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I 10 cocktail più bevuti del mondo

I 10 cocktail più bevuti del mondo con il Negroni, finalmente, al numero 1

I 10 cocktail più bevuti al mondo nella classifica di Drinks International. Ricette, come si preparano, curiosità. Vince l’italiano Negroni
giovedì, 13 Gennaio 2022 di

svinando

È appena iniziato ma il nuovo anno ha già un vincitore, l’italianissimo Negroni, primo dopo 7 lunghi anni di secondi posti nella classifica dei cocktail classici più bevuti al mondo.

Drinks International è la rivista dedicata al buon bere che ogni anno si prende la briga di redigere la monumentale classifica dei 50 cocktail più ordinati nei bar del mondo raccogliendo le indicazioni di 100 tra i migliori bartender del pianeta sui gusti dei propri clienti. 

Solo cocktail classici e alcolici

La classifica, che si chiama “The World’s Best-Selling Classic Cocktails 2022”, ha finalmente assegnato il primato tra i cocktail più bevuti al Negroni, centenario eppure più attuale che mai. Ma oltre a rivendicare l’orgoglio italiano, è interessante conoscere meglio i drink classici presenti nella top ten della classifica. Niente cocktail analcolici nonostante il successo ottenuto di recente.

E se qualcuno dovesse appassionarsi alla storia, di ognuno dei 10 cocktail più bevuti nei bar del mondo trova la ricetta, con ingredienti, tutorial per prepararlo in casa e curiosità. 

I 10 cocktail più bevuti: la classifica

1. Negroni

Categoria: cocktail con gin

Preparazione negroni
Il lungo filo d’alcol che va dal mixing glass al bicchiere nell’abile preparazione di un Negroni

Ingredienti:

  • Gin 3 cl
  • Bitter 3 cl
  • Vermouth 3 cl
  • fetta di arancia

Preparazione:

Lo preparo nel tumbler basso facendo attenzione a non annacquarlo troppo con il ghiaccio.

Verso del ghiaccio nel bicchiere, dopo averlo raffreddato faccio scolare l’acqua, verso gli ingredienti e mescolo. Decoro con una fetta di arancia.

Un uomo entra in un cocktail bar di allora. Un cocktail bar di Firenze, per la precisione. Si siede e ordina un Americano, cocktail semplice dal buon equilibrio tra amaro (Campari) e dolce (vermouth rosso), servito con ghiaccio. 

Ma non si tratta di un uomo qualsiasi. Si dà il caso che sia un conte italiano giramondo che, durante i viaggi in Olanda e Inghilterra, ha sviluppato il senso per il gin. 

Ecco allora che, mentre il barista sta preparando il drink, il conte lo invita a evitare la solita spruzzata di soda per mettere invece del gin. Il barista esegue e, come tocco finale, rimpiazza la guarnizione di limone con una fetta di arancia. 

Questa è la storia breve di come è nato il cocktail Negroni, stesso nome del conte. Non è l’unica che si racconta, sapete come vanno queste cose. Ci sono almeno un paio di altre teorie sull’origine del Negroni. 

Ma la storia su cui la maggior parte degli studiosi concorda è quella appena raccontata, che fa risalire il drink alla Firenze del 1919 e al Caffè Casoni, antesignano dei cocktail bar odierni e frequentato da chi di quel drink è stato l’ideatore (o un grande fan): il conte Camillo Negroni. 

Negroni
Il Negroni, cocktail al numero 1 tra i più bevuti al mondo, di Mattia Pastori – Nonsolococktails (foto Elena Datrino).

Negroni: n.1 tra i cocktail più bevuti al mondo

Questo, a quanto pare, è un momento emozionante per il migliore contributo italiano alla storia dei cocktail più bevuti. Mai prima d’ora l’aperitivo è stato tanto popolare. I cocktail bar di tutto il mondo, specie quelli in apertura a Firenze, sono pieni di variazioni sul tema del Negroni, i bartender fanno a gara per coniare una miscela di 3 ingredienti che possa competere con l’originale. 

