mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

Don Geppi, cioè come ti trasformo il ristorante stellato con il giusto spirito

sabato, 29 Settembre 2018 di

Lo confesso subito: il titolo è fuorviante. Il ristorante Don Geppi resta, anzi, avanza nella sua solidità di ristorante stella Michelin guidato dalla mano decisa dello chef Mario Affinita.

Ma migliora e non solo alla voce performance dei piatti del nuovo menu. Lucio D’Orsi, maître con tendenze alcoliche dichiarate, ha creato la cornice perfetta con Giulia Rossano che da architetto scolpisce una terrazza panoramica per dare la giusta casa al format Dry Martini di Javier de las Muelas.

Apri o chiudi con i cocktail una cena, intervalli con una cantina ricca di etichette – mi raccomando, moderazione se avete intenzione di salire al roof per un cocktail o se sulla strada per la sala “inciampate” nel bar al piano terra – ti fermi a dormire per sigillare il weekend in uno dei nostri indirizzi preferiti della serie Ristorante d’aMare.

Cadere nell’eccesso è più che facile con questa triade dell’accoglienza e dell’ospitalità che ha il chiodo fisso della qualità a tutti i costi.

Avvisaglie ne avevamo avute alla presentazione della Terrazza Dry Martini e nella messa a regime dell’orto che fornisce i limoni per i cocktail e gli ortaggi per la cucina.

Dovreste regalarvi una 48 ore adesso che il clamore estivo va scemando, ma le giornate sono terse e invitano a guardare la Costiera Sorrentina senza l’assillo del mettere in conto il bagno a mare.

La piscina è un ottimo palcoscenico per avviare l’ora di pranzo. Mario Affinita è un Giano bifronte gastronomico in grado di accontentare gli ospiti dell’albergo, Il Majestic Palace a Sant’Agnello, e di stuzzicare i palati alla ricerca del piatto stellato.

Aggiungete i cocktail e la competenza alcolica di Lucio D’Orsi con il tocco di Giulia Rossano che guarda al rifacimento delle camere e alla joint con la gioielleria e la vostra combo relax è servita.

Noi oltre al sole abbiamo acchiappato al volo la scorta di frutti di mare che ha accompagnato con gli spaghetti Mancini e il fritto di mare un’acqua tonica di benvenuto e idratazione all’arrivo in zona pranzo tardi.

Benedetta la piscina e i suoi tavoli che consentono anche qualche approfondimento in materia Spirits difficili da trovare in giro tipo tequila millesimata o vodka messa a punto da Alain Ducasse.

E c’è anche da parlare con Mario Affinita delle scelte in materia di impasto per le pizze che qui vengono preparate per gli ospiti stranieri chiaramente sommersi dalla nuova onda della pizza che spazza vecchi pregiudizi e apre a nuovi appetiti.

In sala, pochi tavoli – prenotate per tempo, c’è uno chef pluristellato che ha iniziato a godersi il percorso. Io l’ho interpretato come buono auspicio.

Andiamo leggeri alla voce vino perché un cocktail panoramico non lo vogliamo perdere in chiusura della cena.

Giusto uno champagne di apertura e un riesling a tutto pasto scelto da Lucio D’Orsi e piatti scelti da Mario Affinita (vade retro pane, olio – vabbè un assaggio di Pianogrillo blend – e burro cioè altrettante droghe che causano immediata assuefazione).

La sequenza di benvenuti-antipasti (sarebbero piccoli bocconi, ma finiscono per comporre un piatto) vanno al cult di casa Don Geppi, il finto pomodoro, all’istant classic del riccio di mare qui proposto in tandem con una stella che è un cremoso di crostacei, al gioco del cannolo alla Nerano, all’altro super classico della brioche alla genovese per finire con la novità del tartufo.

E soprattutto della foglia di shiso in tempura, vera goduria con le spuntature di maiale laccate alla soia e maionese kimchi.

Lo avevo assaggiato in una versione beta primaverile (la vedete in apertura), ma il Cromatismo di gamberi rossi (40 €) con salsa di corallo salsa yozu e salsa gochujang di fagioli fermentati, riso glutinoso e carapace è uno sballo. Gusto più morbido e lungo di come lo ricordassi: Doppio wow.

La pasta con ricci di mare (30 €) sono in realtà i risoni di semola di Giovanni Assante mantecati con burrata e tartufo estivo. Forse un filino troppo delicati nel richiamo del mare, ma è una scelta voluta dallo chef per accontentare i palati che troverebbero troppo forti i ricci. Una versione strong da scegliere sarebbe possibile?

Della cucina di Mario Affinita mi piace il non indulgere in tecniche raffinate dimenticando il lato  della tavola. Gli spaghetti spezzati con totani e patate, aglio nero, citronella, polveri di seppie, pelle e interiora di totano fanno proprio questo: piacciono senza possibilità di osservazioni soggettive. Li troverete in carta prossimamente.

Molto buono il baccalà in oliocottura e porro (30 €) su salsa tiepida di olive verdi. Cottura perfetta e la finta pelle di porro bruciato con la spuma di baccalà che nasconde il porro e i germogli di aglio compone uno dei migliori piatti della cena.

Alle diverse consistenze della pesca è affidato il ruolo di pre dessert assolto ben oltre la normale routine.

Giochiamo con Cheese or cake, topolino di gelato con fieno e polline accompagnato dalla fetta di Camembert (14 €).

Meno divertito ma egualmente performante il caramello speziato con cioccolato e caffè (14 €) che non rinuncia alla nota fresca del cioccolato ghiacciato e alle punte acute della riduzione del mezcal.

La piccola pasticceria qui non chiude ma prepara alla salita in terrazza.

Scelta ampia di cocktail con il contatore a ricordare che qui sono transitati più di 800 affezionati del Martini come si deve.

Vi cito solo dalla selezione dei Fresh Fruit Martinis, il Moshiso con foglie di Shizo, appunto, coltivate nell’orto e che ritornano dopo l’antipasto a tavola, e questo cocktail carnivoro  (28 €) che – mi perdonerete l’imprecisione dovuta al deragliamento alcolico a base di frutti della passione e frutti rossi – ha una nota piccante che si somma all’effetto quasi anestetizzante e al friccicorio delle caramelle dei bambini.

Non ho altro da ricordare se non che al Majestic Palace di Sant’Agnello per fortuna c’è l’ascensore che fa tutto da solo (ah, scusi architetto, che bello il  cemento scelto per il pavimento del bagno).

Buona serata!

PS. Ho indicato i prezzi dei piatti à la carte, ma i degustazione (i cui piatti vedete in foto) da 5 e da 7 portate costano 95 e 120 € (e l’abbinamento vini rispettivamente 50 e 60 €). Potete anche abbinare i cocktail lasciando sempre fare a Lucio D’Orsi.

Don Geppi. Corso Marion Crawford, 28. Sant’Agnello (Napoli). Tel. +39 081.8072050

 

Di Vincenzo Pagano

Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.