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Muzzi, il bistrot delle insalate a Milano: test alla cena stampa

lunedì, 15 Luglio 2019 di

Muzzi è il soprannome col quale chiamo mia madre, la persona che fin da piccola mi ha incantato con le sue insalate. A tavola le sue insalate erano spesso talmente ricche d’ingredienti e gustose da poter essere considerate un piatto unico.

Lo scrive Jessica Haase all’inizio del menu di Muzzi, il bistrot-salad bar che ha aperto in via Sottocorno, a Milano, da qualche mese, nato “dal desiderio di trovare ed offrire alla mia città un posto dove l’insalata non sia solo un contorno ma anche e soprattutto un piatto unico, preparato con ingredienti sani e selezionati, nutrienti ed equilibrati, come l’insalata che vorresti mangiare a casa se non fosse così laboriosa da preparare.”

Madre greca, padre americano, nata e cresciuta a Milano, Jessica ha trovato una “complice” in Eleonora Borgo, compagna di scuola ritrovata dopo anni, e nel frattempo diventata naturopata specializzata in alimentazione olistica, erbe aromatiche e spezie.

L’insalata diventa il piatto principale, le proteine il contorno. Questo il concetto principale, declinato in un menu stagionale confezionato in base a ingredienti scelti e accostati in base alle sinergie che si vengono a creare tra loro, e all’esigenza di creare piatti sostanziosi ma non pesanti, che siano gustosi e che evitino l’effetto “ho ancora fame”.

Gusto e leggerezza: sono due ingredienti difficili da coniugare anche – paradossalmente – in un locale di insalate (non fatemi scrivere “insalateria”, che non mi piace). Qui invece il matrimonio riesce molto bene. Non solo: “I nostri menu,” spiega Eleonora Borgo, “vogliono essere degli strumenti simpatici e originali pensati per accrescere consapevolezza e conoscenza su quali ingredienti ci possano aiutare nella quotidianità, mantenendo il benessere di corpo e mente”. Ovvero, sul menu, accanto agli ingredienti dei piatti sono indicate le loro proprietà, e il tutto è presentato attraverso tavole illustrate, con le diverse insalate e i loro ingredienti disegnati da Eleonora.

Il menu propone anzitutto alcune bowls dolci e salate (7,50 €), vellutate (9,00 €) e qualche altro piattino “mini”. Il gazpacho che ho assaggiato non era proprio niente male (peccato fosse solo un assaggio), anche per gli ingredienti “strani”: pomodorini, peperone rosso, fragole, rucola, cipolla di Tropea, mango, coriandolo, pepe di Szechuan, semi di sesamo, anacardi.

Così come buona era la vellutata Verde Pisello, di piselli, porro, patate, broccoli. zenzero, yogurt, cumino. pecorino del Vulture, coriandolo, semi di lino.

Ho anche preso un assaggio di toast (ci sono anche toast dolci, 5,50 €, e salati, 7,50 €): metà Hummus Toast, pane con crema di ceci, salvia e alici marinate, molto buono (giusta la quantità di crema di ceci, che in altri posti ho trovato spesso eccessiva), e Tarassacoterapia, con tarassaco, burrata affumicata, pomodori secchi e limone: buonissimo, anche perché amo molto il tarassaco (mi riporta all’infanzia, ai campi con la nonna che lo raccoglieva…).

Ma la cosa più interessante sono probabilmente le insalate (da 212,50 a 14 €). Che già fanno gola sul menu, grazie ai disegni.

Ho trovato la mia insalata Eva (indivia radicchio tarassaco lattuga sgombro finocchio rapanelli asparagi mela rossa pinoli datteri semi papavero semi sesamo) gustosa, piacevole come composizione e come sapori.

Mi è piaciuto anche al cheesecake al mango – comincio a essere stufo di cheesecake, che comincio a trovare noiose, ma poi ne mangio una buona (anche questo, non accade sempre), e mi ricredo.

Di contorno, smoothies (anzi, Smoozzi) e centrifughe (6 e 5 €), proposte per il pranzo e l’aperitivo – insomma, tutto quello che serve per un locale aperto da mattina a sera, che vuole essere ospitale e ospitante.

Se dovessi fare un appunto, sarebbe che mi piacerebbe trovare qualche “acuto” nei piatti, una punta di pepe in più, un pizzico in più di spezie che accompagni e contrasti i sapori, che sono estremamente gradevoli e bilanciati, ma che qua e là, forse, avrebbero bisogno di una “sgradevolezza”, una spinta in più. Detto questo, non posso che apprezzare il lavoro di Jessica, di Eleonora, e dei ragazzi in cucina, il loro aver reso interessanti, oltre che buone, le loro insalate.

Muzzi. Via Pasquale Sottocorno, 19. Milano. Tel. +39 0249705205.

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Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.