Oggi, a sancirlo ufficialmente sono i giudici di Drinks International: dopo 7 anni di tallonamento il Negroni scalza un cocktail in apparenza insuperabile come l’Old Fashioned dal podio dei cocktail più bevuti nei bar di tutto il mondo. Da lassù il conte Camillo approva. Altro che Negroni Sbagliato!

Old Fashioned superato dopo 7 anni

2. Old Fashioned 

Categoria: cocktail con whisky

Old fashioned
Un Old Fashioned ben riuscito attende di essere bevuto

Ingredienti:

  • 4,5 cl di Bourbon whiskey 
  • 1 zolletta di zucchero
  • 2 gocce di Angostura
  • soda

Preparazione:

Porto la zolletta nel tumbler basso e faccio cadere sopra due gocce di Angostura e un filo di soda. Pesto fino a quando lo zucchero è sciolto del tutto. 

Riempio con il ghiaccio e verso il whisky. Guarnisco con una fetta di arancia, scorza di limone e ciliegina al maraschino.

Questo inimitabile cocktail, che abdica al Negroni dopo 7 anni di primato, sembra sia stato inventato al “Pendennis Club” di Louisville nel 1884 dal proprietario di una distilleria, James E. Pepper. 

In origine il cocktail si chiamava “Old Fashioned Whisky Cocktail” ma per sfuggire ai controlli durante l’era del proibizionismo negli USA, si mescolava al cubetto di zucchero bagnato con 3 gocce di bitter all’angostura uno zest di limone, quindi veniva aggiunta un po’ di gassosa e 2 ciliegine rosse per nascondere il gusto dell’alcol, da lì il nome della ricetta divenne ‘Old Fashioned’. Oggi continua incurante degli anni che passano a essere tra i cocktail più bevuti.

È italiano il vermouth per il Dry Martini

3. Dry Martini 

Categoria: cocktail con gin

Dry Martini imbottigliato
Il Dry Martini in versione imbottigliata

Ingredienti:

  • 6 cl di gin
  • 1 cl di vermouth dry
  • scorza di limone

Preparazione:

Raffreddo una coppetta con del ghiaccio, riempio un mixing glass con il ghiaccio, verso vermouth e gin poi mescolo.

Chi ha miscelato il primo Dry Martini del mondo? Buona domanda, complessa la risposta. Il Martini entra in scena intorno al 1905 in più cocktail bar contemporaneamente, all’epoca delle prime sperimentazioni fatte dai baristi con gin e vermouth dry. Sappiamo che la ricetta originale del cocktail amato da Hemingway era dolce, perché i libri sui drink del 19esimo secolo citavano tra gli ingredienti il vermouth italiano. Dal cocktail, fanno presente i redattori di Drinks International, sono nate numerose variazioni. Come il Vodka Martini, il Reverse Martini (cambiano i rapporti tra gin e vermouth) e il Perfect Martini, con una divisione paritaria di vermouth secco e dolce.

Sale vs. niente sale

4. Margarita

Categoria: cocktail con tequila

Il margarita di Moreno Cedroni
Una versione insolita del Margarita quella preparata dallo chef Moreno Cedroni

Ingredienti:

  • 3,5 cl di tequila
  • 2 cl di Triple sec
  • 1,5 cl di Succo di lime
  • Sale

Preparazione:

Faccio raffreddare per 2 minuti con del ghiaccio una coppa da Margarita. Levo il ghiaccio dalla coppetta e bagno il bordo del bicchiere con una fetta di lime. Immergo il bordo della coppetta nel sale e giro rapidamente, scuoto la coppetta per levare l’eccesso di sale.

Filtro il succo di un limone dopo averlo spremuto. Porto gli ingredienti con del ghiaccio in uno shaker che scuoto per alcuni secondi. Verso la bevanda nella coppa orlata di sale.

