Incubo Norvegia: per voi ananas sulla pizza, a noi il migliore kebab

La disfatta dell’Italia del calcio si è consumata con un secco 0-3 a favore della Norvegia nella partita per le qualificazioni al Mondiale Canada-Messico-Usa 2026. A noi l’incubo, a questo punto sperato, dei play-off. Bisogna arrivare secondi in un girone con calcoli complicati che lascio a chi li sa fare. Il boccone amaro l’abbiamo già ingoiato per gli ultimi due Mondiali di fila in cui non ci siamo qualificati. E per restare al cibo, sulla graticola ci è finito il mister Spalletti. Cioè l’allenatore che aveva portato due anni fa il Napoli a vincere il terzo scudetto e se ne era andato.
Lasciando in ambasce i tifosi napoletani, pizzaioli in primis, e il Napoli che era mezzo affondato nella palude del centro classifica. Tranne poi risorgere quest’anno in un profluvio di pizze scudettate. E voi a questo punto vi starete chiedendo che c’entra in tutto questo la pizza. Se non quella metaforica che i giocatori della Nazionale hanno beccato in faccia con un 1-2-3 che manco sul ring di una sfida di boxe si vede.
La pizza c’entra, eccome se c’entra. I Norvegesi ci hanno semplicemente perculati per via della disfatta di un’Italia disastrosa (copyright La Repubblica). E come lo hanno fatto? A suon di meme sui social mettendo in contrapposizione pizza e kebab, Italia e Norvegia. Ma non una qualsiasi pizza né un qualsivoglia kebab.
Pizza vs kebab, Italia vs Norvegia

La pagina sportiva del Dagbalet ha titolato Kebab shock per sottolineare le differenze alimentari (e di risultato in campo) tra Norvegia e Italia. “La superpotenza italiana è dovuta tornare a casa in “pastalandia” (Pastaland) con una sconfitta per 0-3, dopo una dimostrazione di potenza norvegese allo stadio Ullevaal”. Aggiungendo: “Non si sa se i giocatori italiani abbiano potuto gustare una pizza di consolazione durante il viaggio di ritorno, ma la situazione è stata completamente diversa per i ragazzi norvegesi, che hanno potuto gustare una prelibatezza ben nota nelle strade di Oslo, il kebab”. Per la cronaca al Tåsen Cafébar.
Il migliore kebab di Oslo – almeno in termini di vittoria – contro pasta e pizza insomma. E a metterci su il carico da 90 ci ha pensato Troll Football con all’attivo 4,5 milioni di follower su X. Che dichiara: “Non seguirci se non puoi prendere in giro la tua squadra/giocatore preferito”. La foto pubblicata ritrae due norvegesi che costringono un italiano a guardare un pizzaiolo mettere l’ananas sulla pizza (rossa, orrore). Ovviamente i commentatori ci hanno inzuppato il pane fino a chiudere con un perentorio “Visto che la Norvegia ha battuto l’Italia, ora tutte le pizze devono essere surgelate”.

Lontani i tempi in cui noi, messaggeri della vera pizza, perculavamo la pizza surgelata degli altri. Grandiosa è la più amata dai norvegesi, nata l’11 febbraio 1980 per mano di Nora – ora Stabburet – nel comune di Stranda nel distretto di Sunnmøre.
Da Oslo, capitale del kebab, è tutto. Ma ci trovate anche la pizza che dicono essere buona.
[In copertina: Stefan Strandberg, Martin Ødegaard, Erling Braut Haaland e Sander Berge con il kebab. Foto di Jaskiret Singh Bal per Dagbalet]