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Un marziano a Roma/42 La pizza a taglio Serenella non fa impazzire

È economica la pizza a taglio di Serenella in via Salaria a Roma. La pizzeria ha vinto l’oscar qualità/cortesia nella categoria mangiaresempre del Gambero Rosso
mercoledì, 28 Settembre 2011 di

Da quando abbiamo pranzato insieme da Metamorfosi, Qwerty ha memorizzato sul navigatore intergalattico della sua navicella spaziale le coordinate geografiche del mio ufficio, non mi stupisce quindi che soltanto ieri la segretaria mi annunciava la presenza di “uno strano figuro” che chiedeva di me.

Vista l’ora prettamente prandiale ed il giorno della settimana mi si è gelato il sangue nelle vene, avevo dimenticato che durante il recente pranzo da Settembrini mi ero offerto volontario per sfamare il marziano da Alpha Centauri la settimana seguente.

Pensa che ti ripensa, levo il cellophane dalla Guida del Gambero Rosso fresca di giornalaio e leggendo le prime pagine individuo una soluzione rapida ed indolore: quest’anno l’oscar qualità/cortesia nella categoria “mangiaresempre” è andato alla Pizzeria Serenella, pizzeria al taglio su Via Salaria, altezza Piazza Fiume.

La pizzeria Serenella non si presenta come avevo immaginato: visto il riconoscimento del Gambero Rosso Roma me la prefiguravo come una di quelle pizzerie in perfetto stile gastrofighetto, curata nel design e con una lunga lista di ingredienti griffati a far bella mostra di se all’interno del locale.

Niente di tutto questo. Serenella è la classica pizzeria al taglio romana: lungo bancone-vetrina con esposte le teglie che via via vengono sfornate ed indicate su un grande pannello stampato sul retro del banco; in altre parole le pizze, apprendo da una orgogliosa commessa preparate in più di 300 tipologie, sono sempre più o meno quelle, con buona pace di chi quotidianamente costruisce nuovi condimenti a partire da una materia prima nuova o stagionale.

Quello che più balza agli occhi, in effetti, è una impostazione della pizzeria orientata principalmente alla soddisfazione di grandi numeri in un logica qualità/prezzo piuttosto che alla ricerca della qualità assoluta. Gli ingredienti sono abbastanza ordinari, così come abbastanza ordinaria ed alla moda è la dizione “impasto campione del mondo”, lievitato naturalmente fino a 72 ore e senza aggiunta alcuna di grassi animali e vegetali (“ad eccezione di un goccio di olio extravergine di oliva”).

Qwerty mi guarda, per usare un eufemismo, molto perplesso ma un servizio estremamente cortese (questo poco ordinario in una macchina da guerra di questo tipo) ci invoglia ad assaggiare qualche trancio. L’impasto è ben lievitato, fragrante ed abbastanza profumato anche se per certi condimenti un po’ troppo debole e sottile. Proviamo.

Margherita con mozzarella di bufala, pachino e basilico. La qualità della mozzarella è decisamente ordinaria, mentre la passata di pomodoro risulta un po’ troppo acida, nel complesso un condimento discreto che però sconta una eccessiva umidità non sorretta dall’impasto della pizza.

Stracchino e Ciauscolo, un must delle pizzerie al taglio “creative” qui preparato in modo più che dignitoso, il ciauscolo, che certo non sarà quello di Visso, mantiene preservata la sua morbidezza ed ha una bella nota aromatica, mentre lo stracchino leggermente fuso dal riscaldamento del trancio rende la pizza estremamente ghiotta; vista la poco umidità del condimento, in questo caso l’impasto regge bene facendo bella mostra di una soddisfacente alveolatura.

Zucca e speck, altro abbinamento pseudo creativo particolarmente riuscito nonostante una dolcezza generale portata in dote dalla crema di zucca spalmata sulla base bianca e non perfettamente controbilanciata dalla sapidità e dalla nota affumicata dello speck. Ancora una volta l’impasto risulta adeguato vista la totale assenza di condimento umido.

Qwerty, che vorace come sempre mi ha lasciato solo le briciole della pizza, si è un pochino tranquillizzato ma è perentorio quando afferma che per la prossima visita vuole un posto degno del viaggio intergalattico, come biasimarlo?

Pago un conto davvero leggerissimo, anche se confrontato con ordinarie pizzerie di quartiere di cui Serenella rappresenta un sicuro upgrade gourmet, inforco la Vespa ed accompagno Qwerty al disco volante: questa volta è andata così!

Pizzeria Serenella, la pizza buona e bella. Via Salaria, 70 . Roma. 
Tel. +39 06.64781660