Uno dei cocktail più bevuti nei bar del mondo per ottime ragioni. Combina il sapore del lime e la dolcezza del liquore all’arancia con la forza distintiva della tequila, diciamo che colpisce tutti i tasti giusti. Quando si parla di Margarita, è facile perdersi nelle storie su chi l’abbia inventato o impantanarsi nei dibattiti su sale contro niente sale; frullato o congelato; triple sec, Cointreau o Grand Marnier. Ciò che conta è entrare in un cocktail bar e provarlo, se non lo avete ancora fatto.

Antesignano dei cocktail al rum

5. Daiquiri  

Categoria: cocktail con rum

Daiquiri
Le trasparenze del Daiquiri preparato dal bartender Mattia Pastori – Nonsolococktails (foto Elena Datrino).

Ingredienti:

  • 4,5 cl di rum chiaro
  • 0,5 cl di sciroppo di zucchero
  • 2 cl di Succo di lime

Preparazione:

Spremo e filtro il succo di un limone. Porto 3 cubetti in una coppetta da cocktail e quando è fredda verso il ghiaccio.

Metto del ghiaccio in uno shaker, verso rum e succo oltre a un filo di sciroppo di zucchero. Scuoto e poi verso nella coppetta.

L’antesignano dei cocktail al rum è stato inventato nel 1898 nella città mineraria cubana di Daiquiri (dove sennò). Era l’orgoglio dell’Avana, oggi –anzi da anni ormai– è uno dei cocktail più bevuti nei bar di tutto il mondo. Bisogna saperlo dosare con il giusto mix tra rum chiaro e sciroppo di zucchero scuro. Ingredienti che accentuano le migliori qualità l’uno dell’altro e si abbinano perfettamente al succo di lime fresco.

Tra i cocktail più bevuti c’è anche lo Spritz 

6. Aperol Spritz

Categoria: altri cocktail

Spritz, al sesto posto tra i cocktail più bevuti al mondo
Il color corallo dello Spritz invita a sorseggiare il classico aperitivo italiano

Ingredienti:

  • 6 cl di vino bianco
  • 3 cl di bitter
  • soda
  • fetta di arancia

Preparazione

Metto del ghiaccio in un calice, verso il vino, unisco il bitter e riempio con acqua gassata. Completo con una fetta d’arancia.

L’invenzione del classico aperitivo italiano di oggi risale al 1919. Bello nel colore corallo e facile da preparare, lo Spritz, grazie al sapore agrodolce, agli aromi pungenti e a una gradazione alcolica accomodante, ha raggiunto il successo di massa negli Stati Uniti a partire dal 2010. Nella classifica di Drinks International dei cocktail più bevuti al mondo è salito in sesta posizione.

Il preferito di Kate Moss

7. Espresso Martini

Categoria: cocktail con vodka

Espresso Martini
Scuro e cremoso, il Martini Espresso è da provare, non solo perché è il preferito di Kate Moss

Ingredienti

  • 5 cl di vodka
  • 1 cl di liquore al caffè
  • sciroppo di zucchero a piacere
  • 1 caffè espresso

Preparazione

Raffreddo una coppetta con 3 cubetti di ghiaccio mentre preparo un espresso. Porto gli ingredienti in uno shaker con 4 cubetti di ghiaccio e agito per alcuni secondi.

Levo il ghiaccio dalla coppetta, filtro il cocktail aiutandomi con lo strainer (l’accessorio per rimuovere il ghiaccio dai cocktail), guarnisco con alcuni chicchi di caffè.

Dal debutto negli anni ’80, inventato dal barista Dick Bradsell al Fred’s Club di Londra, il drink ha conquistato i frequentatori dei cocktail bar per la fotogenia e per gli endorsement famosi come quello della modella Kate Moss. Ma soprattutto per il sapore sorprendentemente equilibrato, con un giusto rapporto tra caffè, zucchero e vodka. Completa tutto un liquore al caffè, di solito Kahlúa.  

