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La pizza Cracco di Teresa Iorio e Gino Sorbillo in menu al Porto di Napoli

sabato, 17 Marzo 2018 di

A sentire la canzone, il fatto sarebbe nero, ma la pizza di Teresa Iorio ha un futuro luminoso.

Il lato oscuro è quello della pizza di Cracco in Galleria che a Napoli è stata rilanciata da Gino Sorbillo. Una pizza speciale con un impasto che va oltre i canoni della tradizione e la riafferma nella sua capacità di differenziarsi.

Parliamo della Margherita di Cracco e dei mille rivoli che ha generato entrando nel menu del pizzaiolo napoletano più famoso al mondo che ha difeso l’idea e le ragioni dello chef stellato a Milano.

E c’è chi ragiona e non si asserraglia nel fortino del come lo facevano i miei trisavoli (che fa il paio con il lievito madre di 150 anni fa).

L’evoluzione è il sale delle nuove e buone cose e anche per un’ortodossa come Teresa Iorio, vincitrice del Campionato Mondiale Pizza Napoletana STG nel 2015 e trionfatrice nella categoria Pizza Fritta nel 2017 (un ritorno all’antica per una pizza diventata contemporanea).

Ha deciso di rifare la pizza di Cracco per la sua pizzeria e ha chiesto a Gino Sorbillo lumi. Scambio di informazioni tra professionisti di cui ho subito approfittato in veste di assaggiatore.

Incontro proficuo soprattutto per gli appassionati della pizza di Teresa Iorio che troveranno la pizza Margherita dedicata a Cracco in menu da lunedì al prezzo di 11 €, 1 € in più della pizza margherita con impasto integrale già da lungo tempo in carta.

Eh sì, perché il paradosso di questa storia è che Teresa Iorio ha fatto parlare di sé proprio con la sua decisione di utilizzare un impasto “diverso” con la sua “Integralmente Mia” da proporre ai clienti degli uffici a orario di pranzo. E questo un anno prima della sua partecipazione e vittoria al Campionato Mondiale con la pizza dell’ortodossia che è tra le 5 migliori in circolazione.

“Pagà, ma se una signora fa a casa un pizza nella teglia con il pomodoro e il fior di latte la pizza la chiama margherita, mica pummarol’ e fiorelatt! Mo’ solo perché l’ha fatta Cracco la pizza non si chiama cchiù margherita?”

Due battute che chiudono la questione. 1 – o per Teresa Iorio che raddoppia anche con la complicità di Gino Sorbillo.

Li vedete mentre preparano la pizza Margherita dedicata a Cracco. La Cracco al Porto di Napoli. Che va in menu in una delle pizzerie in cui viene praticato ogni giorno il rito della tradizione della Pizza Napoletana.

Che poi quella STG è ancora un’altra cosa.

Ma voi già lo sapete.

Assaggiatela questa pizza così particolare con un impasto di farine (disclaimer: nostro sponsor Mulino Caputo) Tipo 1 e Cuor di Cereali.

Io ho assaggiato sia la versione sorbilliana che questa di Teresa. Partono da ingredienti uguali, ma il mix e soprattutto la mano sono diversi.

Se per caso avete assaggiato la Cracco ai Tribunali (come ho fatto io in tempi non sospetti – un po’ di celodurismo ci vuole), potrete fare la differenza con questa Cracco al Porto di Napoli.

Ma, vi assicuro, entrambe molto buone.

PS. Per la pizza impasto Cracco con i carciofi state un po’ più su come prezzo, ma immaginate solo che un boccaccio di carciofi sott’olio home made costa 45 €. Che. non la volete pagare una pizza del genere 13 €?

Pizzeria Le Figlie di Iorio. Via Conte Olivares, 73. Napoli. Tel. +39 081 5520490

Di Vincenzo Pagano

Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.