Presepe Napoletano di Sorbillo, osteria dove è nata pizza e ananas

Non potete dire che non conoscete Presepe Napoletano di e con Gino Sorbillo perché avrete almeno sentito parlare della pizza con l’ananas. Ed è qui, proprio di fronte alla sede storica della pizzeria ai Tribunali che Sorbillo ha aperto questa osteria pizzeria sui generis. Almeno per il format universalmente abbinato alla sua figura.
Niente pizza a ruota di carro, ma pizza al piatto oltre che con l’ananas. E soprattutto l’aggiunta di una cucina tradizionale ragionata con pochi ma emblematici piatti partenopei.


Ambiente caldo e accogliente. Il dehors nel vico Fico al Purgatorio ad Arco – quello in cui c’è il busto di Pulcinella con il naso consumato dal tocco dei turisti alle prese con le foto – è al coperto.
Presepe Napoletano, intanto, è diventato anche locale gettonato per eventi e per festeggiare compleanni e ricorrenze.
Come si mangia da Presepe Napoletano di Gino Sorbillo

Si parte con una mezza zizzona di mozzarella di bufala Dop su fresella e contorno di pomodorini da condividere con i commensali (15 euro). Ottimo gancio per destagionalizzare uno dei due ori bianchi della Campania.

Accompagnata da un calice di bollicine del Sannio etichetta Sorbillo.


Le stesse che tra le altre troverete nella nuova vineria sul lato opposto della strada pedonale. Spazio contiguo e comunicante con la pizzeria storica del 1935, come ricorda l’etichetta, ma che sa vivere anche di vita separata.

Buone le polpette al ragù napoletano con formaggio grattugiato (8 euro) che condividiamo come antipasto ma sarebbe un secondo piatto.

E ottima, in questo finale di bella stagione che sembra non avere fine, la parmigiana di melanzane napoletanissima (9 euro).

Non tradisce l’anima della pizzeria Presepe Napoletano e non solo con i fritti – piacevole la frittatina di pasta – del Benvenuti a Napoli (11 euro). Cioè crocchè di patate con provola, la palla di riso rossa e appunto la frittatina di pasta.

Ma soprattutto con il calzone fritto (9 euro) qui in versione completa ma senza l’ombra di pomodoro. Ricca e ben fatta questa pizza fritta che resta tra le migliori del circondario con Zia Esterina, altro locale specializzato del Sorbillo District ai Tribunali. Che è anche fresco di assegnazione del premio speciale proprio per la migliore pizza fritta ai Pizza Awards 2025.
La pasta

Si fa valere Agostino, il nuovo chef di Presepe Napoletano, che mette al centro un piatto unico, primo e secondo ma per davvero (15 euro).

Un ottimo Tianiello di Genovese con gli ziti spezzati che vanno solo un po’ lunghi di cottura. Bella scelta di carne e di cipolle per un classico napoletano che non può mancare sulla tavola di un’osteria che si rispetti.

E poi la pasta mista con patate e provola affumicata corroborata dal guanciale (11 euro) che Presepe Napoletano by Gino Sorbillo propone nella versione “azzeccata”, quindi non brodosa. Altro must che per turisti e local è imprescindibile. Un piatto da mettere nella dispensa dello storytelling della cucina partenopea.
Quanto costano piatti e pizze di Presepe Napoletano

Da Presepe Napoletano potete uscire più che soddisfatti già con una spesa di 15 euro per la genovese. Ma volendo attingere alle 3 portate canoniche con antipasto, primo e secondo supererete di qualche spicciolo i 30 euro. Un ottimo rapporto qualità – prezzo che permette di consigliare Presepe Napoletano come locale fuori dai mangimifici turistici che albergano nel centro storico di Napoli.
Senza contare le pizze “al piatto”, quelle di diametro borghese. 15 declinazioni di Margherita con prezzi dai 7 ai 10,50 euro della Jamon Iberico o della Pancetta di Patanegra. E sì, c’è l’eco della polemica con Briatore e la sua Crazy Pizza che si affianca a quella per la pizza all’ananas (9 €). Ma d’altronde da Presepe Napoletano siamo sempre nel regno dell’hype sorbilliano.

