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Spaghetti con le vongole. La ricetta alla Don Alfonso con le zucchine

venerdì, 09 Settembre 2011 di

Gli spaghetti con le vongole sono un classico cui non ci si può sottrarre. D’altronde, il profumo dei pomodori con il riso, appena usciti dal forno, permea la cucina con quell’aroma tipico che sa di mare e di spuntini in spiaggia a pranzo, ora bisogna attendere che riposino per gustarli al meglio. Che fare nell’attesa per rinverdire un’estate che sta per finire?

Dallo stereo Roger Daltrey canta dolce See me , nella vasca del lavandino ci sono ancora delle splendide vongole adriatiche, da una cassetta di legno sul balcone fanno capolino delle bellissime zucchine autoprodotte da Alessandro nel suo orto di Francavilla.Faccio notare all’altra metà della Strana Coppia queste “presenze” e lui senza indugi, ed anche senza lasciarsi intimidire dal caldo sempre più insopportabile, sancisce: spaghetti con le vongole nello stile di Don Alfonso, vongole e zucchine.
Mi lascio convincere facilmente, già pregusto l’abbinamento che tra poco farà gioire il mio palato.

Si parte: pulisco le zucchine e le taglio a rondelle sottili, Alessandro sciacqua le vongole e prepara l’acqua per la pasta sul fuoco.

Non so quali saranno i passaggi di questa ricetta, infatti in principio non capisco perché Alessandro sistemi con cura le zucchine sul fondo di una teglia da forno, lui mi tranquillizza “aspetta ancora pochi istanti e poi tutto ti sarà chiaro”, mi dice.
Ecco che ogni prende forma e funzione, la musica di sottofondo è quanto mai in tema, sopra le zucchine le vongole, uno specchietto di aglio e poi un generoso filo d’olio, pepe ed un soffio di vino bianco.

Il forno, come tutta la casa del resto, è già caldo, vivace, sistemiamo la teglia al suo interno ed attendiamo, bicchiere di vino alla mano, che la magia si compia: la vongola, senza fretta e con dolcezza, dischiuderà le sue valve così da cedere i suoi succhi che diventeranno il mare profumoso ed intenso nel quale le zucchine potranno stufarsi leggermente mantenendo tutta la loro gagliarda croccantezza vegetale.
Questa ricetta, così come la musica in sottofondo, ci rilassa, niente ritmi sincopati o tempistiche serrate, assecondiamo il fluire dei tempi godendoci il piacere del cucinare insieme, tra noi, così appassionati.
Le vongole sono aperte, fuori dal forno le separo dalle zucchine e dal meraviglioso sughetto che hanno regalato, cosí da sgusciarne buona parte.

Alessandro tuffa gli spaghetti e prepara una padella nella quale far dorare uno spicchio d’aglio in camicia. Al momento opportuno trasferiamo le zucchine e le vongole nella padella e terminiamo la cottura dello spaghetto in modo che assorba quel sugo che sa di spiaggia e di orti, urlando profumo di mare dal condimento scoppiettante.
Un’ultima saltata fuori dal fuoco con un filo di olio buono a crudo, la spolverata di prezzemolo filologica e la padella è già nelle mani di Alessandro che impiatta meticolosamente per la foto di rito.

Afferro il “piatto bello” e vado a fotografarlo dove la luce è migliore, al mio ritorno i bicchieri sono di nuovo pieni e la bocca pretende un pò di quella meraviglia.
Che bella scoperta questa preparazione, profumata, intensa, rassicurante; Alessandro è soddisfatto ed ha un sorriso istrionico: dopo la cacio e pepe, mi ha trasmesso anche quest’altra dritta, bello…

Sul giradischi adesso suona Summer on a solitary beach, la voce onirica di Battiato ci ricorda che l’estate è appena trascorsa forse un po’ più affollata. Ci aspetta l’autunno e altre belle ricette da raccontare e gustare.

Vongole Uno, Due e Tre