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25 Novembre 2025 Aggiornato il 25 Novembre 2025 alle ore 11:11

Leonardo Trulli Resort a Locorotondo, il gusto del Natale in Puglia

Il ristorante ArteCibo del Leonardo Trulli Resort a Locorotondo offre piatti tradizionali pugliesi e potete anche imparare a cucinare
Leonardo Trulli Resort a Locorotondo, il gusto del Natale in Puglia

È novembre, il mese in cui solitamente si preferisce la montagna, il plaid e il brodino caldo, ma io no e così me ne sono andata in Puglia, al Leonardo Trulli Resort di Locorotondo che ha il ristorante ArteCibo. Prima di arrivare qui osservo la strada che separa l’Aeroporto di Brindisi dal Resort. Un paesaggio che cambia gradualmente appena ci si avvicina alla meta. Una curva dopo l’altra i trulli diventano parte integrante di una storia che comincia a scriversi, come comparse ben pagate di un film d’altri tempi. L’aria adesso profuma di camini già accesi e terra bagnata.

Chi pensa di trovare qui un classico resort di lusso in uno dei paesaggi più belli d’Italia ha in parte torto e in parte ragione. Il lusso c’è, ma non è nulla di palesemente ostentato. Non troverete signorotti che si tolgono il cappello al vostro ingresso. Nessuno vi aprirà la strada chinando la testa. Qui ogni cosa, dalla prima pietra che toccherete all’ultimo gradino che salirete vi chiederà libertà. Non è questo il vero lusso allora?

La storia del Leonardo Trulli Resort di Locorotondo

Rosalba Cardone, proprietaria del Leonardo Trulli Resort
Rosalba Cardone, proprietaria del Leonardo Trulli Resort

L’atmosfera è quella autunnale delle case di campagna. Si respira il profumo delle olive appena raccolte al ritmo lento dei contadini, che a novembre sorridono mentre il sudore ancora gli scende giù dalla fronte. Dalla piscina all’aperto viene su il vapore creato dall’acqua riscaldata, dove qualcuno trova rifugio da un clima che a tratti sembra già parlare d’inverno. Rosalba Cardone ci accoglie come fossimo i parenti “dal Nord” che tornano a casa quasi per Natale. Ed è proprio lei che ci racconta, foto e lettere alla mano, la storia di questo magico mondo e di Leonardo, suo zio, un contadino gentiluomo nato all’inizio del Novecento proprio qui.

Un uomo dall’anima buona “che ha amato questa terra come si ama una persona” mi dice Rosalba. La vita di Leonardo sembra uscita da un romanzo storico. La guerra, il camice della Croce Rossa che lo fa sembrare un dottorino, l’amore non ricambiato per la figlia di un generale, le lettere a casa, il ritorno, la solitudine e il lavoro nei campi.

Quando tutto cambia

Trulli

La vita di questi trulli cambia con un testamento. Più di 15 anni fa Leonardo lascia tutto a uno dei suoi cugini, Giovanni Antonio il papà di Rosalba, che si era preso cura di lui quando, tornato dalla guerra, la solitudine era diventata la sua compagna più fedele. Se quel testamento sembrava destinato a fare rumore, in realtà in famiglia si trovarono tutti d’accordo. All’epoca i trulli erano faticosi da mantenere e la Puglia non era certo quella di oggi. Pensare ad un’altra vita per i 3 ettari di terreno di Leonardo sembrava un progetto non solo ambizioso, ma impossibile.

Eppure Rosalba sentiva che qui, nella sua terra c’era qualcosa. Un’anima. Ed è da quell’anima che nasce il resort di oggi. Dopo aver viaggiato per il mondo, e dopo una carriera agonistica nella vela, quindi, è qui che torna. Rosalba non aveva altrove, questi trulli, questa terra, Leonardo, la chiamavano e le chiedevano una seconda vita, diversa. Non si trattava di un progetto imprenditoriale, ma di una necessità.

Qui ha piantato quasi ogni bulbo con le sue mani. Ha restaurato i trulli rispettandone l’architettura originaria. Ha trasformato l’antica cantina di Leonardo in una camera scavata nella pietra, la stanza del forno in un nido d’amore, e ha creato il suo gioiello: il Bagno di Natura, un rituale olistico con biosauna, acqua ai sali di magnesio, fuoco, profumi di erbe e massaggi all’olio extravergine della tenuta. Oggi la struttura è composta da 14 residenze tra trulli e villette ed è ancora in espansione.

