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Coronavirus. Lodi reagisce con Zona Giallo Rossa

sabato, 29 Febbraio 2020 di

È nata a Lodi – in zona quasi rossa per il Coronavirus – spontaneamente e concitatamente. Cresce come un organismo, comunica tramite una pagina Facebook. Vuole reagire all’emergenza coronavirus. Ne fanno parte imprese e operatori, soprattutto della ristorazione, di Lodi e dei paesi limitrofi. Si sono ritrovati uniti, determinati, armati di una forza tranquilla e di alcuni semplici messaggi che già circolano sotto forma di hashtag: #riattiviamoLodi, #nopsicosi, #illodigianononsiarrende.

formaggio raspadura Lodi

L’associazione si chiama proprio così: Lodi Zona Giallo Rossa. Gialla come la zona gialla, di cui Lodi città fa parte; rossa come la zona dei comuni lodigiani all’interno del cordone sanitario. Ma giallo e rosso sono anche i colori dello stemma laudense. E quindi no, nessuna attinenza calcistica.

Sono giorni convulsi” spiega Mauro Parazzi, vice segretario generale e responsabile della sede Confartigianato di Lodi. Conferma l’effetto della situazione soprattutto sul settore food: “A poco più di una settimana, dopo Codogno, contiamo solo disdette. C’è grande preoccupazione”.

Il fatto è che non si parla di prenotazioni cancellate per la sera stessa o i giorni successivi. C’è chi si è visto cancellare appuntamenti da qui a diversi mesi. Con un impatto negativo sul business dell’80-90%. Insostenibile per molti esercizi, soprattutto quelli a conduzione familiare e legati al cash flow quotidiano. Questi rischiano fortemente la chiusura, afferma Alessandro Ferrandi, ristoratore e portavoce dell’associazione. Che commenta, concludendo:“È come un terremoto, ma invisibile.”

Incanala le energie, l’associazione. È in questa situazione, il cui quadro muta di ora in ora, che gli esercenti a Lodi hanno cominciato a fare fronte comune; dapprima meditando una protesta per essere ascoltati dalle istituzioni e sostenuti dalle associazioni di categoria. Che hanno ascoltato. Poi mettendosi a progettare azioni costruttive.

Ora l’intento è rovesciare la situazione avversa. Essere supportati nella ripartenza, consapevoli che un eventuale intervento statale inciderà e peserà diversamente per la zona gialla o rossa. Ancor più necessario allora creare eventi, iniziative e nuove occasioni di tornare ad essere quella Lombardia prospera, tranquilla, operosa, creatrice di prodotti eccellenti.

Noi (io, se volete), che amiamo la raspadüra lodigiana e i risotti; noi (cioè sempre io, se volete), che raccomandiamo la Tortionata di Lodi come uno dei dolci da scoprire e regalare, vi invitiamo a seguire e sostenere la pagina Facebook Lodi Zona Giallo Rossa e a fare, con saggezza e con prudenza, una gita con pranzo-cena-aperitivo-pizza da quelle parti quanto prima.

[Immagine stemma: Arbalete]

Di Daniela Ferrando

Milanese, trent’anni di copywriting e comunicazione aziendale. Le piace che il cibo abbia le parole che merita: è cultura. Parlando molto e mangiando poco, non si applica nel suo caso il “parla come mangi”.