Gustoso e senza tempo

8. Manhattan

Categoria: cocktail con whisky

Al numero 8 della classifica di cocktail più bevuti al mondo c’è il Manhattan
Il fascino senza tempo di un buon Manhattan

Ingredienti:

  • 5 cl di rye whiskey 
  • 2 cl di sweet vermouth
  • 1 ciliegina al maraschino
  • 1 goccia di Angostura

Preparazione

Metto del ghiaccio in un mixing glass, unisco una goccia di angostura, verso il whiskey e il vermouth rosso. Mescolo e continuo a farlo fino a quando il bicchiere si raffredda sensibilmente.

Porto la ciliegina al maraschino nella coppetta e verso filtrando il ghiaccio con lo strainer.

Dopo l’invenzione nel Manhattan Club di New York City, intorno al 1880, è stato a lungo uno dei cocktail più bevuti al mondo. La combinazione tra whisky americano e vermouth italiano, ravvivato da una goccia di Angostura, fa del Manhattan un drink gustoso e senza tempo, secondo Drinks International la definizione stessa di cosa dovrebbe essere un cocktail. I barman più intraprendenti hanno modificato la ricetta con una miriade di varianti: Perfect Manhattan, Reverse Manhattan, Rob Roy, Red Hook e Brooklyn. Ciononostante c’è solo un classico Manhattan, drink leggendario tra i preferiti fin dall’inizio.

Cuba sempre presente tra i cocktail più bevuti

9. Moijto

Categoria: cocktail con rum

Mojito, uno dei 10 cocktail più bevuti al mondo
Orgoglio cubano come cubani sono (quasi) tutti gli ingredienti del Mojito

Ingredienti:

  • 4 cl di rum chiaro 
  • 3 cl di Succo di lime
  • 1 ciuffo di menta
  • 2 cucchiai di Zucchero di canna bianco
  • ghiaccio 
  • soda

Preparazione

Metto il succo di mezzo limone in un bicchiere alto con due cucchiaini di zucchero. Unisco la menta dopo aver mescolato, la schiaccio (con delicatezza senza triturarla) usando il pestello e riprendo a mescolare per diffondere gli oli essenziali della menta. 

Unisco rum e ghiaccio e completo con una spruzzata di soda e guarnisco con un rametto di menta.

Un cocktail conosciuto in tutto il mondo che prende il nome da Sir Francis Drake, esploratore inglese che visitò Cuba e l’Avana nel 1586. Se in passato si chiamava Drake, l’apparizione ufficiale in un manuale con il nome di Mojito risale al 1932. Gli ingredienti principali sono originari di Cuba: rum, lime, menta e zucchero. La menta assicura una dose extra di refrigerio, molto gradita da Ernest Hemingway che consumava regolarmente mojito a La Bodeguita del Medio, un bar dell’Avana 

La famiglia dei Sour

10. Whiskey Sour 

Categoria: cocktail con whisky

Whiskey sour tra i cocktail più bevuti al mondo è al numero 10
Il Whiskey Sour, svelato al mondo dal grande barman e divulgatore Jerry Thomas

Ingredienti:

  • 4,5 cl di Bourbon whiskey 
  • 3 cl di Succo di limone
  • 1,5 cl di sciroppo di zucchero

Preparazione

Spremo il succo di mezzo limone, filtro e lo verso nello shaker che riempio di ghiaccio. 

Verso gli ingredienti e agito per una decina di secondi, quindi verso, filtrando con lo strainer, in un calice colmo di ghiaccio e decorate con una fetta d’arancia.

Il Whisky Sour è uno dei cocktail più bevuti al mondo da oltre un secolo e mezzo. La prima ricetta stampata è apparsa intorno al 1862 nel celebre libro: “Jerry Thomas Bartenders Guide”, del barman e divulgatore americano Jerry Thomas. Tradizione vuole che si preparasse con whisky, succo di limone, zucchero e albume d’uovo, ingrediente che crea una consistenza più ricca. Oggi l’albume dell’uovo è facoltativo in molti cocktail bar ma, precisa Drinks International a margine della classifica, se volete sperimentare l’incarnazione originale del cocktail, dovete dargli una chance.