ratatouille di verdurine stufate. Molto buona, come la farinata, e il salame; discrete le torte salate, e il paté d’olive non mi entusiasma di suo. Il tutto accompagnato da una focaccia un po’ troppo “panosa” (e con poco olio) per i miei gusti.

Primo piatto: visto che c’era il minestrone alla genovese (10 €), non ho considerato né i pansoti in salsa di noci, i ravioli di magro al tuccu (ragù di carne), o le lasagnette verdi (10 €), né i primi di pesce (13 €: gnocchi, taglierini, plin). L’ho trovato un po’ deludente, caldo (siamo d’estate, fa caldo, me lo sarei aspettato freddo o appena tiepido), e poco “profumato” di pesto.

Anche il secondo, la cima alla genovese (10 €), non mi ha entusiasmato. La cima è una “tasca” di pancia di vitello ripiena di un sacco di ingredienti (carni, verdure, formaggio, uova, pan grattato…) e bollita; viene servita a fette sottili sottili, non so se per convenzione ristorativa (le fettine “riempiono” di più il piatto?) o proprio per tradizione. Ma così mi sembrava di gustare meno il boccone, e il ripieno si sfaldava. E mancava un po’ di gusto, forse proprio per le fettine sottili.

Peccato, anche perché ero già stato qui altre volte, anni fa, e non mi ero trovato male.

In conclusione – dovrò cercarmi un altro posto per la cucina di terra…

I Piaceri della Vita. Vico della Rosa, 8. Rapallo. Tel. +39 018558419.

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.