Da flexiteriana di lungo corso, di polpette ‘veggie’ spacciate per hamburger ne ho assaggiate molte, composte delle più svariate combinazioni di lenticchie, estrusi di soia, tofu, ceci, alghe, piu o meno speziati e cotti in diversi modi. Nei casi migliori – non moltissimi per la verità – si sono rivelati anche gustosi, ma difficilmente li ho ordinati una seconda volta, dell’hamburger a parte la forma, continuavano ad avere poco e niente.
Questo mi ha sorpreso. Non è Beyond Meat, la company finanziata da Leo di Caprio e Bill Gates, ma il nuovo panino nel menu di Vivi Bistrot Villa Pamphili, il primo dei sei locali romani 100% bio a riaprire dopo l’emergenza Coronavirus. Colore, consistenza, umidità, al morso tutto fa pensare alla carne vera, anzi in versione appena scottata (come piaceva a me). Assaggiato da solo, senza tutto il condimento (che in questo caso prevedeva germogli vari, avocado e cheddar vegano, oltre ai garnish consueti, 12 euro) il burger plant-based è morbido e ha un gusto abbastanza dolce con note affumicate, come se fosse stato passato brevemente al barbecue. Sono abbastanza colpita, certo non è “uguale” alla carne di manzo ma ci si avvicina più di qualunque altro succedaneo abbia assaggiato finora, ed è molto gradevole. Per me che non mangio hamburger da piu di quindici anni è una bella scoperta.
Fa parte della formula Take Away scelta per la riapertura, che consente di sfruttare i giardini della villa per garantire la distanza di sicurezza tra i clienti che non vogliono rinunciare a un buon pasto biologico e il più possibile naturale.
Il menu è piuttosto articolato, pensato per gli onnivori, per chi come me non mangia carne, e per vegetariani e vegani, e va dalle insalate agli intingoli, dai panini ai fritti, senza dimenticare i dessert. Un box con un antipasto e un panino, una bottiglietta d’acqua e un dessert si porta via per 20 euro in media, e le porzioni sono abbondanti.
La formula della fase 2 di Vivi Bistrot è molto attraente per i cittadini che smaniano di tornare a passeggiare nei parchi, e cioè con la formula pic nic, servito all’interno delle ceste, fornite anche di stuoia, per essere consumato all’ombra di uno dei pini secolari della villa, respirando l’aria fresca e godendosi il verde.
Naturalmente, chi vuole può portarsi il tutto a casa, nelle eco-box di cartone (eco come tutti gli altri imballaggi, d’altronde) e presto sarà attivo anche il servizio con consegna a domicilio. Si ordina fino a un’ora prima di quella concordata per la consegna e si passa a prendere il box o la cesta senza fare la fila.
E se anche ci fosse qualche minuto da attendere (i piatti sono cucinati al momento), con un ricco espresso (bio) e la gentilezza di Alessia, Cecilia e Cristina, che gestiscono il locale con il sorriso dietro le mascherine, il tempo vola.
Vivi Bistrot Villa Pamphili. Via Vitellia, 102. Roma. Tel. +39065827540