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Milano. Giancarlo Perbellini apre la Locanda Perbellini Bistrot in via Moscova

martedì, 30 Gennaio 2018 di

Via della Moscova, angolo San Fermo a Milano. Proprio qui al civico 25 troveremo, a breve, il bistrot voluto dallo chef due stelle Michelin Giancarlo Perbellini. Si sa già che si chiamerà Locanda Perbellini Bistrot e sarà affidata al giovane chef Michael Pozzi, attualmente ancora al Tapasotto di Verona ad affilare le armi accanto a Federico Zonta, 29 anni.

Fino a poche settimana fa era la posizione di MOT (acronimo di Maiale-Oca-Trota, ve ne avevamo raccontato qui su Scatti), sulla cui vetrina spenta campeggia un sibillino avviso a noi clienti e passanti “ … blabla resterà chiuso per ristrutturazione”.

Età chiave: under 30

Under 30. A questa fascia di età promettentissima sembrano appartenere i prescelti delle start-up “perbelline” legate all’hospitality e alla ristorazione. Essere giovani, cuochi e imprenditori è una situazione adrenalinizzante.
Siamo appena stati, durante un weekend veronese, al Tapasotto di domenica all’ora di pranzo – gremito di clienti di ogni età. Ve ne diremo presto, a parte, ma intanto registriamo alcuni fatti.

Cicchetti à la carte

Nella lauta Verona, ci ha raccontato lo chef Zonta, c’è voluto tempo per far attecchire l’idea dei cicchetti (sì, con due “c” e due “t”) e scrivere questa parola nel menu.

Inforchettare un pasto costituito da vari assaggi di mezze porzioni non era, nonostante la vicinanza di Venezia, culturalmente nelle corde dei clienti. C’è voluto il riferimento alle tapas iberiche per rendere più forte il messaggio. Ora forte lo è, e ben recepito. Semplicemente, sono dovuti passare dalla Spagna per tornare nel Veneto. Bene per Tapasotto, che è stato un antesignano. I suoi golosi taglieri, il suo uovo nel vetro, le tartare sia di manzo sia di cavallo, sono immancabili nel menu: “la bellezza della semplicità” ha sintetizzato lo chef.

Bistrot in zona Brera-Moscova

A Milano sappiamo che il format-bistrot non necessita di spiegazioni. Mangiare bene bevendo bene, provare nuovi piatti, scegliere porzioni agili, comporre assaggi è normale. Astuto quindi, specie nella volubile zona Brera-Moscova fitta di locali, puntare sull’attrattività del nome Perbellini nell’insegna. Siamo molto curiosi di leggere la carta!

[Immagini: Emanuele Bonati, iPhone di Daniela, Capitale Cultura]

Di Daniela Ferrando

Milanese, trent’anni di copywriting e comunicazione aziendale. Le piace che il cibo abbia le parole che merita: è cultura. Parlando molto e mangiando poco, non si applica nel suo caso il “parla come mangi”.