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Milano. Quanto vale il superfood di Plato in Porta Vittoria

lunedì, 23 Luglio 2018 di

Superfood. Già il termine inizia a preoccuparmi: di solito, molto di quello di cui si proclama la superiorità, l’eccellenza salutistica, che si definisce portentoso toccasana, nella realtà non è poi così portentosamente eccellente, e spesso è solo un marchio registrato.

E poi arriva a Milano Plato Chic Superfood, in via Cesare Battisti, una settimana fa, più o meno.

Con un nome del genere, Plato, unito a Chic e a Superfood, non si può che partire in esplorazione. Cominciando dal nome. Superfood si capisce, anche noi vi abbiamo appena consigliato 5 superfood economici. Chic anche, naturalmente – anche se dà al tutto un’accezione involontariamente eccessiva, perché ‘chic’? cosa c’entra con il mio cibo? vuoi farmi capire che è meglio che non venga con le scarpe da ginnastica e i jeans strappati? E poi c’è Plato, Platone, il filosofo greco. Il riferimento è al mito della caverna, un invito alla conoscenza, in questo caso alla consapevolezza di come e quanto sia importante conoscere quello che si sta mangiando.

I superfood sono alimenti naturali ricchi di nutrienti utili al nostro fabbisogno giornaliero di polifenoli, vitamine, minerali, antiossidanti e fibre. Questi concentrati di benessere, insieme ad una dieta varia e rispettosa della stagionalità degli ingredienti, regalano l’energia e la concentrazione necessarie ad affrontare le sfide di ogni giorno. Chi segue una dieta ricca di superfood – pomodori, mirtilli, cavolo nero, fagioli neri, ma anche salmone, broccoli e avena – mantiene il suo corpo in salute, giovane e in linea.

Partiamo bene, quindi: non è che i superfood siano un qualche cosa di strano ed esotico, sono superfood anche i broccoli e i mirtilli, cibi comuni, che mangiamo tutti i giorni.

Ma ovviamente i superfood sono anche qualcosa di strano ed esotico: e il menu di Plato in questo senso è un vero e proprio campionario di esoticità, e di salubrità.

Il piatto forte sono i veli, “sottili sfoglie di farine speciali, prive di lievito e glutine, che contengono tesori alimentari golosi, freschi e utili al tuo benessere: i superfood.”

Termini come “speciali”, “senza” non devono trarre in inganno: i veli sono buoni in sé, e soprattutto con le loro farciture.

Il menu comprende veli salati, da 7 a 8 € la coppia (“bis”), e quattro veli dolci, a 7 €.

Vengono serviti su un apposito porta-veli, in coppie, contenuti in una sottile pellicola di plastica, per maneggiarli, e anche perché potrebbero rompersi.

Ho provato La Quaglia e lo Spinacio, ovvero uova di quaglia, spinacino e semi di lino: molto buono, due morsi e via, un velo dopo l’altro. Ecco, l’unico difetto è che non sono molto grandi (un piattino da caffè, direi), e uno ne mangerebbe a dozzine. Così magari fanno anche più bene.

L’altro piccolo difetto, è che non si possono ordinare “scoppiati”, di due tipi diversi. E allora io ho ordinato anche un piatto: c’è una carta con alcune portate, sempre superfoodiste. Mi sono preso le tagliatelle con moringa, un ragù (crudo) di carne, e fagiolini: non so se era la moringa, o la carne, o cosa, ma erano buonissime.

La Moringa è una pianta originaria dell’India settentrionale, diffusa in tutta la fascia tropicale ed equatoriale, ed è piena di qualità (nelle foglie nei fiori nei frutti nelle radici): tutte le parti della pianta contengono tutta la gamma degli aminoacidi richiesta per il fabbisogno proteico, anche quelli più pregiati. Inoltre, è ricca di vitamina C, calcio, ferro, potassio e vitamina A. Cito da Wikipedia: le foglie “Contengono il 25 per cento in peso di proteine, più delle uova e il doppio del latte di mucca, il quadruplo in vitamina A delle carote e quasi otto volte la vitamina C delle arance, il triplo del potassio delle banane”. I frutti ricordano il sapore degli asparagi, i semi quello dei cece, le radici, i ravanelli. Fa bene al sistema immunitario, al fegato, alle ossa, ai capelli, agli occhi e alla pelle. Qui, è stata unita, in polvere, alla farina.

Le tagliatelle di moringa costano 12 €; gli altri piatti (gnocchetti alla farina di teff – voglio provarli: cos’è il teff?, pollo, salmone, vellutate) dai 10 ai 16 €.

E non potevo non finire con un velo dolce: Omaggio a Milano, ovvero con lo zafferano. Un po’ scontato, ma l’effetto è buono, anche se forse lo zafferano, messo nella crema pasticciera, schiaccia un po’ gli altri ingredienti, mela cotogna, uvetta, pinoli, zenzero e polvere di cannella.

C’è anche una carta delle bevande – estratti e frullati e acque profumate. Noi, i superfood li mettiamo negli smoothie, come vi abbiamo spiegato come fare qui. E una carta dei dei vini; io, ho bevuto una birra del Birrificio Milano.

Il locale è comunque chic, grande e luminoso; alle pareti, disegni in blu che sembrano riprodurre certe incisioni classiche di Piranesi. Me lo conferma un articolo di Interni, da cui apprendo che il progetto è di CLS Architetti: molto molto gradevole, anzi super. Nota di merito: il personale ti snocciola ogni possibile dato sui vari superfood con chiarezza e senza incertezze. Ti fa venir voglia di mangiare.

Plato Chic Superfood. Via Cesare Battisti, 2. Milano. Tel. +39 0255013602.

Indirizzi dove mangiare e bere in zona

1. I gelati di Pavè
2. L’hamburger Sorriso di Ham Holy Burger e le pizze di RossoPomodoro da Brian&Barry in San Babila
3. I piatti a vapore di That’s Vapore
4. Tutto il macha di Macha Cafè
6. Le pizze di Gino Sorbillo da Lievito Madre al Duomo

 

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.