Voto: 8/10
Presepe Napoletano. Via dei Tribunali, 359, 80134 Napoli NA. Telefono: 081 1756 6328. Instagram
Presepe Napoletano di Sorbillo, recensione di ragù e genovese

17 gennaio 2024 – di Vincenzo Pagano
La pizza all’ananas ha quasi oscurato il Presepe Napoletano. Non nel senso di strada dei presepi. Cioè quella via San Gregorio Armeno in cui è interdetta l’apertura di nuovi locali del cibo per preservare i maestri del presepe. Ma qui intendiamo il nome della “pizzeria ostaria” in cui si è consumata la vicenda pizza all’ananas che ha fatto il giro del globo terracqueo. Con critiche e tanta pubblicità. Perché non tutti si sono accorti che la pizza all’ananas Gino Sorbillo l’ha inserita nel menu di Presepe Napoletano. E rubricata come variazione della pizza margherita. Anche se di margherita non ha nulla essendo per giunta una pizza bianca.
Vi manca quindi la parte ostaria poiché Gino Sorbillo con il nuovo locale aperto proprio di fronte alla sede storica e alla pizza fritta di Zia Esterina, si è allargato ai piatti di cucina. Non vi aspettate, però, cose del tipo spaghetti aglio, olio peperoncino e banana. Nati appunto sulla scia virale della pizza all’ananas. L’osteria Presepe Napoletano in questo vuole restare fedelissima alla tradizione.
Da Presepe Napoletano la tradizione è sacra nonostante l’ananas

Che sul menu significa soprattutto ragù e genovese. Siamo insomma alla celebrazione sic et simpliciter del pranzo domenicale napoletano da tempo immemore. Quei piatti che rendono la cucina di mammà e della nonna insuperabile anche per il migliore chef stellato. Almeno nella sacra convinzione di Napoli e dintorni.

Sorbillo ha quindi apparecchiato la tavola di Presepe Napoletano a favore di coloro, turisti italiani e stranieri, che cercano il sapore di casa. E quindi sono andato a vedere quanta casa e quanto marketing c’è in questa proposta.

Derubricando subito la chiave di lettura marketing che si ritrova giusto nella presentazione del tianiello, ovvero la padella in cui sono mantecate le paste. E che diventa utile strumento di memoria casalinga e di presentazione di una porzione da camionista (a 15 €). Potete dividerla per due persone senza incorrere in delitto di pauperismo. E poi avrete spazio per un altro rifornimento di carboidrati scegliendo una delle pizze margherita. O se proprio non ne potete fare a meno, di una pizza all’ananas come pre dessert.
Ragù e genovese

Ed eccoci quindi alle prese con il tianiello di ragù napoletano. La cucina di Presepe Napoletano ha scelto gli ziti spezzati e gli avventori potranno essere felici. Insieme alla carne che occhieggia abbondante e lo rende effettivamente un piatto unico come annunciato dal menu. Buona la cottura, buona la resa del sugo che non è carne e pomodori ma meriterebbe un allungo dei tempi di cottura (per i dettagli, ecco la ricetta scientifica).

Egualmente per la genovese, anch’essa con i ziti spezzati, e con l’aggiunta tollerata di uno schizzo di pomodoro. In effetti per restare in area comfort food aperta a tutti i palati compresi quelli che mai abbiano assaggiato questi condimenti, si cerca di stare un po’ leggeri. Ma la cipolla si fa valere nella cottura prolungata. Così come lo scamone. E anche la genovese è promossa.
Per la pizza all’ananas come eventuale pre dessert potete leggere il pezzo dedicato a qualche giorno dall’apertura.

Mentre per il dolce c’è il babà di Scaturchio (4 €) che da Presepe Napoletano di Sorbillo trova un valido punto vendita.

Considerato che le pizze costano tra i 6,50 € e i 9,50 €, il rapporto qualità – prezzo è favorevole.