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sfogliatella frolla

Arriva la sfogliatella divisa dopo la polemica sui 50 centesimi per tagliarla

Il bar La Rocca di Ponticelli, quartiere di Napoli, non ci sta alla polemica sul prezzo per dividerla a metà e mette la frolla a metà in menu
martedì, 16 Giugno 2020 di

È polemica sullo scontrino emesso da un bar di Napoli: 50 centesimi in più per dividere la sfogliatella tra due persone.

A Napoli si sa, la sfogliatella è sacra. Sarà forse per questo che il bar La Rocca di Ponticelli, uno sventurato cliente ha dovuto pagare 50 centesimi in più per dividere la sfogliatella frolla tra due persone. Cinquanta centesimi, compresa Iva, in aggiunta al costo del dolce di 2,10 €.

La polemica è scoppiata via social, quando il cliente in questione, ha postato su Facebook lo scontrino incriminato, non nascondendo il suo disappunto anche se non ha menzionato il bar. Intervistato da Fanpage, ha infatti dichiarato che “non è tanto una questione di prezzo, perché li avremmo lasciati probabilmente di mancia, ma non possiamo essere noi clienti a dover pagare la crisi del Coronavirus”.

Il proprietario del bar in questione, alle rimostranze del cliente avrebbe risposto che nello scontrino già non aveva incluso il prezzo di un bicchiere d’acqua e che, primo tra tutti, c’è da considerare che anche il taglio della sfogliatella è una prestazione lavorativa. Dividere a metà il dolce, infatti, ha significato servirlo al tavolo in due piattini diversi e con due posate.

Botta e risposta tra bar e cliente

sfogliatelle frolle e ricce

Il popolo del web è diviso. C’è chi inneggia allo #sfogliatellagate. E chi ironizza sulle antiche tradizioni napoletane. Chi ne fa una questione di principio, perché è un sacrilegio tagliare in due il famoso dolce partenopeo e chi si unisce alle polemiche sollevate dall’uomo.

A commentare la vicenda è sceso in campo anche Rosario Stornaiulo di Federconsumatori. Che lega la maggiorazione del prezzo ai possibili rincari per la crisi del Coronavirus. “Comprendiamo le necessità dei gestori dei locali ma non è questa la strada non saranno 50 centesimi in più pagati dai clienti ad aiutare a superare la crisi dovuta alla pandemia”.

Il coronavirus e la sfogliatella divisa

Il tema dei rincari è uno degli effetti collaterali della crisi post-Covid e i prezzi di molti prodotti hanno registrato un incremento negli ultimi tempi. C’è da considerare che molti locali, tra cui bar, ristoranti e caffetterie sono rimasti chiusi per i due mesi del lockdown, continuando a sostenere, però, le spese per utenze e canoni di affitto. Senza dimenticare che per i possessori di locali che svolgono attività commerciale i costi di gestione sono aumentati. Basti pensare che in questa “Fase 2” si prevedono continue sanificazioni per i locali, a fronte di una minore capienza dovuta alle normative sul distanziamento sociale.

Dopo l’appello di Federconsumatori, il barista del bar La Rocca a Ponticelli è intervenuto alla trasmissione radiofonica La Radiazza, condotta da Gianni Simioli, per dire la sua. “Il nostro listino prezzi lo specifica e lo attuiamo da anni e quindi non è un aumento Covid. Con il Coronavirus il regolamento col prezzario non può stare sui tavoli e quindi l’abbiamo affisso sul muro della sala dove ci si siede per consumare. Dispiace per tanto clamore, veniamo da una famiglia di operai e sappiamo cosa significa non poter mettere il piatto a tavola” (qui il podcast della trasmissione).

La sfogliatella frolla ora è già divisa: i prezzi

Ma se si può trovare un lato positivo, si sa. I napoletani sono maestri indiscussi nel farlo e, infatti, il barista ha dichiarato anche che tutto si può risolvere bene.

Come? Con il lancio di un “dolce alternativo”: la sfogliatella divisa, ovviamente.

Che è apparso oggi sulla pagina Facebook della pasticceria.

I prezzi sono: intera 1,60 €; al tavolo 2,10 €; divisa +0,50 centesimi; la mezza 1,00 € al banco e 1,50 € al tavolo.