Da Pontecagnano a Vimercate per portare la pizza de I Borboni con Uagliò, sottotitolo pizzeria con cucina.
Loro sono Daniele Ferrara e Valerio Iessi ben conosciuti per la pizzeria I Borboni (non Borbone come vorrebbe il nome dinastico) vicino Salerno. E per la loro pizza contemporanea aka canotto. Cioè cornicione ben pronunciato e fantasia nelle farciture.
Daniele Ferrara con l’apertura della pizzeria Uagliò, oggi 28 febbraio a pranzo, ripercorre all’indietro il percorso.
Ritornando al nord da dove era partito. Ferrara, figlio d’arte della ristorazione con il padre che gestiva un ristorante a Cava de’ Tirreni, si era fatto conoscere per le pizze della pizzeria P di Lissone. Poi, quattro anni fa, il ritorno in terra natia con Valerio Iessi per l’apertura de I Borboni. E ora il ritorno al nord per “motorizzare” la pizzeria Uagliò a Vimercate con Valerio Iessi.
Della partita fa parte anche Adriano Romano, imprenditore della ristorazione con diversi locali tra cui proprio i Borboni e il ristorante pizzeria La Duchessa a Parma. Anche lui originario della Campania da parte di padre ma con base nella città emiliana. E con l’idea di proporre un progetto di pizzeria e piccola cucina a tema Campania. Gli ha dato il nome spiccio di Uagliò con cui lo apostrofava il nonno.
La pizzeria Uagliò e la sfida dei carboidrati
Ed eccola quindi questa pizzeria Uagliò che a Vimercate apre anche con una carta di cucina napoletana. Una tendenza questa di mettere insieme pizza e cucina che ritorna dagli anni ’60 in cui il binomio, soprattutto di carboidrati, era più usuale.
La carta di Uagliò spiega subito la filosofia del locale. Che propone un impasto innovativo e contemporaneo. Una pizza con cornicione alto, alveolato e morbido. E un impasto che matura a lungo e, assicurano, compone una pizza leggera e digeribile. Ma alla pizzeria Uagliò non sono talebani ed è possibile anche chiedere di sfornare una pizza bassa.
I piatti
Pizzeria con cucina si diceva. E infatti la carta, dopo le bruschette, gli sfizi e le fritture introduce i primi piatti.
Spaghett’ e Maccarune propone 5 piatti di pasta. La Uagliò ricomincio da 3 – spaghetti ai 3 pomodori (9 €) – ai vermicelli alla Nerano (9 €), ai paccheri con pomodori e polpette o gli gnocchi alla sorrentina (10 €). Gli spaghetti, anzi, i vermicelloni alle vongole con crema di patate vengono via a 13 €.
Tra i secondi, ci sono le polpette di Mammà (10 €), Maradona cioè una bistecca di capocollo di maiale con friarielli (12 €), il tonno scottato (19 €) e il cuoppo di frittura di pesce (15 €).
Seguiti da un paio di panini con il panepizza, i contorni, le insalate. E finalmente le pizze.
Le pizze della pizzeria Uagliò
Si parte con la tradizione e con il benchmark del prezzo della pizza Margherita che costa 7 €. Della sezione fanno parte la Marinara (6 €), la bufalina (9 €), la Diavola (9 €), la capricciosa coi fiocchi (11 €). E soprattutto la stagionale salsiccia e friarielli (11 €) con maialino nero casertano.
Nel capitolo Modernità con un bel pizzico di tradizione è inclusa la pizza Nerano (10 €), l’Assoluto di Pomodoro (8 €), la Quattro formaggi fresh (13 €), la Ricordo di Cetara (13 €) con fiori di zucca, granella di pistacchio e alici di Cetara. Nella sezione sono tre le pizze a detenere il maggiore costo di 14 € che è il prezzo più alto delle pizze della pizzeria Uagliò.
La pizza futura è l’ultima sezione con 5 pizze tra cui la Perle e oro (10 €) che sfoggia i mini bocconcini di bufala.
E l’Indiavolata (14 €) con crema di pomodoro giallo, salsiccia di maialino nero casertano, ‘nduja di Spilinga e stracciatella.
Non mancano un paio di ripieni fritti o al forno e una serie di dolci artigianali tra cui il profiterole di pizza (5 €).
Uagliò, pizzeria con cucina. Via Torri Bianche, 3. Vimercate (MB)
