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Roma. Menu e prezzi di Tuk Tuk Ride, thailandese che apre in San Paolo

lunedì, 19 Novembre 2018 di

Nostalgici delle brulicanti atmosfere di Bangkok, c’è una buona notizia per voi. Nel cuore di San Paolo, tra Garbatella e via Ostiense, apre Tuk Tuk Ride, ristorantino ispirato allo street food tailandese, gustoso e veloce da consumare ai tavoli o da portare a casa.

L’appuntamento è per oggi dalle 19:00 alle 24:00 in via Giovannipoli 125.

L’idea è di Andrea Martorano, Raffalele Lucadamo ed Edoardo di Luzio (assente giustificato), nomi già noti nel panorama brassicolo romano per il microbirrificio artigianale Rebel’s, di via Ardeatina, di cui abbiamo già accennato in occasione dell’apertura del nuovo Mama Pokè all’Eur (e che ritroviamo naturalmente in carta anche qui).

Non ci interessava riproporre il classico ristorante etnico – mi spiegano – volevamo qualcosa che ricreasse il vibe delle strade, piene di vita varia. Inoltre, lo street food nei paesi orientali è la norma, sostituisce benissimo un pasto, sono piatti completi e leggeri“.

La scelta della location, in un triangolo che si estende tra Garbatella, la Basilica di San Paolo e l’Università Roma Tre strizza l’occhio agli studenti, certamente, anche perché i prezzi sono assolutamente alla portata di tutti, ma sarebbe un errore rinunciare per ‘sopraggiunti limiti d’età’.

La cucina e la mixologia abbinata – dietro al bancone c’è Michela Cristanziano – va a cercare ingredienti e sapori quanto più simili all’originale, grazie alla collaborazione con The Circle, azienda agricola acquaponica laziale, che fornisce le erbe fresche.

La carta dei cocktail è un’insegna al neon che riporta prezzi e ingredienti, e una volta accesa segnala al personale di sala che si è pronti per ordinare (e vista l’illuminazione veramente soft del locale, è impossibile non notarla). Sono tutti signature cocktail, buoni da abbinare ai piatti e anche da soli, le cui ricette sono state elaborate insieme a Robert Pavel, head bartender del The Fusion Bar & Restaurant di Firenze, e costano tra i 6 e i 9 €.

Ricorda le serate calde a Khaosan Road il My Gong, a base di vodka infusa al cardamomo – gli infusi sono tutti home made – e latte di cocco, zenzero e lemongrass, mentre il My Fizz riprende il Gin Fizz con una spinta aromatica data dal bergamotto in purea e l’inconfondibile (e anche imprescindibile a quelle latitudini) coriandolo fresco.

Due menu, uno dedicato ai piatti principali e un secondo ai dessert. Si articolano in cinque starter, tra i 5 e gli 8 €, e otto main course, tra i 10 e i 12 €. Oltre alle consuete bibite e acqua e ai cocktail di cui sopra, da bere si può scegliere tra la birra artigianale (Rebel’s, ovviamente) a 5 €, un calice di vino, sempre a 5 € (tre cantine in carta, Tosca d’Almerita, Zaccagnini  e Felluga con una ribolla gialla) e distillati a 6 €.

Oltre ai fuochi, la cucina è attrezzata con tre postazioni wok. La consulenza nell’elaborazione delle ricette è stata curata dallo chef Augusto Comellini (al centro), e sarà affidata al resident chef Paolo Dalicandro.

I nostri piatti ricercano l’equilibrio tra acido e salato, dolce e piccante che è tipico della cucina tailandese, ma anche la freschezza e i colori di quei luoghi” mi spiegano. E in effetti anche preparazioni semplici come il Miang Lao, involtini fai da te con gamberi saltati, lime, pompelmo e germogli di soia serviti su foglie di betel, guadagnano nell’accostamento. Costa 5 €.

Lo spiedino di maiale marinato e cotto in bassa temperatura e poi rosticciato si accompagna a tre dipping (ma sono buoni anche da soli ), un green curry, un red curry e la sour sauce, tutti molto gustosi e preparati in casa, nel caso dei curry partendo da pasta di curry già pronta, ma con il progetto (a breve termine) di un curry 100% Tuk Tuk originale ottenuto pestando direttamente le foglie. Questo piatto si chiama Moo Ping, fa parte degli starters e costa 6 €.

Molto gustoso il Ground Fish, a base di salmone sminuzzato, saltato con galangal, scalogno e zucchero di canna e servito con uova di tobiko (7 €) e foglie di coriandolo, completamente gluten free, così come la maggior parte dei piatti di Tuk Tuk ride. Se volessi semplicemente prendere un aperitivo diverso con un cocktail sceglierei questo, tra i vari starters.

Tra i main course non poteva certo mancare il Pad Thay (12 €) , forse il piu classico di tutto il menu, per me nella versione fish con calamari e gamberi, saltati insieme ai noodles di riso, e serviti con germogli freschi e croccanti, ravanelli, carotine julienne e foglie di coriadolo (ca va sans dire…).

Nella Duck Soup (10 €) torna l’accostamento con il latte di cocco, carne, verdure fresche, zenzero, curry e cipollotto, che si ritrova spesso sul versante occidentale della penisola indocinese, così come della cucina birmana. Forse per un palato non familiare può risultare impegnativo, ma per me che apprezzo molto questi sapori è una piacevole rievocazione di certe atmosfere.

Sul fronte dei dessert – di cui la cucina orientale non è ricchissima – rimaniamo sul familiare: la creme brulée (5 €) è buona, servita appena tiepida con lo zucchero caramellato con il cannello direttamente prima del servizio (la cucina è a vista, e si possono apprezzare tutte le fasi delle preparazioni). La novità rispetto al solito è il lemongrass con cui viene aromatizzato il latte, e che conferisce un gusto piacevolmente agrumato al dolce.

Interpretazione del Banana pancake, un classico in tutte le guesthouse di Bangkok, il Banana Roti è un fagottino caldo farcito con banana a fettine e aromatizzato con sciroppo al tamarindo (5 €).

Mi è piaciuto, Tuk Tuk Ride, che porta l’esperienza del market food delle strade tailandesi a Roma. Non c’era niente del genere prima d’ora. I piatti sono gustosi, giustamente l’ispirazione è il cibo di strada, ‘democratico’ in quanto a costi e facilità di consumo. Venticinque coperti e tre persone in sala (tra cui uno dei proprietari, a turno) promettono un servizio veloce in grado di coprire i due turni in cui è organizzata la cena (19-21 e 21-24). Quello che ho visto è il risultato di un bel lavoro di ricerca tra rispetto degli ingredienti e loro reperibilità, che non tralascia nemmeno le bevande, come il Carabao, cioè la versione originale del molto più noto Red Bull. Sapevate che era tailandese?

Tuk Tuk Ride. Via Giovannipoli, 125. Roma. Tel. +39 06 89011631