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Milano. Le polpettine di polpo e uova arrivano sui Navigli con Takochu

mercoledì, 03 Aprile 2019 di

Le polpette di polpo o takoyaki sono una delle specialità del Giappone – anche se poco frequentate sulle tavole nostrane. Comparse ai tempi di Expo2015, iniziano ormai a essere avvistate in giro – ad esempio da Sagami, giapponese da qualche mese in Stazione Centrale.

Ora finalmente abbiamo un locale dedicato esclusivamente a questo street food nipponico: Takochu, all’inizio di via Casale, praticamente sul Naviglio Grande.

Il nome Takochu significa più o meno “Baci (chu) di Polpo (tako)”: e in effetti le polpette in questione sono piccine, da mangiarsi in un boccone, come i Baci di Dama.

I takoyaki vengono preparati con una pastella a base di farina, brodo dashi, uova, sale e zucchero, all’interno della quale vengono aggiunti zenzero sottaceto e cipollotto e anche altri ingredienti.

Il tutto viene posto su un’apposita padella con cavità a mezza polpetta, e cotto “arrotolandolo”, anzi, appolpettandolo, e servito con salsa Otafuku, con maionese e con del katsuobushi, i fiocchi di pesce disidratato. Particolare leggermente inquietante, sul momento, ma carino: con il calore delle polpettine i fiocchi sembrano muoversi.

L’interno delle polpettine è morbido, e molto caldo (uomo avvisato, meno ustionato). Ma soprattutto molto buono.

Le polpettine sono una specialità originaria di Osaka – ma ne esiste una versione più grande, “polpettona”, da qualche parte in Giappone.

Niente menu, almeno per ora: i takoyaki sono solo così, in Giappone, dice lo chef Masaki Inoguchi, che peraltro è stato convinto a proporre, più avanti, una versione dolce, e una veggie – e si parla anche di un pollo-yaki.

Il locale nasce da un’idea targata Sakè Company, ovvero Lorenzo Ferraboschi e Maiko Takashima, ovvero, per essere più chiari, il ristorante Sakeya, la Wagyu Company, e la Sake Sommelier Association.

Tipico locale “su strada”, Takochu ha solo 4 o 5 sgabelli; come a Tokyo, non avrà la cassa, ma solamente un totem per ordinare il numero di cartoccini di takoyaki desiderati, 6 pezzi a 4 €. Oltre a birra giapponese, sake, tè verde e soft drinks.

Appuntamento il 5 Aprile alle 18:30 per l’inaugurazione ufficiale al pubblico – takoyaki gratis per tutti (finché non si fondono le padelle).

Takochu. Via Casale, 3/A. Milano. 

 

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.