mulino caputo farine per pizza, pane e dolci

Com’è il panzerotto pugliese di Breri che ha aperto a Milano

mercoledì, 05 Marzo 2014 di

svinando

Street food a Milano. In una città assediata da hamburger a ogni angolo di strada, salutiamo con gioia nuove aperture dedicate a pizza e altro. Come questa di Breri a Brera, bisticcio di parole per dire sì, lo sappiamo: qui c’è il food district Solferino.

Puglia, dicevamo: pugliese la proprietà, pugliesi i prodotti, pugliesi i giovani che ci lavorano, pugliese lo chef che si è occupato del menù, Leonardo Bux, de Il Mediterraneo (e della pasticceria Mercantile) a Bari.

panzerotti

Il locale si propone come punto di ristorazione veloce, aperto dalle 10 alle 22: macchina per il caffè, qualche bottiglia, e una distesa di dolce e salato, torte paste biscotti e naturalmente panzerotti pizze (pugliesi), oltre ad alcuni piatti tipo orecchiette, parmigiana, polpettine (notate alcune presenze immigrate nordiche, un gruppo di piadine infiltrate). Colore dominante il grigio, niente folklore, eleganza moderna del design a incorniciare l’esplosione di forme e colori dei prodotti sul bancone.

Ma siamo qui per i panzerotti.

Cominciamo a dire che il panorama panzerottistico-pugliese milanese comprende a tutt’oggi tre nomi importanti: Luini, Il Panzerotto e ora Breri.

Di Luini abbiamo già detto – un punto fermo un mito un landmark della meneghinità mangereccia, anzi un foodmark, indipendentemente dalla sua aderenza o meno ai canoni: un fagotto immutabile nel tempo e nel gusto.

Un altro locale monoprodotto è Il Panzerotto, aperto da qualche mese in via Spontini (di fianco alla storica pizzeria Spontini: la sfida incrociata pizza-panzerotto trova sempre nuove, o vecchie, strade): da Bari, anzi da Capurso, i fratelli D’Alessio propongono i loro panzerotti: la pasta sottile, ripieni come d’ordinanza bollenti. Buoni, certo, forse un po’ troppo sottile la pasta – ci devo studiare su. Il mio benchmark sono gli inarrivabili panzerotti mangiati a Otranto, ma eravamo nel Salento, per cui…

Per cui mi sono consultato anche con una coppia di foodblogger pugliesi doc, i Singerfood. «Il Panzerotto deve avere quella dimensione, e in Puglia sono leggermente più grandi, i bordi devono essere assolutamente croccanti, il ripieno rigorosamente pomodoro/mozzarella; le altre sono varianti varie ed eventuali. Deve essere mangiato bollente, ai limiti dell’ustione, e nella migliore delle tradizioni c’è la lotta con la mozzarella bollente.»

focaccia

E Breri? La focaccia non è male, sia messo agli atti.

I panzerotti mignon (1 €) sono caldi caldi e con un ripieno caldissimo. Come tutti i panzerotti hanno la tendenza a colare sulle mani e sui vestiti eruttando pomodoro dal lato opposto al morso.

Lo spessore della pasta è una via di mezzo fra i due che hanno preceduto questa apertura, almeno nella versione mignon; il ripieno, pomodoro e mozzarella,si fa apprezzare.

Nel complesso sono, buoni, sì, sono proprio buoni. E anche quelli in formato grande (2,5o € che salgono a secondo del ripieno come cime di rapa, mortadella, ricotta forte, carne) non sono da meno.

breri

Chi vince? Lo dico io per primo: ma non sarò influenzato da una specie di campanilismo pro-Luini?

Per me Breri è in testa e sopravanza gli altri due. Ma sono curioso di conoscere la vostra idea o qualche altro locale dove assaggiare panzerotti. Ma solo quelli buoni, anzi, solo i migliori.

Breri. Via Pontaccio 5. 20121 Milano. Tel. +39 02 3673 7385

Di Emanuele Bonati

"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.