«L’accoglienza è un atto d’amore. Tocchiamo le emozioni delle persone» dice Rosalba. E non è una frase fatta. È la linea editoriale della sua vita.

Com’è il Leonardo Trulli Resort

Camera Leonardo Trulli Resort Locorotondo

Al Leonardo Trulli Resort di Locorotondo tutto è su misura. Il campo da padel tra gli ulivi, la piscina riscaldata tutto l’anno, le cooking class che raccontano le stagioni attraverso i piatti del territorio. Le biciclette per attraversare la Valle d’Itria fino al mare, i retreat di yoga che stanno diventando una delle anime future del resort. Persino il giardino, che sembra selvaggio, è in realtà una coreografia pensata, una natura controllata ma libera.

Un microcosmo indipendente, intimo e immersivo, dove ogni attività diventa un modo diverso di entrare in contatto con la Valle d’Itria e con la filosofia “slow” che è l’anima del Leonardo Trulli Resort di Locorotondo.

Poi c’è lo staff. Non è una famiglia, che nei luoghi di lavoro, si sa, questo termine è un po’ abusato. È un insieme di persone che rispecchia e rispetta l’anima del posto. Alessia, arrivata a vent’anni e cresciuta fino a diventare il volto dell’ospitalità, Francesco, lo chef dalla mano educata che cucina pugliese in maniera leggera e impeccabile. Giovanni, giovane filosofo che accoglie gli ospiti come fossero amici. Leone, che governa la sala per la cena raccontando dei suoi viaggi.

Il risultato è quello che Rosalba chiama “lusso rilassato”. L’esatto opposto dei resort che provano a replicare un’idea globale di estetica. Qui non c’è finzione. È natura imperfetta, profumi che riportano indietro nel tempo.

Leonardo è ancora qui. Nelle pietre dei trulli, nella terra che ancora dà frutti preziosi, nella memoria olfattiva che Rosalba vuole regalare a chi arriva. “Un australiano, dall’altra parte del mondo, un giorno sentirà un profumo e tornerà qui con la mente, anche solo per un secondo”.

ArteCibo il Ristorante del Leonardo Trulli Resort

Sala Leonardo Trulli Resort Locorotondo

La cucina del ristorante ArteCibo del Leonardo Trulli Resort di Locorotondo è una delle sorprese più luminose del soggiorno. Sincera, stagionale, leggera senza mai rinunciare alla profondità dei sapori. Merito di Francesco Cataldi, premiato dal Gambero Rosso come Miglior Chef Emergente, che qui cucina come se dovesse raccontare la Puglia a chi non l’ha mai vista.

Quando arrivo lo intravedo mentre si sposta da una sala all’altra del ristorante, o forse mentre raggiunge l’orto. Lo conosco poi bene dopo pranzo, mentre cerca di insegnarmi (con risultati credo almeno decenti) a fare la focaccia barese, i cavatelli e le braciole. È meticoloso, mentre prova a farmi lavorare quella farina ed è nostalgico e orgoglioso quando mi racconta un po’ della sua vita, dell’esperienza in un seminario calabrese e della passione per la cucina che non ha saputo chiudere a chiave dentro. Sono riuscito a sequestrarlo anche un’ora in più pregandolo di insegnarmi a fare le orecchiette. Dopo un’ora ne ho fatto una discreta. Niente a che vedere nemmeno con quelle venute male delle nonne di Bari Vecchia, ma con la sua dignità.

La sala è accogliente, calda, trasuda l’anima del sud da ogni angolo. Gli ospiti dell’albergo e quelli da fuori arrivano e salutano Rosalba come se fossero amici da sempre. È che gente che qui torna in vacanza o che qui vive e trova sempre il momento per un pranzo o una cena.

Cosa si mangia al ristorante ArteCibo del Leonardo Trulli Resort di Locorotondo

Piatto del ristorante ArteCibo del Leonardo Trulli Resort a Locorotondo in Puglia

Lo chef va e viene dall’orto. Qui raccoglie i vegetali necessari per i suoi piatti, e poi cerca nella sua dispensa il completamento. Neanche a dirlo, sono tutti prodotti del territorio. Sono piatti della memoria, della transumanza, di una terra votata alla natura. Ho passato qui 3 giorni e ho provato gran parte del menu. Che grande privilegio.

