Domani apre Sbanco, la nuova pizzeria che è anche cucina e pub. Come sia venuto il locale della triade Callegari (Sforno-Tonda-Trapizzino), Pucciotti (Epiro-The Italian Job – BarleyWine e altro ancora), Campari (Birrificio del Ducato) lo avete visto in anteprima qui su Scatti di Gusto.
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Un pomeriggio di preparativi per allestire l’accoglienza dei circa 500 invitati alla giornata di rodaggio in vista dell’apertura di domani sera. Tanta stampa, tante facce amiche, produttori e mangiatori seriali.
I numeri dicono 600 palline preparate e più di 2.000 supplì mandati a friggere. Prosciugato l’equivalente del laghetto di Monterosi dalle 15 spine.
Nell’allegra e persino ordinata serata – considerati i numeri – sono riuscito finanche a vedere i motivi per cui bisognerebbe andare (e pagare) da Sbanco in un esercizio di virtuosismo che applica ai singoli assaggi il coefficiente di inaugurazione, sottrae il gratis e moltiplica per il caos.
Poi sta a voi decidere se rischiare, far rodare, cassare, attendere la guida Michelin, affidarvi a TripAdvisor. O esaminare i 10 punti proposti.
10 motivi per andare da Sbanco
1. Visto che di attività commerciale si tratta, partiamo dai prezzi. Una Margherita a 7,50 € come la giudicate? Buona, anche se il registro del pomodoro virava un po’ troppo sulle note acide. Per le bruciacchiature c’è l’esimente altoforno (coda al banco).
2. L’impasto, invece, è sempre quel piacere di leggerezza che Stefano Callegari ha messo a punto in diversi anni di prove e che è diventato patrimonio anche di Valerio Piccirilli.
3. Le invenzioni. Non è che ogni giorno Stefano Callegari può inventarsi un concept modello Trapizzino, ma questa Monaca con porchetta abruzzese spiega bene l’apporto che la cucina può offrire a un pizza – pub.
4. Ci sono i buoni maestri e i bravi allievi: Valerio Piccirilli ha imparato l’arte per cui la domanda da fare non è “Callegari c’è sempre a Sbanco”, ma “chi va ora a Tonda?”
5. Chi fa il migliore supplì di Roma? Pizzarium di Gabriele Bonci, La Gatta Mangiona di Giancarlo Casa o Sbanco di Callegari? Ma no, Sforno o Tonda. Provate questi all’amatriciana e poi sappiate dirci (2,50 €).
6. Prima esisteva il ristorante pizzeria con overdose di carboidrati pizza+primo piatto. Ora la cucina serve a mettere d’accordo la comitiva indecisa tra ristorante e pizzeria e soprattutto a dare nuova verve al disco di pasta. Sarah Cicolini parte con un ruolo da comprimaria, ma tenetela d’occhio e non solo per la porchetta o l’anatra.
7. È sempre difficile pensare a un diversamente carbonara. Da Sbanco è routine goduriosa.
8. Ritorno sui supplì. In questo caso Epatico (3 €) che è sempre difficile trovare da Sforno o da Tonda per questioni di linea di cucina. La Cicolini dovrebbe essere garanzia di maggiore continuità per gli ingredienti e cioè coratella d’abbacchio, fegatini di pollo, fegato di maiale, fegato di vitello, lardo (fatevi descrivere la preparazione da Callegari se vi capita: è poesia).
9. Uno dei soci, come detto, è Giovanni Campari che fa birra. Ma in attesa che arrivasse dal Ducato con tutta la birra, i suoi soci sono andati a comprare il Campari. Quello che finisce nella pizza Testarossa (12 €). Non c’entra la Ferrari, ma la coppa di Testa con il Campari – appunto – è una strizzicata di buccia d’arancia. Un Campari pizza e un po’ di goliardia.
10. Birra a fiumi e a ondate. La lista da cui attingere è corposa e prevede rotazioni. Non ci sarà solo la birra del Birrificio del Ducato che invece ha montato in vetrina i fermentatori. Quindi Sbanco fa da pub ma anche da birrificio con fermentazioni “a vista” e spillature in diretta. La presenza di numerosi birrafondai come Manuele Colonna e Giorgio Mastro Titta per me sono garanzia di successo ad oltranza.
Di motivi ne ho trovati 10 altrimenti i numeri dispari sembrano brutti.
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Ora tocca a voi andare da Sbanco e dire no, proprio non va.
Apriremo una discussione a suon di supplì, patate, pancetta e quinto quarto?
Sbanco. Via Siria, 1. Roma. Tel. +39 06.789318
[Immagini: iPhone Vincenzo Pagano]