Gamberi

Il mio benvenuto è stato il gambero gobbetto panato con insalatina autunnale e soffice di pane e burro. Ero appena arrivata e pensavo di meritarmelo, ma non così tanto. Un fritto realizzato a regola d’arte, con la mia faccia sbigottita mentre cercavo almeno un segno traslucido sul mio dito. Lo trovate in menù a 24 euro.

Il classico irrinunciabile: orecchiette con le cime di rapa

le orecchiette con cima di rapa del ristorante ArteCibo del Leonardo Trulli Resort a Locorotondo in Puglia

Il primo piatto di pasta assaggiato non possono che essere le orecchiette con le cime di rapa. Un classico pugliese, che qui arriva in una versione “educata”, come dice lo chef. Sapori decisi ma mai pesanti. Le orecchiette sono tirate a mano, callose, la mollica è croccante, l’acciuga dà profondità senza ingombrare. In carta a 16 euro.

Focaccia e panzerotti

La cena me la sono preparata da sola. Sul tavolo infatti ho trovato la mia focaccia, e dopo prontamente sono arrivati i cavatelli e le braciole preparati alla cooking class, con un goloso omaggio di panzerotti pugliesi. Un mix di tradizioni famigliari e calore pugliese.

Il menu del 2° giorno

Maialetto

Il giorno dopo ad aprire le danze è stata la pancia di maialetto con purè di patate alla senape e miele e peperone in agretto (19 euro). Una goduria di cui mi ricorderò la prossima volta che dirò che non mi piace troppo la senape.

Carbonara Leonardo Trulli Resort Locorotondo

Ed ecco a voi qui il tagliolino alla carbonara di pomodorino giallo. Mi ha fatto molto sorridere, perché l’aspetto è quello di una carbonara, ma in fin dei conti può essere considerata davvero un’amatriciana. Il pomodoro c’è ma è giallo e il guanciale è super croccante. Un piatto da rifare e rimangiare. Lo dice una mezza romana. In carta a 17 euro.

La cena al Leonardo Trulli Resort a Locorotondo

Seppia

Per la nostra ultima cena al Leonardo Trulli Resort di Locorotondo la seppia ripiena con ceci neri di Minervino e calamaretti fritti ha raccontato la Puglia di terra e di mare (20 euro). La seppia è tenerissima e i ceci riportavano una consistenza terrosa che parlava d’autunno e cose buone.

Tubetto risottato con triglia del ristorante ArteCibo del Leonardo Trulli Resort a Locorotondo in Puglia

A concludere una super coccola, il tubettino risottato con filetto di triglia. Così buono e bello che gli ospiti del tavolo accanto, che stavano mangiando tutt’altro, ne hanno chiesto un assaggio. Del resto chi copia ti ammira. In carta a 20 euro.

Quanto costa il ristorante ArteCibo a Locorotondo

Il ristorante del resort è aperto a tutti, anche a chi non è ospite dell’albergo.

La carta del ristorante ArteCibo si compone di 5 antipasti, 4 primi piatti, 3 secondi e 4 dolci. Un pasto completo con tre piatti – antipasto, primo e secondo, ha un prezzo medio di 60 euro.

Il vero problema del Leonardo Trulli Resort

Esterno

Alla fine, il vero problema del Leonardo Trulli Resort di Locorotondo è uno solo: andarsene. Perché dopo aver dormito sotto un trullo di 250 anni fa, fatto yoga sotto alberi centenari, fatto mille pranzi della domenica e respirato ulivi più spirituali di un ritiro a Bali, l’idea di tornare alla realtà, quella fatta di mezzi, mail e pasti consumati al volo, sembra sinceramente poco elegante. Allora capisco perché tutti qui tornano.

Poi, volendo dirla senza troppi fronzoli, il Leonardo ha un difetto gravissimo: qui si sta così bene che il rischio è quello di pensare che sia normale. E no, non lo è.

Ma, come dice Rosalba, qui funziona tutto a energia, e figuriamoci se io non ne ho a sufficienza per tornare.

Leonardo Trulli Resort. C.da, S.C 54, Contrada Semeraro, 107, 70010 Locorotondo BA. Telefono: 080 431 6298. Instagram

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